Come si chiamano gli espedienti letterari? Perché le tecniche artistiche sono necessarie in letteratura? Epiteti e confronti

Dispositivi letterari e poetici

Allegoria

L'allegoria è l'espressione di concetti astratti attraverso immagini artistiche concrete.

Esempi di allegoria:

Gli stupidi e i testardi sono spesso chiamati l'asino, il codardo la lepre, l'astuto la volpe.

Allitterazioni (scrittura sonora)

L'allitterazione (scrittura sonora) è la ripetizione di consonanti identiche o omogenee in un verso, conferendogli uno speciale espressività sonora(in versificazione). In questo caso, l'alta frequenza di questi suoni in un'area del discorso relativamente piccola è di grande importanza.

Tuttavia, se si ripetono intere parole o forme di parole, di regola non si tratta di allitterazioni. L'allitterazione è caratterizzata dalla ripetizione irregolare dei suoni, ed è proprio questa la caratteristica principale di questo espediente letterario.

L'allitterazione differisce dalla rima principalmente perché i suoni ripetuti non sono concentrati all'inizio e alla fine del verso, ma sono assolutamente derivati, sebbene con alta frequenza. La seconda differenza è il fatto che, di regola, i suoni delle consonanti sono allitterati. Le funzioni principali del dispositivo letterario dell'allitterazione includono l'onomatopea e la subordinazione della semantica delle parole alle associazioni che evocano suoni nell'uomo.

Esempi di allitterazioni:

"Dove nitrisce il boschetto, nitriscono i cannoni."

"Circa cento anni
crescere
non abbiamo bisogno della vecchiaia.
Anno dopo anno
crescere
il nostro vigore.
Lode,
martello e versi,
terra della giovinezza."

(V.V. Majakovskij)

Ripetizione di parole, frasi o combinazioni di suoni all'inizio di una frase, riga o paragrafo.

Per esempio:

“I venti non hanno soffiato invano,

Non è stato invano che è arrivata la tempesta.

(S. Esenin).

La ragazza dagli occhi neri

Cavallo dalla criniera nera!

(M. Lermontov)

Molto spesso, l'anafora, come dispositivo letterario, forma una simbiosi con un dispositivo letterario come la gradazione, cioè aumentando il carattere emotivo delle parole nel testo.

Per esempio:

"Il bestiame muore, muore un amico, muore un uomo stesso."

Antitesi (opposizione)

L'antitesi (o opposizione) è un confronto di parole o frasi che hanno un significato nettamente diverso o opposto.

L'antitesi permette di fare un'impressione particolarmente forte sul lettore, di trasmettergli la forte eccitazione dell'autore dovuta al rapido cambiamento di concetti di significato opposto utilizzati nel testo della poesia. Inoltre, le emozioni, i sentimenti e le esperienze opposte dell'autore o del suo eroe possono essere utilizzate come oggetto di opposizione.

Esempi di antitesi:

Giuro sul primo giorno della creazione, giuro sul suo ultimo giorno (M. Lermontov).

Colui che era niente diventerà tutto.

Antonomasia

Antonomasia- mezzi di espressione, quando usato, l'autore usa un nome proprio invece di un nome comune per rivelare figurativamente il carattere del personaggio.

Esempi di antonomasia:

Lui è Otello (invece di "È molto geloso")

Una persona avara viene spesso chiamata Plyushkin, un sognatore vuoto - Manilov, un uomo con ambizioni eccessive - Napoleone, ecc.

Apostrofo, indirizzo

Assonanza

L'assonanza è uno speciale espediente letterario che consiste nel ripetere i suoni vocalici in una particolare affermazione. Questa è la differenza principale tra assonanza e allitterazione, dove i suoni consonantici vengono ripetuti. Esistono due usi leggermente diversi dell'assonanza.

1) L'assonanza è usata come strumento originale, dando ad un testo artistico, soprattutto poetico, un sapore speciale. Per esempio:

Le nostre orecchie sono sopra la testa,
Una piccola mattinata si accesero i cannoni
E le foreste sono cime azzurre -
I francesi sono proprio lì.

(M.Yu. Lermontov)

2) L'assonanza è ampiamente utilizzata per creare rime imprecise. Ad esempio, "città del martello", "principessa incomparabile".

Uno degli esempi da manuale dell'uso sia della rima che dell'assonanza in una quartina è un estratto da opera poetica V. Majakovskij:

Non mi trasformerò in Tolstoj, ma in un uomo grasso -
Mangio, scrivo, sono scemo dal caldo.
Chi non ha filosofato sul mare?
Acqua.

Esclamazione

Un'esclamazione può apparire ovunque in un'opera di poesia, ma, di regola, gli autori la usano per evidenziare intonazionalmente momenti particolarmente emotivi nel verso. Allo stesso tempo, l’autore focalizza l’attenzione del lettore sul momento che lo ha particolarmente emozionato, raccontandogli le sue esperienze e sensazioni.

Iperbole

L'iperbole è un'espressione figurativa contenente un'esorbitante esagerazione delle dimensioni, della forza o del significato di un oggetto o fenomeno.

Esempio di iperbole:

Alcune case sono lunghe quanto le stelle, altre quanto la luna; baobab nei cieli (Majakovskij).

Inversione

Dal lat. inverso: permutazione.

Cambiare l'ordine tradizionale delle parole di una frase per rendere la frase più lunga tonalità espressiva, evidenziazione dell'intonazione di una parola.

Esempi di inversione:

La vela solitaria è bianca
Nella nebbia blu del mare... (M.Yu. Lermontov)

L'ordine tradizionale richiede una struttura diversa: una vela solitaria è bianca nella nebbia azzurra del mare. Ma questo non sarà più Lermontov o la sua grande creazione.

Un altro grande poeta russo, Pushkin, considerava l'inversione una delle figure principali discorso poetico, e spesso il poeta usava non solo il contatto, ma anche l'inversione della distanza, quando, quando si riorganizzano le parole, altre parole vengono incastrate tra loro: "Un vecchio obbediente solo a Perun...".

L'inversione nei testi poetici svolge un accento o una funzione semantica, una funzione di formazione del ritmo per costruire un testo poetico, nonché la funzione di creare un'immagine verbale-figurativa. Nelle opere in prosa, l'inversione serve a porre accenti logici, ad esprimere atteggiamento dell'autore ai personaggi e a trasmettere il loro stato emotivo.

L'ironia è un potente mezzo di espressione che ha un pizzico di presa in giro, a volte lieve presa in giro. Quando usa l'ironia, l'autore usa parole con significati opposti in modo che il lettore stesso indovini le vere proprietà dell'oggetto, dell'oggetto o dell'azione descritta.

Gioco di parole

Un gioco di parole. Un'espressione spiritosa o uno scherzo basato sull'uso di parole che suonano simili ma hanno significati diversi o significati diversi di una parola.

Esempi di giochi di parole in letteratura:

In un anno, per tre clic sulla fronte,
Datemi del farro bollito.
(A.S. Pushkin)

E il verso che mi è servito prima,
Una corda spezzata, un verso.
(D.D.Minaev)

La primavera farà impazzire chiunque. Il ghiaccio – e ha iniziato a muoversi.
(E. Mite)

L'opposto dell'iperbole, un'espressione figurativa contenente un eufemismo esorbitante delle dimensioni, della forza o del significato di qualsiasi oggetto o fenomeno.

Esempio di litote:

Il cavallo è condotto per la briglia da un uomo con grandi stivali, un corto cappotto di pelle di pecora, grandi guanti... e lui stesso è alto come un'unghia! (Nekrasov)

Metafora

La metafora è l'uso di parole ed espressioni in figuratamente basato su una sorta di analogia, somiglianza, confronto. La metafora si basa sulla somiglianza o sulla somiglianza.

Trasferire le proprietà di un oggetto o fenomeno a un altro in base alla loro somiglianza.

Esempi di metafore:

Un mare di problemi.

Gli occhi bruciano.

Il desiderio sta bollendo.

Il pomeriggio era infuocato.

Metonimia

Esempi di metonimia:

Tutte le bandiere verranno a trovarci.

(qui le bandiere sostituiscono i paesi).

Ho mangiato tre piatti.

(qui il piatto sostituisce il cibo).

Indirizzo, apostrofo

Ossimoro

Una deliberata combinazione di concetti contraddittori.

Guarda, si diverte ad essere triste

Così elegantemente nudo

(A. Akhmatova)

Personificazione

La personificazione è transfert sentimenti umani, pensieri e discorsi su oggetti inanimati e fenomeni, nonché sugli animali.

Questi segni sono selezionati secondo lo stesso principio di quando si usa la metafora. In definitiva, il lettore ha una percezione speciale dell'oggetto descritto, in cui l'oggetto inanimato ha l'immagine di un certo essere vivente o è dotato di qualità inerenti agli esseri viventi.

Esempi di imitazione:

Cosa, una fitta foresta,

Mi sono fatto pensieroso
Tristezza oscura
Nebbioso?

(A.V. Koltsov)

Attenzione al vento
Sono uscito dal cancello

Bussò alla finestra
Corse sul tetto...

(M.V.Isakovsky)

Parcellazione

La parcellizzazione è una tecnica sintattica in cui una frase viene divisa intonazionalmente in segmenti indipendenti ed evidenziata per iscritto come frasi indipendenti.

Esempio di parcella:

“Anche lui è andato. Al negozio. Compra le sigarette” (Shukshin).

Perifrasi

Una parafrasi è un'espressione che trasmette il significato di un'altra espressione o parola in forma descrittiva.

Esempi di parafrasi:

Re degli animali (invece del leone)
Madre dei fiumi russi (al posto del Volga)

Pleonasmo

Verbosità, uso di parole logicamente non necessarie.

Esempi di pleonasmo nella vita di tutti i giorni:

Nel mese di maggio (basti dire: a maggio).

Aborigeno locale (basti dire: aborigeno).

Albino bianco (basti dire: albino).

C'ero personalmente (basti dire: c'ero).

In letteratura, il pleonasmo è spesso usato come dispositivo stilistico, mezzo di espressione.

Per esempio:

Tristezza e malinconia.

Mare oceano.

Psicologismo

Una rappresentazione approfondita delle esperienze mentali ed emotive dell'eroe.

Un verso o un gruppo di versi ripetuto alla fine del verso di una canzone. Quando un ritornello si estende per un'intera strofa, viene solitamente chiamato ritornello.

Una domanda retorica

Una frase sotto forma di domanda a cui non è prevista alcuna risposta.

Oppure è una novità per noi discutere con l’Europa?

Oppure il russo non è abituato alle vittorie?

(A.S. Pushkin)

Appello retorico

Un appello rivolto a un concetto astratto, a un oggetto inanimato, a una persona assente. Un modo per migliorare l'espressività della parola, per esprimere un atteggiamento verso una particolare persona o oggetto.

Rus! dove stai andando?

(N.V. Gogol)

Confronti

Il confronto è una delle tecniche espressive, quando viene utilizzata, alcune proprietà che sono più caratteristiche di un oggetto o processo vengono rivelate attraverso qualità simili di un altro oggetto o processo. In questo caso, viene tracciata un'analogia in modo tale che l'oggetto le cui proprietà vengono utilizzate nel confronto sia meglio conosciuto dell'oggetto descritto dall'autore. Inoltre, gli oggetti inanimati, di regola, vengono confrontati con quelli animati e quelli astratti o spirituali con quelli materiali.

Esempio di confronto:

Allora la mia vita cantò - urlò -

Ronzava come una risacca autunnale -

E piangeva tra sé.

(M. Cvetaeva)

Un simbolo è un oggetto o una parola che esprime convenzionalmente l'essenza di un fenomeno.

Il simbolo contiene un significato figurato, e in questo è vicino a una metafora. Tuttavia, questa vicinanza è relativa. Il simbolo contiene un certo segreto, un indizio che permette solo di indovinare cosa si intende, cosa voleva dire il poeta. L'interpretazione di un simbolo è possibile non tanto con la ragione quanto con l'intuizione e il sentimento. Le immagini create dagli scrittori simbolisti hanno le loro caratteristiche; hanno una struttura bidimensionale. In primo piano c'è un certo fenomeno e dettagli reali, nel secondo piano (nascosto) c'è il mondo interiore dell'eroe lirico, le sue visioni, ricordi, immagini nate dalla sua immaginazione.

Esempi di simboli:

Alba, mattina: simboli della giovinezza, l'inizio della vita;

La notte è simbolo della morte, della fine della vita;

La neve è un simbolo di freddo, sensazione di freddo, alienazione.

Sineddoche

Sostituzione del nome di un oggetto o fenomeno con il nome di una parte di questo oggetto o fenomeno. In breve, sostituire il nome di un tutto con il nome di una parte di quel tutto.

Esempi di sineddoche:

Focolare nativo (invece di “casa”).

Una vela galleggia (invece di “una barca a vela galleggia”).

“...e si udì fino all'alba,
come si è rallegrato il francese..." (Lermontov)

(qui “francese” invece di “soldati francesi”).

Tautologia

Ripetizione cioè di ciò che è già stato detto, cioè non contiene nuove informazioni.

Esempi:

Gli pneumatici per auto sono pneumatici per un'auto.

Ci siamo uniti come uno.

Un tropo è un'espressione o una parola usata in senso figurato dall'autore, allegoricamente. Grazie all'uso dei tropi, l'autore conferisce all'oggetto o al processo descritto una caratteristica vivida che evoca alcune associazioni nel lettore e, di conseguenza, una reazione emotiva più acuta.

Tipologie di sentieri:

Metafora, allegoria, personificazione, metonimia, sineddoche, iperbole, ironia.

Predefinito

Il silenzio è un espediente stilistico in cui l'espressione di un pensiero rimane incompiuta, si limita a un accenno e il discorso iniziato viene interrotto in attesa dell'ipotesi del lettore; l'oratore sembra annunciare che non parlerà di cose che non richiedano spiegazioni dettagliate o aggiuntive. Spesso l'effetto stilistico del silenzio è che il discorso interrotto inaspettatamente è completato da un gesto espressivo.

Esempi predefiniti:

Questa favola potrebbe essere spiegata di più -

Sì, per non irritare le oche...

Guadagno (gradazione)

La gradazione (o amplificazione) è una serie di parole o espressioni omogenee (immagini, confronti, metafore, ecc.) che intensificano, aumentano o, al contrario, riducono costantemente il significato semantico o emotivo dei sentimenti trasmessi, dei pensieri espressi o degli eventi descritti.

Esempio di gradazione ascendente:

Non mi pento, non chiamo, non piango…

(S. Esenin)

In dolce cura nebbiosa

Non ci vorrà un’ora, né un giorno, né un anno.

(E. Baratynsky)

Esempio di gradazione discendente:

Gli promette mezzo mondo e la Francia solo per sé.

Eufemismo

Una parola o espressione neutra utilizzata in una conversazione per sostituire altre espressioni considerate indecenti o inappropriate in un determinato caso.

Esempi:

Mi inciprerò il naso (invece di andare in bagno).

Gli è stato chiesto di lasciare il ristorante (invece è stato cacciato).

Una definizione figurata di un oggetto, azione, processo, evento. Un epiteto è un paragone. Dal punto di vista grammaticale, un epiteto è molto spesso un aggettivo. Tuttavia si possono usare anche altre parti del discorso, ad esempio numeri, nomi o verbi.

Esempi di epiteti:

Pelle di velluto, suono di cristallo.

Ripetere la stessa parola alla fine di segmenti adiacenti del discorso. L'opposto dell'anafora, in cui le parole vengono ripetute all'inizio di una frase, riga o paragrafo.

"Capesante, tutte capesante: mantello di capesante, capesante sulle maniche, spalline di capesante..." (N.V. Gogol).

Le tecniche letterarie sono state ampiamente utilizzate in ogni momento, non solo da classici o autori, ma anche da esperti di marketing, poeti e persino persone comuni per ricreare in modo più vivido la storia raccontata. Senza di loro, non sarà possibile aggiungere vivacità alla prosa, alla poesia o ad una frase ordinaria, decorano e ci permettono di sentire nel modo più accurato possibile ciò che il narratore ha voluto trasmetterci.

Qualsiasi opera, indipendentemente dalle sue dimensioni o direzione artistica, si basa non solo sulle caratteristiche della lingua, ma anche direttamente sul suono poetico. Ciò non significa che determinate informazioni debbano essere trasmesse in rima. È necessario che sia morbido e bello, fluisca come la poesia.

Naturalmente, quelli letterari sono molto diversi da quelli che le persone usano nella vita di tutti i giorni. Una persona comune, di regola, non sceglierà le parole, darà un paragone, una metafora o, ad esempio, un epiteto che lo aiuterà a spiegare qualcosa più velocemente. Quanto agli autori, lo fanno in modo più bello, a volte anche in modo troppo pretenzioso, ma solo quando ciò è richiesto dall'opera nel suo insieme o dal suo carattere individuale in particolare.

Dispositivi letterari, esempi e spiegazione
Tecniche Spiegazione Esempi
Epiteto Una parola che definisce un oggetto o un'azione, sottolineandone la proprietà caratteristica."Una storia convincentemente ingannevole" (A.K. Tolstoy)
Confronto che collegano i due vari argomenti eventuali caratteristiche comuni.“Non è l’erba che si piega al suolo, è la madre che desidera il figlio morto”.
Metafora Espressione che viene trasferita da un oggetto all'altro in base al principio di somiglianza. Inoltre, il secondo oggetto non ha un'azione o un aggettivo specifico."La neve giace", "La luna fa luce"
Personificazione Attribuire determinati sentimenti, emozioni o azioni umane a un oggetto a cui non sono caratteristici."Il cielo piange", "Piove"
Ironia Ridicolo, che di solito rivela un significato che contraddice quello reale.Un esempio ideale è " Anime morte"(Gogol)
Allusione L'uso di elementi in un'opera che rimandano ad un altro testo, azione o fatti storici. Utilizzato più spesso nella letteratura straniera.Tra gli scrittori russi, Akunin usa con maggior successo l'allusione. Ad esempio, nel suo romanzo "Tutto il mondo è un palcoscenico" c'è un riferimento a una produzione teatrale" Povera Lisa"(Karamzin)
Ripetere Una parola o una frase che viene ripetuta più volte in una frase."Combatti, ragazzo mio, combatti e diventa un uomo" (Lawrence)
Gioco di parole Diverse parole in una frase che suonano simili."Lui è un apostolo e io sono uno stupido" (Vysotsky)
Aforisma Un breve detto che contiene una conclusione filosofica generalizzante.SU questo momento Le frasi di molte opere della letteratura classica divennero aforismi. “Una rosa profuma di rosa, chiamala rosa oppure no” (Shakespeare)
Disegni paralleli Una frase ingombrante che permette ai lettori di costruireUtilizzato più spesso quando si compongono slogan pubblicitari. "Marte. Tutto sarà nel cioccolato"
Semplifica Epigrafi universali utilizzate dagli scolari durante la scrittura di saggi.Utilizzato più spesso quando si compongono slogan pubblicitari. "Cambieremo la vita in meglio"
Contaminazione Comporre una parola da due diverse.Utilizzato più spesso quando si compongono slogan pubblicitari. "Bottiglia FANTASTICA"

Riassumiamo

Così, strumenti letterari così diversificati che gli autori hanno ampio spazio per il loro utilizzo. Va notato che un eccessivo entusiasmo per questi elementi non renderà un bel lavoro. È necessario moderarsi nel loro utilizzo per rendere la lettura fluida e morbida.

Va detto di un'altra funzione che hanno i dispositivi letterari. Sta nel fatto che solo con il loro aiuto è spesso possibile far rivivere un personaggio e creare l'atmosfera necessaria, il che è abbastanza difficile senza effetti visivi. Tuttavia, in questo caso, non dovresti essere zelante, perché quando l'intrigo cresce, ma l'epilogo non si avvicina, il lettore inizierà sicuramente a far scorrere gli occhi in avanti per calmarsi. Per imparare a utilizzare abilmente le tecniche letterarie, è necessario familiarizzare con le opere di autori che già sanno come farlo.

Generi (tipi) di letteratura

Ballata

Un'opera poetica lirico-epica con una trama chiaramente espressa di natura storica o quotidiana.

Commedia

Tipo di opera drammatica. Mostra tutto ciò che è brutto e assurdo, divertente e assurdo, ridicolizza i vizi della società.

Poesia lirica

Visualizzazione finzione, esprimendo emotivamente e poeticamente i sentimenti dell'autore.

Peculiarità: forma poetica, ritmo, mancanza di trama, dimensioni ridotte.

Melodramma

Un tipo di dramma in cui i personaggi sono nettamente divisi in positivi e negativi.

Novella

Un genere di prosa narrativa caratterizzato da brevità, trama tagliente, stile di presentazione neutro, mancanza di psicologismo e finale inaspettato. A volte usato come sinonimo di storia, a volte chiamato tipo di storia.

Un'opera poetica o musical-poetica caratterizzata da solennità e sublimità. Odi famose:

Lomonosov: "Ode sulla cattura di Khotin, "Ode il giorno dell'ascesa al trono panrusso di Sua Maestà l'imperatrice Elisabetta Petrovna".

Derzhavin: "Felitsa", "Ai governanti e ai giudici", "Nobile", "Dio", "Visione di Murza", "Sulla morte del principe Meshchersky", "Cascata".

Articolo in mostra

Il tipo più autentico di narrativa, letteratura epica, che descrive fatti della vita reale.

Canzone o canto

Le specie più antiche lirica. Una poesia composta da diversi versi e un ritornello. Le canzoni sono divise in popolari, eroiche, storiche, liriche, ecc.

Racconto

Un genere epico tra un racconto e un romanzo, che presenta una serie di episodi della vita dell'eroe (eroi). La storia ha una portata più ampia di un racconto e descrive la realtà in modo più ampio, descrivendo una catena di episodi che compongono un certo periodo della vita del personaggio principale. Contiene più eventi e personaggi di un racconto. Ma a differenza di un romanzo, una storia di solito ha una trama.

Poesia

Un tipo di opera epica lirica, una trama narrativa poetica.

Giocare

Il nome generale delle opere drammatiche (tragedia, commedia, dramma, vaudeville). Scritto dall'autore per la performance sul palco.

Storia

Piccolo genere epico: un'opera in prosa di piccolo volume che, di regola, descrive uno o più eventi nella vita dell'eroe. La cerchia dei personaggi della storia è limitata, l'azione descritta è di breve durata. A volte un'opera di questo genere può avere un narratore. I maestri della storia erano A.P. Chekhov, V.V. Nabokov, A.P. Platonov, K.G. Paustovsky, O.P. Kazakov, V.M. Shukshin.

Romanzo

Grande opera epica, che descrive in modo completo la vita delle persone durante un determinato periodo di tempo o nell'intero vita umana.

Proprietà caratteristiche del romanzo:

Multilinearità della trama, che copre il destino di numerosi personaggi;

La presenza di un sistema di caratteri equivalenti;

Coprendo una vasta gamma di fenomeni della vita, che pongono problemi socialmente significativi;

Durata d'azione significativa.

Esempi di romanzi: "L'idiota" di F.M. Dostoevskij, "Fathers and Sons" di I.S. Turgenev.

Tragedia

Un tipo di opera drammatica che racconta lo sfortunato destino del personaggio principale, spesso condannato a morte.

Epico

Il genere più vasto della letteratura epica, un'ampia narrativa in versi o in prosa su eventi storici nazionali eccezionali.

Ci sono:

1. Epopee folcloristiche antiche nazioni diverse- lavora su argomenti mitologici o storici, raccontando l'eroica lotta delle persone contro le forze della natura, gli invasori stranieri, la stregoneria, ecc.

2. un romanzo (o una serie di romanzi) che descrive un ampio periodo storico o un evento significativo e fatidico nella vita di una nazione (guerra, rivoluzione, ecc.).

L'epopea è caratterizzata da:
- ampia copertura geografica,
- un riflesso della vita e della quotidianità di tutti gli strati della società,
- nazionalità dei contenuti.

Esempi di poemi epici: "Guerra e pace" di L.N. Tolstoj, "Quiet Don" di M.A. Sholokhov, "I vivi e i morti" di K.M. Simonov, "Il dottor Zivago" di B.L. Pasternak.

Movimenti letterari Classicismo Stile artistico e movimento nella letteratura e nell'arte europea del XVII - inizio XIX secolo. Il nome deriva dal latino "classicus" - esemplare. Caratteristiche: 1. Fare appello a immagini e forme letteratura antica e l'arte come standard estetico ideale. 2. Razionalismo. Un'opera d'arte, dal punto di vista del classicismo, dovrebbe essere costruita sulla base di canoni rigorosi, rivelando così l'armonia e la logica dell'universo stesso. 3. Il classicismo è interessato solo all'eterno, all'immutabile. Scarta caratteristiche e tratti individuali. 4. L'estetica del classicismo attribuisce grande importanza alla funzione sociale ed educativa dell'arte. 5. È stata stabilita una rigida gerarchia dei generi, che sono divisi in “alti” e “bassi” (commedia, satira, favola). Ogni genere ha confini rigidi e caratteristiche formali chiare. Il genere principale è la tragedia. 6. La drammaturgia classica approvava il cosiddetto principio di "unità di luogo, tempo e azione", il che significava: l'azione dell'opera dovrebbe svolgersi in un unico luogo, la durata dell'azione dovrebbe essere limitata alla durata dello spettacolo , lo spettacolo dovrebbe riflettere un intrigo centrale, non interrotto da azioni secondarie. Il classicismo ha avuto origine e ha ricevuto il suo nome in Francia (P. Corneille, J. Racine, J. Lafontaine, ecc.). Dopo la Grande Rivoluzione Francese, con il crollo delle idee razionalistiche, il classicismo andò in declino e il romanticismo divenne lo stile dominante dell’arte europea. Romanticismo Uno dei più grandi movimenti in Europa e letteratura americana fine XVIII - prima metà XIX secolo. Nel XVIII secolo tutto ciò che è reale, insolito, strano, che si trova solo nei libri e non nella realtà, veniva chiamato romantico. Caratteristiche principali: 1. Il romanticismo è la forma più sorprendente di protesta contro la volgarità, la routine e la prosaicità della vita borghese. Prerequisiti sociali e ideologici: delusione per i risultati del Grande rivoluzione francese e i frutti della civiltà in generale. 2. Orientamento pessimistico generale - idee di "pessimismo cosmico", "dolore mondiale". 3. Assolutizzazione del principio personale, filosofia dell'individualismo. Al centro lavoro romantico C'è sempre una personalità forte ed eccezionale che si oppone alla società, alle sue leggi e ai suoi standard morali. 4. “Doppio mondo”, cioè la divisione del mondo in reale e ideale, che si oppongono tra loro. All'eroe romantico soggetto all'intuizione e all'ispirazione spirituale, grazie alle quali penetra in questo mondo ideale. 5. "Colore locale". Una persona che si oppone alla società sente una vicinanza spirituale con la natura, i suoi elementi. Questo è il motivo per cui i romantici usano così spesso paesi esotici e la loro natura come ambientazione. Sentimentalismo Movimento nella letteratura e nell'arte europea e americana della seconda metà del XVIII – inizio XIX secolo. Basandosi sul razionalismo illuminista, dichiarò che la dominante della “natura umana” non è la ragione, ma il sentimento. Ha cercato il percorso verso una personalità ideale-normativa nella liberazione e nel miglioramento dei sentimenti “naturali”. Da qui la grande democrazia del sentimentalismo e la sua scoperta del ricco mondo spirituale della gente comune. Vicino al preromanticismo. Caratteristiche principali: 1. Fedele all'ideale di una personalità normativa. 2. In contrasto con il classicismo con il suo pathos educativo, egli dichiarò che il sentimento, e non la ragione, è la cosa principale nella natura umana. 3. La condizione per la formazione di una personalità ideale era considerata non dalla "ragionevole riorganizzazione del mondo", ma dalla liberazione e dal miglioramento dei "sentimenti naturali". 4. Il sentimentalismo è stato scoperto dai ricchi mondo spirituale cittadino comune. Questa è una delle sue conquiste. 5. A differenza del romanticismo, l '"irrazionale" è estraneo al sentimentalismo: percepiva l'incoerenza degli stati d'animo, l'impulsività degli impulsi mentali come accessibili all'interpretazione razionalistica. Caratteristiche Sentimentalismo russo: a) Le tendenze razionalistiche sono espresse abbastanza chiaramente; b) Forte atteggiamento moralizzante; c) Tendenze educative; d) Migliorare lingua letteraria, i sentimentalisti russi si sono rivolti alle norme colloquiali e hanno introdotto colloquialismi. I generi preferiti dei sentimentalisti sono l'elegia, l'epistola, il romanzo epistolare (romanzo in lettere), appunti di viaggio, diari e altri tipi di prosa in cui predominano i motivi confessionali. Naturalismo Direzione letteraria, sviluppatosi nell'ultimo terzo del XIX secolo in Europa e negli Stati Uniti. Caratteristiche: 1. Cercare una rappresentazione obiettiva, accurata e imparziale della realtà e del carattere umano. Il compito principale dei naturalisti era studiare la società con la stessa completezza con cui uno scienziato studia la natura. La conoscenza artistica era paragonata alla conoscenza scientifica. 2. Un'opera d'arte era considerata un “documento umano” e il principale criterio estetico era la completezza dell'atto cognitivo in essa compiuto. 3. I naturalisti si rifiutavano di moralizzare, ritenendo che la realtà rappresentata con imparzialità scientifica fosse di per sé piuttosto espressiva. Credevano che non esistessero argomenti inadatti o argomenti indegni per uno scrittore. Quindi, nelle opere dei naturalisti spesso emergevano mancanza di trama e indifferenza sociale. Realismo Una rappresentazione veritiera della realtà. Un movimento letterario emerso in Europa all'inizio del XIX secolo e rimane una delle principali tendenze della letteratura mondiale moderna. Le caratteristiche principali del realismo: 1. L'artista raffigura la vita in immagini che corrispondono all'essenza dei fenomeni della vita stessa. 2. La letteratura nel realismo è un mezzo per conoscere se stesso e il mondo che lo circonda. 3. La cognizione della realtà avviene con l'aiuto di immagini create digitando i fatti della realtà. La tipizzazione dei personaggi nel realismo viene effettuata attraverso la “veridicità dei dettagli” delle condizioni specifiche dell’esistenza dei personaggi. 4. L'arte realistica è un'arte che afferma la vita, anche con una tragica risoluzione del conflitto. A differenza del romanticismo, la base filosofica del realismo è lo gnosticismo, la fede nella conoscibilità del mondo circostante. 5. Arte realistica c'è un desiderio intrinseco di considerare la realtà in fase di sviluppo. È in grado di rilevare e catturare l'emergere e lo sviluppo di nuovi fenomeni e relazioni sociali, nuove tipologie psicologiche e sociali. Simbolismo Movimento letterario e artistico della fine del XIX secolo - inizio XX. Le basi dell'estetica del simbolismo si formarono alla fine degli anni '70. gg. XIX secolo nelle opere dei poeti francesi P. Verlaine, A. Rimbaud, S. Mallarmé e altri.Il simbolismo è nato all'incrocio delle epoche come espressione della crisi generale della civiltà di tipo occidentale. Ha avuto una grande influenza su tutto il successivo sviluppo della letteratura e dell'arte. Caratteristiche principali: 1. Continuità con il romanticismo. Le radici teoriche del simbolismo risalgono alla filosofia di A. Schopenhauer ed E. Hartmann, al lavoro di R. Wagner e ad alcune idee di F. Nietzsche. 2. Il simbolismo mirava principalmente alla simbolizzazione artistica delle “cose in sé” e delle idee che vanno oltre le percezioni sensoriali. Un simbolo poetico era considerato uno strumento artistico più efficace di un'immagine. I simbolisti proclamavano una comprensione intuitiva dell'unità del mondo attraverso i simboli e la scoperta simbolica di corrispondenze e analogie. 3. L'elemento musicale fu dichiarato dai simbolisti come la base della vita e dell'arte. Da qui il predominio del principio lirico-poetico, la fede nel potere soprareale o irrazionale-magico del discorso poetico. 4. I simbolisti si rivolgono all'arte antica e medievale alla ricerca di relazioni genealogiche. Acmeismo Movimento nella poesia russa del XX secolo, formatosi come antitesi del simbolismo. Gli Acmeisti contrapponevano le aspirazioni mistiche del simbolismo verso l'“inconoscibile” con l'“elemento della natura”, dichiaravano una concreta percezione sensoriale del “mondo materiale” e riportavano la parola al suo significato originale, non simbolico. Questo movimento letterario si affermò nel lavori teorici e la pratica artistica di N.S. Gumilyov, S.M. Gorodetsky, O.E. Mandelstam, A.A. Akhmatova, M.A. Zenkevich, G.V. Ivanov e altri scrittori e poeti. Tutti si riunirono nel gruppo "Officina dei Poeti" (operato dal 1911 al 1914, ripreso nel 1920-22). Nel 1912-13 ha pubblicato la rivista "Hyperborea" (editore M.L. Lozinsky). Futurismo (Derivato dal latino futurum - futuro). Uno dei principali movimenti d'avanguardia nell'arte europea dell'inizio del XX secolo. Il massimo sviluppo ricevuto in Italia e Russia. Base generale movimento - un sentimento spontaneo dell '"inevitabilità del crollo delle cose vecchie" (Mayakovsky) e il desiderio di anticipare e realizzare attraverso l'arte l'imminente "rivoluzione mondiale" e la nascita di una "nuova umanità". Caratteristiche principali: 1. Rottura con la cultura tradizionale, affermazione dell'estetica della moderna civiltà urbana con le sue dinamiche, impersonalità e immoralità. 2. Il desiderio di trasmettere il polso caotico di una “vita intensiva” tecnicizzata, un cambiamento istantaneo di eventi ed esperienze, registrato dalla coscienza dell'“uomo della folla”. 3. I futuristi italiani erano caratterizzati non solo dall’aggressività estetica e dallo scioccante gusto conservatore, ma anche da un culto generale del potere, dall’apologia della guerra come “igiene del mondo”, che in seguito condusse alcuni di loro al campo di Mussolini. Il futurismo russo nacque indipendentemente da quello italiano e, in quanto fenomeno artistico originale, aveva poco in comune con esso. La storia del futurismo russo consisteva in una complessa interazione e lotta di quattro gruppi principali: a) “Gilea” (cubo-futuristi) - V.V. Khlebnikov, D.D. e ND Burlyuki, VV Kamensky, VV Mayakovsky, BK Lifshits; b) "Associazione degli ego-futuristi" - I. Severyanin, I. V. Ignatiev, K. K. Olimpov, V. I. Gnedov e altri; c) "Mezzanino della poesia" - Khrisanf, V.G. Shershenevich, R. Ivnev e altri; d) "Centrifuga" - S.P. Bobrov, B.L. Pasternak, N.N. Aseev, K.A. Bolshakov e altri Imagismo Un movimento letterario nella poesia russa del 20 ° secolo, i cui rappresentanti affermavano che l'obiettivo della creatività è creare un'immagine. Il principale mezzo espressivo degli immaginari è la metafora, spesso catene metaforiche che confrontano vari elementi di due immagini: diretta e figurativa. La pratica creativa degli Imagists è caratterizzata da motivazioni scioccanti e anarchiche. Lo stile e il comportamento generale dell'Imagismo furono influenzati dal futurismo russo. L'immaginazione come movimento poetico nacque nel 1918, quando a Mosca fu fondato l'Ordine degli Immaginari. I creatori dell '"Ordine" furono Anatoly Mariengof, originario di Penza, ex futurista Vadim Shershenevich e Sergei Yesenin, che in precedenza faceva parte del gruppo dei nuovi poeti contadini. L’immaginazione praticamente crollò nel 1925. Nel 1924, Sergei Esenin e Ivan Gruzinov annunciarono lo scioglimento dell’“Ordine”; altri immaginisti furono costretti ad allontanarsi dalla poesia, dedicandosi alla prosa, al teatro e al cinema, soprattutto per il gusto di fare soldi. L'immaginazione fu criticata dalla stampa sovietica. Esenin, secondo la versione generalmente accettata, si suicidò, Nikolai Erdman fu represso

Dispositivi letterari e poetici

Allegoria

L'allegoria è l'espressione di concetti astratti attraverso immagini artistiche concrete.

Esempi di allegoria:

Gli stupidi e i testardi sono spesso chiamati l'asino, il codardo la lepre, l'astuto la volpe.

Allitterazioni (scrittura sonora)

L'allitterazione (scrittura sonora) è la ripetizione di consonanti identiche o omogenee in un verso, conferendogli una speciale espressività sonora (nella versificazione). In questo caso, l'alta frequenza di questi suoni in un'area del discorso relativamente piccola è di grande importanza.

Tuttavia, se si ripetono intere parole o forme di parole, di regola non si tratta di allitterazioni. L'allitterazione è caratterizzata dalla ripetizione irregolare dei suoni, ed è proprio questa la caratteristica principale di questo espediente letterario.

L'allitterazione differisce dalla rima principalmente perché i suoni ripetuti non sono concentrati all'inizio e alla fine del verso, ma sono assolutamente derivati, sebbene con alta frequenza. La seconda differenza è il fatto che, di regola, i suoni delle consonanti sono allitterati. Le funzioni principali del dispositivo letterario dell'allitterazione includono l'onomatopea e la subordinazione della semantica delle parole alle associazioni che evocano suoni nell'uomo.

Esempi di allitterazioni:

"Dove nitrisce il boschetto, nitriscono i cannoni."

"Circa cento anni
crescere
non abbiamo bisogno della vecchiaia.
Anno dopo anno
crescere
il nostro vigore.
Lode,
martello e versi,
terra della giovinezza."

(V.V. Majakovskij)

Anafora

Ripetizione di parole, frasi o combinazioni di suoni all'inizio di una frase, riga o paragrafo.

Per esempio:

« Non intenzionalmente soffiavano i venti,

Non intenzionalmente c'è stato un temporale"

(S. Esenin).

Nero occhieggiando la ragazza

Nero cavallo dalla criniera!

(M. Lermontov)

Molto spesso, l'anafora, come dispositivo letterario, forma una simbiosi con un dispositivo letterario come la gradazione, cioè aumentando il carattere emotivo delle parole nel testo.

Per esempio:

"Il bestiame muore, muore un amico, muore un uomo stesso."

Antitesi (opposizione)

L'antitesi (o opposizione) è un confronto di parole o frasi che hanno un significato nettamente diverso o opposto.

L'antitesi permette di fare un'impressione particolarmente forte sul lettore, di trasmettergli la forte eccitazione dell'autore dovuta al rapido cambiamento di concetti di significato opposto utilizzati nel testo della poesia. Inoltre, le emozioni, i sentimenti e le esperienze opposte dell'autore o del suo eroe possono essere utilizzate come oggetto di opposizione.

Esempi di antitesi:

Lo giuro Primo nel giorno della creazione, lo giuro scorso nel pomeriggio (M. Lermontov).

Chi era Niente, diventerà tutti.

Antonomasia

L'Antonomasia è un mezzo espressivo, quando usato, l'autore usa un nome proprio invece di un nome comune per rivelare figurativamente il carattere del personaggio.

Esempi di antonomasia:

Lui è Otello (invece di "È molto geloso")

Una persona avara viene spesso chiamata Plyushkin, un sognatore vuoto - Manilov, un uomo con ambizioni eccessive - Napoleone, ecc.

Apostrofo, indirizzo

Assonanza

L'assonanza è uno speciale espediente letterario che consiste nel ripetere i suoni vocalici in una particolare affermazione. Questa è la differenza principale tra assonanza e allitterazione, dove i suoni consonantici vengono ripetuti. Esistono due usi leggermente diversi dell'assonanza.

1) L'assonanza viene utilizzata come strumento originale che conferisce a un testo artistico, soprattutto a un testo poetico, un sapore speciale. Per esempio:

Le nostre orecchie sono sopra la testa,
Una piccola mattinata si accesero i cannoni
E le foreste sono cime azzurre -
I francesi sono proprio lì.

(M.Yu. Lermontov)

2) L'assonanza è ampiamente utilizzata per creare rime imprecise. Ad esempio, "città del martello", "principessa incomparabile".

Uno degli esempi da manuale dell'uso sia della rima che dell'assonanza in una quartina è un estratto dall'opera poetica di V. Mayakovsky:

Non mi trasformerò in Tolstoj, ma in un uomo grasso -
Mangio, scrivo, sono scemo dal caldo.
Chi non ha filosofato sul mare?
Acqua.

Esclamazione

Un'esclamazione può apparire ovunque in un'opera di poesia, ma, di regola, gli autori la usano per evidenziare intonazionalmente momenti particolarmente emotivi nel verso. Allo stesso tempo, l’autore focalizza l’attenzione del lettore sul momento che lo ha particolarmente emozionato, raccontandogli le sue esperienze e sensazioni.

Iperbole

L'iperbole è un'espressione figurativa contenente un'esorbitante esagerazione delle dimensioni, della forza o del significato di un oggetto o fenomeno.

Esempio di iperbole:

Alcune case sono lunghe quanto le stelle, altre quanto la luna; baobab nei cieli (Majakovskij).

Inversione

Dal lat. inverso: permutazione.

Cambiare l'ordine tradizionale delle parole in una frase per dare alla frase una sfumatura più espressiva, evidenziando l'intonazione della parola.

Esempi di inversione:

La vela solitaria è bianca
Nella nebbia blu del mare... (M.Yu. Lermontov)

L'ordine tradizionale richiede una struttura diversa: una vela solitaria è bianca nella nebbia azzurra del mare. Ma questo non sarà più Lermontov o la sua grande creazione.

Un altro grande poeta russo, Pushkin, considerava l'inversione una delle figure principali del discorso poetico, e spesso il poeta usava non solo il contatto, ma anche l'inversione remota, quando, quando riordinava le parole, altre parole erano incastrate tra loro: “Il vecchio obbediente solo a Perun...”.

L'inversione nei testi poetici svolge un accento o una funzione semantica, una funzione di formazione del ritmo per costruire un testo poetico, nonché la funzione di creare un'immagine verbale-figurativa. Nelle opere in prosa, l’inversione serve a porre accenti logici, a esprimere l’atteggiamento dell’autore nei confronti dei personaggi e a trasmettere il loro stato emotivo.

Ironia

L'ironia è un potente mezzo di espressione che ha un pizzico di presa in giro, a volte lieve presa in giro. Quando usa l'ironia, l'autore usa parole con significati opposti in modo che il lettore stesso indovini le vere proprietà dell'oggetto, dell'oggetto o dell'azione descritta.

Gioco di parole

Un gioco di parole. Un'espressione spiritosa o uno scherzo basato sull'uso di parole che suonano simili ma hanno significati diversi o significati diversi di una parola.

Esempi di giochi di parole in letteratura:

Un anno per tre clic per te sulla fronte,
Dammi del cibo bollito farro.
(A.S. Pushkin)

E in precedenza mi ha servito poesia,
Corda rotta, poesia.
(D.D.Minaev)

La primavera farà impazzire chiunque. Ghiaccio - e quello ha preso il via.
(E. Mite)

Litote

L'opposto dell'iperbole, un'espressione figurativa contenente un eufemismo esorbitante delle dimensioni, della forza o del significato di qualsiasi oggetto o fenomeno.

Esempio di litote:

Il cavallo è condotto per la briglia da un contadino con grandi stivali, un corto mantello di pelle di pecora e grandi guanti... e lui stesso dalla calendula! (Nekrasov)

Metafora

La metafora è l'uso di parole ed espressioni in senso figurato basato su qualche tipo di analogia, somiglianza, confronto. La metafora si basa sulla somiglianza o sulla somiglianza.

Trasferire le proprietà di un oggetto o fenomeno a un altro in base alla loro somiglianza.

Esempi di metafore:

Mare i problemi.

Occhi stanno bruciando.

Desiderio bollente.

Mezzogiorno stava bruciando.

Metonimia

Esempi di metonimia:

Tutto bandiere verrà a trovarci.

(qui le bandiere sostituiscono i paesi).

Ho tre anni piatti mangiò.

(qui il piatto sostituisce il cibo).

Indirizzo, apostrofo

Ossimoro

Una deliberata combinazione di concetti contraddittori.

Guarda, lei è divertente essere tristi

Come elegantemente nudo

(UN. Akhmatova)

Personificazione

La personificazione è il trasferimento di sentimenti, pensieri e parole umani a oggetti e fenomeni inanimati, nonché agli animali.

Questi segni sono selezionati secondo lo stesso principio di quando si usa la metafora. In definitiva, il lettore ha una percezione speciale dell'oggetto descritto, in cui l'oggetto inanimato ha l'immagine di un certo essere vivente o è dotato di qualità inerenti agli esseri viventi.

Esempi di imitazione:

Cosa, una fitta foresta,

Mi sono fatto pensieroso,
Tristezza buio
Nebbioso?

(A.V. Koltsov)

Attenzione al vento
Dal cancello venne fuori,

Bussato attraverso la finestra,
Corso sul tetto...

(M.V.Isakovsky)

Parcellazione

La parcellizzazione è una tecnica sintattica in cui una frase viene divisa intonazionalmente in segmenti indipendenti ed evidenziata per iscritto come frasi indipendenti.

Esempio di parcella:

“Anche lui è andato. Al negozio. Compra le sigarette” (Shukshin).

Perifrasi

Una parafrasi è un'espressione che trasmette il significato di un'altra espressione o parola in forma descrittiva.

Esempi di parafrasi:

Re degli animali(invece di un leone)
Madre dei fiumi russi(invece di Volga)

Pleonasmo

Verbosità, uso di parole logicamente non necessarie.

Esempi di pleonasmo nella vita quotidiana:

A maggio mese(basti dire: a maggio).

Locale aborigeno (basti dire: aborigeno).

Bianco albino (basti dire: albino).

ero lì personalmente(basti dire: io c'ero).

In letteratura, il pleonasmo è spesso usato come dispositivo stilistico, mezzo di espressione.

Per esempio:

Tristezza e malinconia.

Mare oceano.

Psicologismo

Una rappresentazione approfondita delle esperienze mentali ed emotive dell'eroe.

Ritornello

Un verso o un gruppo di versi ripetuto alla fine del verso di una canzone. Quando un ritornello si estende per un'intera strofa, viene solitamente chiamato ritornello.

Una domanda retorica

Una frase sotto forma di domanda a cui non è prevista alcuna risposta.

Esempio:

Oppure è una novità per noi discutere con l’Europa?

Oppure il russo non è abituato alle vittorie?

(A.S. Pushkin)

Appello retorico

Un appello rivolto a un concetto astratto, a un oggetto inanimato, a una persona assente. Un modo per migliorare l'espressività della parola, per esprimere un atteggiamento verso una particolare persona o oggetto.

Esempio:

Rus! dove stai andando?

(N.V. Gogol)

Confronti

Il confronto è una delle tecniche espressive, quando viene utilizzata, alcune proprietà che sono più caratteristiche di un oggetto o processo vengono rivelate attraverso qualità simili di un altro oggetto o processo. In questo caso, viene tracciata un'analogia in modo tale che l'oggetto le cui proprietà vengono utilizzate nel confronto sia meglio conosciuto dell'oggetto descritto dall'autore. Inoltre, gli oggetti inanimati, di regola, vengono confrontati con quelli animati e quelli astratti o spirituali con quelli materiali.

Esempio di confronto:

allora la mia vita cantò - urlò -

Ronzato - come la risacca autunnale

E piangeva tra sé.

(M. Cvetaeva)

Simbolo

Simbolo- un oggetto o una parola che esprime convenzionalmente l'essenza di un fenomeno.

Il simbolo contiene un significato figurato, e in questo è vicino a una metafora. Tuttavia, questa vicinanza è relativa. Simbolo contiene un certo segreto, un indizio che permette solo di indovinare cosa si intende, cosa voleva dire il poeta. L'interpretazione di un simbolo è possibile non tanto con la ragione quanto con l'intuizione e il sentimento. Le immagini create dagli scrittori simbolisti hanno le loro caratteristiche; hanno una struttura bidimensionale. In primo piano c'è un certo fenomeno e dettagli reali, nel secondo piano (nascosto) c'è il mondo interiore dell'eroe lirico, le sue visioni, ricordi, immagini nate dalla sua immaginazione.

Esempi di simboli:

alba, mattina: simboli della giovinezza, l'inizio della vita;

la notte è simbolo della morte, della fine della vita;

la neve è un simbolo di freddo, sensazione di freddo, alienazione.

Sineddoche

Sostituzione del nome di un oggetto o fenomeno con il nome di una parte di questo oggetto o fenomeno. In breve, sostituire il nome di un tutto con il nome di una parte di quel tutto.

Esempi di sineddoche:

Nativo focolare (invece di “casa”).

Galleggia vela (invece di “naviga una barca a vela”).

“...e si udì fino all'alba,
come ha gioito francese..." (Lermontov)

(qui “francese” invece di “soldati francesi”).

Tautologia

Ripetizione cioè di ciò che è già stato detto, cioè non contiene nuove informazioni.

Esempi:

Gli pneumatici per auto sono pneumatici per un'auto.

Ci siamo uniti come uno.

Tropo

Un tropo è un'espressione o una parola usata dall'autore in senso figurato e allegorico. Grazie all'uso dei tropi, l'autore conferisce all'oggetto o al processo descritto una caratteristica vivida che evoca alcune associazioni nel lettore e, di conseguenza, una reazione emotiva più acuta.

Tipologie di sentieri:

metafora, allegoria, personificazione, metonimia, sineddoche, iperbole, ironia.

Predefinito

Il silenzio è un espediente stilistico in cui l'espressione di un pensiero rimane incompiuta, si limita a un accenno e il discorso iniziato viene interrotto in attesa dell'ipotesi del lettore; l'oratore sembra annunciare che non parlerà di cose che non richiedano spiegazioni dettagliate o aggiuntive. Spesso l'effetto stilistico del silenzio è che il discorso interrotto inaspettatamente è completato da un gesto espressivo.

Esempi predefiniti:

Questa favola potrebbe essere spiegata di più -

Sì, per non irritare le oche...

Guadagno (gradazione)

La gradazione (o amplificazione) è una serie di parole o espressioni omogenee (immagini, confronti, metafore, ecc.) che intensificano, aumentano o, al contrario, riducono costantemente il significato semantico o emotivo dei sentimenti trasmessi, dei pensieri espressi o degli eventi descritti.

Esempio di gradazione ascendente:

Non Mi dispiace Non sto chiamando Non Sto piangendo...

(S. Esenin)

In dolce cura nebbiosa

Nemmeno un'ora, nemmeno un giorno, non un anno lascerà.

(E. Baratynsky)

Esempio di gradazione discendente:

Gli promette mezzo mondo e la Francia solo per sé.

Eufemismo

Una parola o espressione neutra utilizzata in una conversazione per sostituire altre espressioni considerate indecenti o inappropriate in un determinato caso.

Esempi:

Mi inciprerò il naso (invece di andare in bagno).

Gli è stato chiesto di lasciare il ristorante (invece è stato cacciato).

Epiteto

Una definizione figurata di un oggetto, azione, processo, evento. Un epiteto è un paragone. Dal punto di vista grammaticale, un epiteto è molto spesso un aggettivo. Tuttavia si possono usare anche altre parti del discorso, ad esempio numeri, nomi o verbi.

Esempi di epiteti:

velluto pelle, cristallo squillando

Epifora

Ripetere la stessa parola alla fine di segmenti adiacenti del discorso. L'opposto dell'anafora, in cui le parole vengono ripetute all'inizio di una frase, riga o paragrafo.

Esempio:

“Capesante, tutte capesante: una mantella da scaloppine, sulle maniche scaloppine, Spalline da scaloppine..." (N.V.Gogol).

Metro poetico Il metro poetico è un certo ordine in cui le sillabe accentate e non accentate sono disposte in un piede. Un piede è un'unità di lunghezza del verso; combinazione ripetuta di sillabe accentate e non accentate; un gruppo di sillabe, una delle quali è accentata. Esempio: Una tempesta copre il cielo di oscurità 1) Qui, dopo una sillaba accentata, segue una sillaba non accentata - per un totale di due sillabe. Cioè, è un metro di due sillabe. Una sillaba accentata può essere seguita da due sillabe non accentate: allora questo è un metro di tre sillabe. 2) Ci sono quattro gruppi di sillabe accentate e non accentate nella riga. Cioè, ha quattro piedi. DIMENSIONE MONOSILLABA Il brachicolon è un metro poetico monocotiledone. In altre parole, un verso composto solo da sillabe accentate. Esempio di brachicolon: Fronte – Gesso. Bel Bara. Pop cantava. Fascio di Frecce – Giorno Santo! Cripta cieca. Ombra - Al diavolo! (V. Chodasevich) MISURE BISILLABA Trocaico Un piede poetico bisillabo con l'accento sulla prima sillaba. Cioè, la prima, la terza, la quinta, ecc. sillabe vengono accentate in una riga. Misure principali: - 4 piedi - 6 piedi - 5 piedi Un esempio di trocheo tetrametro: Una tempesta copre il cielo di oscurità ∩́ __ / ∩́ __ /∩́ __ / ∩́ __ Turbini di neve vorticosi; ∩́ __ / ∩́ __ / ∩ __ / ∩́ (A.S. Pushkin) Giambico Un piede poetico bisillabico con accento sulla seconda sillaba. Cioè, la seconda, la quarta, la sesta, ecc. sillabe sono accentate in una riga. Una sillaba accentata può essere sostituita da una pseudo-accentata (con accento secondario nella parola). Quindi le sillabe accentate sono separate non da una, ma da tre sillabe non accentate. Dimensioni principali: - 4 piedi (lirica, epica), - 6 piedi (poesie e drammi del XVIII secolo), - 5 piedi (lirica e drammi del XIX-XX secolo), - multi-piede libero (favola dei secoli XVIII-XIX., commedia XIX secolo) Esempio di tetrametro giambico: Mio zio ha le regole più oneste, __ ∩́ / __ ∩́ / __ ∩́ / __ ∩́ / __ Quando è gravemente malato, __ ∩́ / __ ∩́ / __ ∩ / __ ∩́ / He Respect mi ha costretto __ ∩ / __ ∩́ / __ ∩́ / __ ∩́ / __ E non potevo pensare a niente di meglio. __ ∩́ / __ ∩́ / __ ∩ / __ ∩́ / (A.S. Pushkin) Un esempio di pentametro giambico (con sillabe pseudo-toniche, sono evidenziate in maiuscolo): Siamo vestiti a festa per conoscere la città insieme, __ ∩́ / __ ∩ / __ ∩́ / __ ∩́ / __ ∩́ / __ Ma a quanto pare non abbiamo nessuno a cui badare... __ ∩́ / __ ∩ / __ ∩́ / __ ∩ / __ ∩́ (A.S. Pushkin) METRI TRE SILLABE Dattilo Piede poetico trisillabo con accento sulla prima sillaba. Principali misure: - 2 piedi (del 18° secolo) - 4 piedi (del 19° secolo) - 3 piedi (del 19° secolo) Esempio: Nuvole celesti, eterni vagabondi! ∩́ __ __ /∩́ __ __ / ∩́ __ __ / ∩́ __ __ / La steppa azzurra, la catena di perle... ∩́ __ __ /∩́ __ __ / ∩́ __ __ / ∩́ __ __ / (M.Yu .Lermontov) Amphibrachium Un piede poetico di tre sillabe con l'accento sulla seconda sillaba. Dimensioni principali: - 4 piedi ( inizio XIX secolo) - 3 piedi (dalla metà del XIX secolo) Esempio: Non è il vento che infuria sulla foresta, __ ∩́ __ / __ ∩́ __ / __ ∩́ __ / Non sono i ruscelli che scorrono dalle montagne - __ ∩́ __ / __ ∩́ __ / __ ∩ ́ / Voivode del gelo di pattuglia __ ∩́__ / __ ∩́ __ / __ ∩́ __ / Va in giro tra i suoi averi. __ ∩́ __ / __ ∩́ __ / __ ∩́ / (N.A.Nekrasov) Anapesto Un piede poetico di tre sillabe con l'accento sull'ultima sillaba. Misure principali: - 4 piedi (dalla metà del 19° secolo) - 3 piedi (dalla metà del 19° secolo) Esempio di un anapesto di 3 piedi: Oh, primavera senza fine e senza spigolo - __ __ ∩́ / __ __ ∩́ / __ __ ∩́ / __ Sogno senza fine e senza spigolo! __ __ ∩́ / __ __ ∩́ / __ __ ∩́ / Ti riconosco, vita! Accetto! __ __ ∩́ / __ __ ∩́ / __ __ ∩́ / __ E ti saluto con il suono dello scudo! __ __ ∩́ / __ __ ∩́ / __ __ ∩́ / (A. Blok) Come ricordare le caratteristiche dei metri a due e tre sillabe? Puoi ricordare di aver usato questa frase: Dombai sta camminando! Signora, chiudi il cancello la sera! (Dombay non è solo una montagna; tradotto da alcune lingue caucasiche significa “leone”).

Passiamo ora ai piedi di tre sillabe.

La parola LADY è formata dalle prime lettere dei nomi dei piedi trisillabici:

D– dattilo

SONO– anfibrachio

UN– anapesto

E nello stesso ordine, a queste lettere appartengono le seguenti parole della frase:

Puoi anche immaginarlo in questo modo:

Complotto. Elementi della trama

Complotto opera letteraria- Questa è una sequenza logica di azioni degli eroi.

Elementi della trama:

esposizione, inizio, climax, risoluzione.

Esposizione- parte introduttiva, iniziale della trama, che precede la trama. A differenza della trama, non influenza il corso degli eventi successivi nell'opera, ma delinea la situazione iniziale (tempo e luogo dell'azione, composizione, rapporti tra i personaggi) e prepara la percezione del lettore.

L'inizio- l'evento da cui inizia lo sviluppo dell'azione nell'opera. Molto spesso, il conflitto viene delineato all'inizio.

Climax- il momento di massima tensione dell'azione della trama, in cui il conflitto raggiunge un punto critico nel suo sviluppo. Il climax può essere uno scontro decisivo tra gli eroi, una svolta nel loro destino o una situazione che rivela i loro personaggi nel modo più completo possibile e soprattutto rivela chiaramente una situazione di conflitto.

Epilogo– scena finale; la posizione dei personaggi che si è sviluppata nell'opera come risultato dello sviluppo degli eventi in essa rappresentati.

Elementi di drammaticità

Nota

Una spiegazione data dall'autore in un'opera drammatica, descrivendo come immagina l'aspetto, l'età, il comportamento, i sentimenti, i gesti, le intonazioni dei personaggi e la situazione sulla scena. Le indicazioni sono istruzioni per gli artisti e il regista che mette in scena lo spettacolo, una spiegazione per i lettori.

Replica

Un'espressione è una frase che un personaggio dice in risposta alle parole di un altro personaggio.

Dialogo

Comunicazione, conversazione, dichiarazioni di due o più personaggi, le cui osservazioni si susseguono e hanno il significato di azioni.

Monologo

Il discorso dell'attore è rivolto a se stesso o agli altri, ma, a differenza del dialogo, non dipende dalle loro osservazioni. Un modo per rivelare lo stato d'animo del personaggio, mostrare il suo carattere e far conoscere allo spettatore le circostanze dell'azione che non sono state incarnate sul palco.


Informazioni correlate.


Cosa puoi augurare a una persona che vuole impegnarsi nel lavoro letterario? Innanzitutto, ispirazione e sogni. Senza questo, qualsiasi creatività è impensabile. Solo così l'artigianato diventa arte! Tuttavia, affinché una persona possa iniziare a scrivere, dovrebbe leggere molto a priori. Inizialmente si studiano le tecniche di lettura letteraria Scuola superiore. È importante comprendere il contenuto reale dell'opera, le sue idee principali, le motivazioni e i sentimenti che guidano i personaggi. Sulla base di questo, è fatto analisi olistica. Inoltre, la tua esperienza di vita gioca un ruolo significativo.

Il ruolo dei dispositivi letterari

All'Adepto attività letteraria Dovresti usare con attenzione e moderazione le tecniche standard (epiteti, confronti, metafore, ironia, allusioni, giochi di parole, ecc.). Il segreto che in qualche modo viene raramente condiviso è che sono secondari. In effetti, padroneggiare la capacità di scrivere opere di narrativa è spesso interpretato dalla critica come la capacità di utilizzare determinate tecniche letterarie.

Cosa darà allo scrittore consapevolezza e comprensione della propria essenza e alla persona che scrive? Rispondiamo in senso figurato: più o meno lo stesso che daranno le pinne a qualcuno che sta provando a nuotare. Se una persona non sa nuotare, le pinne gli sono inutili. Cioè, i trucchi linguistici stilistici non possono servire come fini a se stessi per l'autore. Non basta sapere come si chiamano gli artifici letterari. Devi essere in grado di affascinare le persone con i tuoi pensieri e la tua immaginazione.

Metafore

Definiamo i principali espedienti letterari. Le metafore rappresentano un'appropriata sostituzione creativa delle proprietà di un soggetto o oggetto con le proprietà di un altro. Questo tropo ottiene uno sguardo insolito e fresco sui dettagli e sugli episodi dell'opera. Un esempio sono le famose metafore di Pushkin ("fontana dell'amore", "lungo lo specchio dei fiumi") e Lermontov ("il mare della vita", "spruzzi di lacrime").

In effetti, la poesia è il percorso più creativo per la natura lirica. Forse è per questo che gli espedienti letterari della poesia sono più evidenti. Non è un caso che alcuni artistici opere in prosa chiamata prosa in versi. Questo è ciò che hanno scritto Turgenev e Gogol.

Epiteti e confronti

Quali sono gli espedienti letterari come gli epiteti? Lo scrittore V. Soloukhin li chiamava “vestiti di parole”. Se parliamo molto brevemente dell'essenza dell'epiteto, è la parola stessa che caratterizza l'essenza di un oggetto o fenomeno. Facciamo degli esempi: "betulla maestosa", "mani d'oro", "pensieri veloci".

Il confronto come tecnica artistica ci consente di confrontare le azioni sociali con i fenomeni naturali per aumentarne l'espressività. Lo si vede facilmente nel testo di parole caratteristiche“come”, “come se”, “come se”. Spesso il confronto agisce come una profonda riflessione creativa. Ricordiamo la citazione famoso poeta e il pubblicista del XIX secolo Pyotr Vyazemsky: "La nostra vita nella vecchiaia è come una veste logora: è una vergogna indossarla ed è un peccato lasciarla".

Gioco di parole

Qual è il nome dell'espediente letterario che utilizza i giochi di parole? Riguarda sull'uso degli omonimi e delle parole polisemantiche nelle opere d'arte. È così che nascono le battute ben note a tutti e amate da tutte le persone. Tali parole sono spesso usate dai classici: A.P. Chekhov, Omar Khayyam, V. Mayakovsky. Ad esempio, ecco una citazione di Andrei Knyshev: "Tutto in casa è stato rubato e persino l'aria era in qualche modo stantia". Non è un detto spiritoso?

Tuttavia, coloro che sono interessati al nome dell'artificio letterario con un gioco di parole non dovrebbero pensare che il gioco di parole sia sempre comico. Illustriamolo con il noto pensiero di N. Glazkov: "Anche i criminali sono attratti dal bene, ma, sfortunatamente, da quello di qualcun altro".

Tuttavia, ammettiamo che ci siano ancora situazioni più aneddotiche. Mi viene subito in mente un altro gioco di parole: il paragone di un criminale con un fiore (il primo viene prima coltivato e poi piantato, e il secondo viceversa).

Comunque sia, lo strumento letterario del gioco di parole deriva dal linguaggio comune. Non è un caso che l'umorismo di Odessa di Mikhail Zhvanetsky sia ricco di giochi di parole. Non è una frase meravigliosa del maestro dell'umorismo: "L'auto è stata raccolta... in una borsa".

Capace di fare giochi di parole. Fallo!

Se hai davvero un brillante senso dell'umorismo, allora lo strumento letterario dei giochi di parole è il tuo know-how. Lavora sulla qualità e sull'originalità! Un maestro nella creazione di giochi di parole unici è sempre richiesto.

In questo articolo ci siamo limitati all'interpretazione solo di alcuni degli strumenti degli scrittori. In realtà ce ne sono molti di più. Ad esempio, una tecnica come la metafora contiene personificazione, metonimia ("mangiò tre piatti").

Parabola del dispositivo letterario

Scrittori e poeti utilizzano spesso strumenti che a volte hanno nomi semplicemente paradossali. Ad esempio, uno degli espedienti letterari si chiama “parabola”. Ma la letteratura non è geometria euclidea. L'antico matematico greco, il creatore della geometria bidimensionale, sarebbe probabilmente rimasto sorpreso di apprendere che il nome di una delle curve trovava anche applicazione letteraria! Perché si verifica questo fenomeno? Il motivo sono probabilmente le proprietà della funzione parabolica. La gamma dei suoi significati, che va dall'infinito al punto di partenza e va all'infinito, è simile alla figura retorica con lo stesso nome. Ecco perché uno degli espedienti letterari si chiama "parabola".

Questa forma di genere viene utilizzata per l'organizzazione specifica dell'intera narrazione. Ricordiamo la famosa storia di Hemingway. È scritto secondo leggi simili a quella omonima figura geometrica. Il corso della narrazione inizia come da lontano - con una descrizione della difficile vita dei pescatori, poi l'autore ci racconta l'essenza stessa - la grandezza e l'invincibilità dello spirito di una persona in particolare - il pescatore cubano Santiago, e poi il la storia va di nuovo all'infinito, acquisendo il pathos di una leggenda. Ho scritto allo stesso modo Kobo Abe il romanzo di parabole “La donna delle sabbie” e Gabriel García Márquez – “Cent'anni di solitudine”.

È ovvio che l'artificio letterario della parabola è più globale di quelli da noi precedentemente descritti. Per accorgersi del suo utilizzo da parte di uno scrittore non è sufficiente leggere un certo paragrafo o capitolo. Per fare questo non bisogna solo leggere l'intera opera, ma anche valutarla dal punto di vista dello sviluppo della trama, delle immagini rivelate dall'autore, problemi generali. Sono questi metodi di analisi di un'opera letteraria che consentiranno, in particolare, di determinare il fatto dell'uso di una parabola da parte dello scrittore.

Creatività e tecniche artistiche

Quando è inutile che una persona si impegni opera letteraria? La risposta è estremamente specifica: quando non sa esprimere un pensiero in modo interessante. Non dovresti iniziare a scrivere armato di conoscenza se gli altri non ascoltano le tue storie, se non hai ispirazione. Anche se usi espedienti letterari spettacolari, non ti aiuteranno.

Diciamo che è stato trovato argomento interessante, ci sono personaggi, c'è una trama emozionante (secondo l'opinione soggettiva dell'autore)... Anche in una situazione del genere, ti consigliamo di fare un semplice test. Devi organizzarlo da solo. Vedi se riesci a interessare una persona famosa i cui interessi rappresenti perfettamente con l'idea del tuo lavoro. Dopotutto, i tipi di persone si ripetono. Una volta che riesci ad interessare una persona, puoi interessarne decine di migliaia...

A proposito di creatività e composizione

L'autore, ovviamente, dovrebbe fermarsi e non continuare a scrivere se inconsciamente si associa in relazione ai lettori con un pastore, o un manipolatore o uno stratega politico. Non puoi umiliare il tuo pubblico con una superiorità inconscia. I lettori se ne accorgeranno e all'autore non sarà perdonata tanta “creatività”.

Parla al pubblico in modo semplice e uniforme, da pari a pari. Devi interessare il lettore con ogni frase, ogni paragrafo. È importante che il testo sia avvincente e contenga idee che interessino le persone.

Ma questo non basta per una persona che vuole studiare letteratura. Una cosa è raccontare, un'altra è scrivere. Le tecniche letterarie richiedono la capacità dell’autore di costruire una composizione. Per fare questo, dovrebbe esercitarsi seriamente nella composizione di un testo letterario e nel combinare i suoi tre elementi principali: descrizione, dialogo e azione. La dinamica della trama dipende dalla loro relazione. E questo è molto importante.

Descrizione

La descrizione ha la funzione di collegare la trama luogo specifico, tempo, stagione, set di caratteri. Funzionalmente è simile a un set teatrale. Naturalmente, l'autore inizialmente, anche in fase di ideazione, presenta le circostanze della storia in modo sufficientemente dettagliato, ma dovrebbero essere presentate al lettore gradualmente, artisticamente, ottimizzando le tecniche letterarie utilizzate. Per esempio, caratterizzazione artistica L'autore di solito dà il carattere dell'opera in tratti separati, tratti presentati in vari episodi. In questo caso, epiteti, metafore e confronti vengono usati in dosi.

Dopotutto, anche nella vita, l'attenzione viene prima prestata alle caratteristiche sorprendenti (altezza, corporatura) e solo dopo vengono presi in considerazione il colore degli occhi, la forma del naso, ecc.

Dialogo

Il dialogo è buon rimedio per mostrare lo psicotipo degli eroi dell'opera. Il lettore spesso vede in essi una descrizione secondaria della personalità, del carattere, stato sociale, una valutazione delle azioni di un personaggio, riflessa dalla coscienza di un altro eroe della stessa opera. Pertanto, il lettore ha l'opportunità sia di una percezione approfondita del personaggio (in in senso stretto), e comprendere le peculiarità della società nell'opera creata dallo scrittore (in senso lato). Le tecniche letterarie dell'autore nei dialoghi sono di prim'ordine. È in essi (un esempio di ciò è il lavoro di Viktor Pelevin) che si ottengono le scoperte artistiche e le generalizzazioni più sorprendenti.

Tuttavia, il dialogo dovrebbe essere usato con doppia cautela. Dopotutto, se si esagera, il lavoro diventa innaturale e la trama diventa approssimativa. Non dimenticare che la funzione principale dei dialoghi è la comunicazione tra i personaggi dell'opera.

Azione

L’azione è un elemento essenziale per le narrazioni letterarie. Agisce come un potente elemento autoriale della trama. In questo caso l'azione non è solo il movimento fisico di oggetti e personaggi, ma anche qualsiasi dinamica del conflitto, ad esempio quando si descrive un processo.

Un avvertimento per i principianti: senza un'idea chiara di come presentare l'azione al lettore, non dovresti iniziare a creare un'opera.

Quali espedienti letterari vengono utilizzati per descrivere l'azione? È meglio quando non ce ne sono affatto. La scena d'azione in un'opera, anche fantastica, è la più coerente, logica e tangibile. È grazie a ciò che il lettore ha l'impressione della natura documentaria degli eventi artisticamente descritti. Solo i veri maestri della penna possono consentire l'uso di tecniche letterarie nella descrizione dell'azione (ricordiamo da "Quiet Flows the Flow" di Sholokhov la scena dell'apparizione di un abbagliante sole nero davanti agli occhi di Grigory Melekhov, scioccato dalla morte della sua amata).

Ricezione letteraria dei classici

Man mano che l’abilità dell’autore aumenta, la sua immagine appare in modo più voluminoso e prominente dietro le righe e le opere letterarie diventano sempre più raffinate. tecniche artistiche. Anche se l'autore non scrive direttamente di se stesso, il lettore lo sente e dice inequivocabilmente: "Questo è Pasternak!" o "Questo è Dostoevskij!" Qual è il segreto qui?

Quando inizia a creare, lo scrittore mette la sua immagine nell'opera gradualmente, con attenzione, in secondo piano. Nel tempo, la sua penna diventa più abile. E l'autore inevitabilmente attraversa un percorso creativo nelle sue opere dal suo sé immaginato al suo sé reale. Cominciano a riconoscerlo dal suo stile. È questa metamorfosi il principale dispositivo letterario nell'opera di ogni scrittore e poeta.

TALENTO ARTISTICO l'abilità di una persona, manifestata nella creatività artistica, l'unità unica socialmente determinata delle caratteristiche emotive e intellettuali dell'artista; il talento artistico differisce dal genio (vedi Genio artistico), che apre nuove direzioni nell'arte. Il talento artistico determina la natura e le possibilità della creatività, il tipo di arte (o più tipi di arte) scelto dall'artista, la gamma di interessi e gli aspetti del rapporto dell'artista con la realtà. Allo stesso tempo, il talento artistico di un artista è impensabile senza un metodo e uno stile individuali come principi stabili incarnazione artistica idee e progetti. L'individualità dell'artista si manifesta non solo nell'opera stessa, ma esiste anche come prerequisito per la creazione di quest'opera. Il talento artistico di un artista può realizzarsi in specifiche condizioni socio-economiche e politiche. Alcune epoche nella storia della società umana creano le condizioni più favorevoli per lo sviluppo e la realizzazione del talento artistico (antichità classica, Rinascimento, Rinascimento musulmano in Oriente).

Il riconoscimento dell'importanza determinante delle condizioni socioeconomiche e politiche, nonché dell'atmosfera spirituale nella realizzazione del talento artistico, non significa affatto la loro assolutizzazione. L'artista non è solo un prodotto dell'epoca, ma anche il suo creatore. Una proprietà essenziale della coscienza non è solo la riflessione, ma anche la trasformazione della realtà. Per la realizzazione del talento artistico, gli aspetti soggettivi della capacità di lavorare, la capacità dell'artista di mobilitare tutte le sue forze emotive, intellettuali e volitive sono di grande importanza.

COMPLOTTO(soggetto francese) un modo di comprensione artistica, organizzazione di eventi (es. trasformazione artistica complotto). La specificità di una trama particolare si manifesta chiaramente non solo quando la si confronta con la storia della vita reale che ne è servita come base, ma anche quando si confrontano le descrizioni della vita umana nella letteratura documentaria e di finzione, nelle memorie e nei romanzi. La distinzione tra base dell'evento e sua riproduzione artistica risale ad Aristotele, ma una distinzione concettuale tra i termini è stata intrapresa solo nel XX secolo. In Russia la parola "complotto" per molto tempo era sinonimo della parola “tema” (nella teoria della pittura e della scultura è ancora spesso usato in questo significato).

In relazione alla letteratura della fine del secolo scorso, cominciò a significare un sistema di eventi o, secondo la definizione di A. N. Veselovsky, una somma di motivi (cioè ciò che in un'altra tradizione terminologica viene solitamente chiamato trama). Gli scienziati della “scuola formale” russa hanno proposto di considerare la trama come un’elaborazione che dà forma materiale primario- trama (o, come formulato nelle opere successive di V. B. Shklovsky, la trama è un modo di comprensione artistica della realtà).

Il modo più comune per trasformare la trama è distruggere l'inviolabilità delle serie temporali, riorganizzare gli eventi e sviluppare parallelamente l'azione. Una tecnica più complessa è l'uso di connessioni non lineari tra gli episodi. Si tratta di una “rima”, un appello associativo di situazioni, personaggi, sequenza di episodi. Il testo può basarsi su una collisione di diversi punti di vista, un confronto di opzioni reciprocamente esclusive per lo sviluppo della narrazione (il romanzo di A. Murdoch "Il principe nero", il film di A. Kayat "Married Life", ecc.). Tema centrale possono svilupparsi contemporaneamente su più livelli (sociale, familiare, religioso, artistico) nelle gamme visive, cromatiche e sonore.

Alcuni ricercatori ritengono che le motivazioni, il sistema di connessioni interne dell'opera e le modalità di narrazione non appartengano all'ambito della trama, ma alla composizione in in senso stretto parole. La trama è considerata come una catena di movimenti raffigurati, gesti di impulsi spirituali, parole dette o “pensate”. In unità con la trama, formalizza le relazioni e le contraddizioni dei personaggi tra loro e le circostanze, cioè il conflitto dell'opera. IN arte modernista c'è una tendenza alla mancanza di trama (arte astratta nella pittura, balletto senza trama, musica atonale, ecc.).

La trama è importante nella letteratura e nell'arte. Il sistema di collegamenti della trama rivela conflitti e personaggi d'azione, che riflettono i grandi problemi dell'epoca.

METODI DI ANALISI ESTETICA (dal greco metodos - percorso di ricerca, teoria, insegnamento) - specificazione dei principi fondamentali della dialettica materialista in relazione allo studio della natura della creatività artistica, della cultura estetica e artistica, varie forme sviluppo estetico della realtà.

Il principio guida per l'analisi delle varie sfere dell'esplorazione estetica della realtà è il principio dello storicismo, più pienamente sviluppato nel campo dello studio delle arti. Implica sia lo studio dell'arte in connessione con il suo condizionamento da parte della realtà stessa, il confronto dei fenomeni artistici con quelli extra-artistici, l'identificazione delle caratteristiche sociali che determinano lo sviluppo dell'arte, sia la divulgazione delle formazioni strutturali del sistema all'interno dell'arte stessa , riguardo alla logica indipendente della creatività artistica.

Insieme alla metodologia filosofica ed estetica, che ha un certo apparato categorico, l'estetica moderna utilizza anche una varietà di tecniche, approcci analitici di scienze speciali, che hanno un valore ausiliario principalmente nello studio dei livelli formalizzati della creatività artistica. Ricorso a particolari metodi e strumenti di particolari scienze (semiotica, analisi strutturale-funzionale, approcci sociologici, psicologici, informativi, modellazione matematica ecc.) corrisponde al carattere del moderno conoscenza scientifica, ma questi metodi non sono identici alla metodologia scientifica della ricerca artistica, non sono “un analogo del soggetto” (F. Engels) e non possono pretendere di essere un metodo filosofico ed estetico adeguato alla natura dello sviluppo estetico della realtà.

ARTE CONCETTUALE uno dei tipi di avanguardia artistica degli anni '70. È associato alla terza fase nello sviluppo dell'avanguardia, la cosiddetta. neoavanguardia.

I sostenitori dell'arte concettuale negano la necessità di creare immagini artistiche (ad esempio, nella pittura dovrebbero essere sostituite da iscrizioni dal contenuto incerto) e vedono le funzioni dell'arte nell'usare concetti per attivare il processo di co-creazione puramente intellettuale.

I prodotti dell'arte concettuale sono pensati come assolutamente privi di rappresentazione; non riproducono s.-l. proprietà degli oggetti reali, essendo il risultato dell'interpretazione mentale. Per la giustificazione filosofica dell'arte concettuale viene utilizzata una miscela eclettica di idee prese in prestito dalla filosofia di Kant, Wittgenstein, dalla sociologia della conoscenza, ecc .. Come fenomeno di una situazione socio-culturale di crisi, il nuovo movimento è associato a meschini -anarchismo e individualismo borghesi nella sfera della vita spirituale della società.

COSTRUTTIVISMO (dal latino buildio - costruzione, costruzione) - una tendenza formalista nell'arte sovietica degli anni '20, che proponeva un programma per ristrutturare l'intera cultura artistica della società e dell'arte, concentrandosi non sulle immagini, ma sull'opportunità funzionale e costruttiva delle forme .

Il costruttivismo si diffuse nell’architettura sovietica degli anni 20-30, così come in altre forme d’arte (cinema, teatro, letteratura). Quasi contemporaneamente al costruttivismo sovietico, il movimento costruttivista chiamò. Il neoplasticismo è nato in Olanda e tendenze simili hanno avuto luogo nel Bauhaus tedesco. Per molti artisti il ​​costruttivismo era solo una fase della loro creatività.

Il costruttivismo è caratterizzato dall'assolutizzazione del ruolo della scienza e dall'estetizzazione della tecnologia, dalla convinzione che la scienza e la tecnologia siano gli unici mezzi per risolvere i problemi sociali e culturali.

Il concetto costruttivista ha attraversato diverse fasi nel suo sviluppo. Ciò che i costruttivisti avevano in comune era: la concezione dell'opera d'arte come costruzione materiale creata dall'artista; lotta per nuove forme lavoro artistico e il desiderio di padroneggiare le possibilità estetiche del design. Nella fase finale della sua esistenza, il costruttivismo entrò nel periodo di canonizzazione delle sue caratteristiche tecniche estetico-formali. Di conseguenza, le possibilità estetiche delle strutture tecniche, la cui scoperta fu indubbio merito dei “pionieri del design”, furono assolutizzate. I costruttivisti non tenevano conto del fatto che la dipendenza della forma dal design è mediata da un insieme di fatti culturali e storici. Il loro programma “L'utilità sociale dell'arte” divenne di conseguenza un programma per la sua distruzione, la riduzione di un oggetto estetico a una base materiale-fisica, a pura forma-creatività. Il lato cognitivo, ideologico ed estetico dell'arte, il suo specificità nazionali e le immagini in generale sono scomparse, il che ha portato all'inutilità dell'arte.

Allo stesso tempo, i tentativi di identificare le leggi che governano la forma del materiale e l'analisi delle sue caratteristiche combinatorie (V. Tatlin, K. Malevich) hanno contribuito allo sviluppo di nuovi approcci al lato materiale e tecnologico della creatività.

COMPOSIZIONE(lat. compositio disposizione, composizione, addizione) - un metodo per costruire un'opera d'arte, il principio di collegare componenti e parti simili ed eterogenei, coerenti tra loro e con l'insieme. La composizione è determinata dai metodi di formazione e dalle peculiarità della percezione caratteristiche di un certo tipo e genere d'arte, dalle leggi della costruzione di un modello artistico (vedi) nei tipi di cultura canonizzati (ad esempio, folklore, arte dell'antico Egitto, arte orientale , Medioevo dell'Europa occidentale, ecc.), nonché l'originalità individuale dell'artista, il contenuto unico di un'opera d'arte in tipi di cultura non canonizzati (arte europea dei tempi nuovi e contemporanei, barocco, romanticismo, realismo, ecc. ).

La composizione dell'opera trova la sua incarnazione ed è determinata dallo sviluppo artistico del tema, dalla valutazione morale ed estetica dell'autore e, secondo S. Eisenstein, è il nervo scoperto dell'intenzione, del pensiero e dell'ideologia dell'autore. Indirettamente (nella musica) o più direttamente (nelle arti visive), la composizione è correlata alle leggi del processo vitale, al mondo oggettivo e spirituale riflesso nell'opera d'arte. Effettua una transizione contenuto artistico e le sue relazioni interne nel rapporto della forma, e l'ordine della forma nell'ordine del contenuto. Per distinguere tra le leggi di costruzione di queste sfere dell'arte, a volte vengono usati due termini: architettura (il rapporto tra i componenti del contenuto) e composizione (i principi di costruzione della forma). Esiste anche un altro tipo di differenziazione: la forma generale della struttura e la relazione di grandi parti dell'opera è chiamata architettura (ad esempio, strofa in un testo poetico), e la relazione di componenti più frazionari è chiamata composizione (ad esempio , la disposizione dei versi poetici e il materiale vocale stesso). Va tenuto presente che nella teoria dell'architettura e dell'organizzazione dell'ambiente soggetto viene utilizzata un'altra coppia di concetti correlati: design (l'unità delle componenti materiali della forma, ottenuta identificando le loro funzioni) e composizione (completamento artistico ed enfasi sulle aspirazioni costruttive e funzionali, tenendo conto delle caratteristiche percezione visiva E espressione artistica, decoratività e integrità della forma).

Il concetto di composizione va distinto da quello diffusosi negli anni '60 e '70. il concetto di struttura di un'opera d'arte come principio stabile e ripetitivo, una norma compositiva di un certo tipo, genere, genere, stile e movimento nell'arte. In contrasto con la struttura, la composizione è l'unità, la fusione e la lotta di tendenze normativo-tipologiche e individualmente uniche nella costruzione di un'opera d'arte. Il grado di normatività e originalità individuale, l'unicità della composizione è diversa nei diversi tipi di arte (cfr. classicismo europeo e romanticismo “disinibito”), in alcuni generi dello stesso tipo di arte (la normatività compositiva nella tragedia è espressa più chiaramente che nel dramma, e nel sonetto è incommensurabilmente più alto che nel messaggio lirico). Specifica mezzi compositivi in alcuni tipi e generi d'arte, allo stesso tempo, c'è indubbiamente la loro influenza reciproca: il teatro ha padroneggiato la composizione piramidale e diagonale delle arti plastiche e la pittura tematica della trama - la costruzione del backstage del palco. Vari tipi di arte, direttamente e indirettamente, consciamente e inconsciamente, hanno assorbito i principi compositivi delle strutture musicali (ad esempio la forma della sonata) e le relazioni plastiche (vedi).

Nell'arte del 20° secolo. si verifica una complicazione strutture compositive a causa della maggiore inclusione di collegamenti associativi, ricordi, sogni, attraverso cambiamenti temporali e spostamenti spaziali. La composizione diventa anche più complessa nel processo di convergenza delle arti tradizionali e “tecniche”. Forme estreme il modernismo assolutizza questa tendenza e le conferisce un significato irrazionale-assurdo (“nuovo romanzo”, teatri dell’assurdo, surrealismo, ecc.).

In generale, la composizione nell'arte esprime idea artistica e organizza la percezione estetica in modo tale da spostarsi da una componente dell'opera all'altra, dalla parte al tutto.

INTUIZIONE artistica (dal latino intuitio - contemplazione) - elemento essenziale pensiero creativo, che influenza tali aspetti artistici

attività e coscienza artistica, come creatività, percezione, verità. Nel vero vista generale, quando l'intuizione è riconosciuta altrettanto importante nell'arte e nella scienza, questa non è altro che uno speciale discernimento della verità, che rinuncia alla dipendenza da forme razionali di conoscenza associate all'uno o all'altro tipo di prova logica.

La cosa più importante è l'intuizione artistica nella creatività. Ciò è particolarmente evidente nella fase iniziale processo creativo, cosiddetto "situazione problematica" Il fatto che il risultato della creatività debbano essere forze originali personalità creativa già in una fase molto iniziale della creatività, cercare una soluzione mai incontrata prima. Implica una revisione radicale dei concetti consolidati, degli schemi mentali, delle idee sull'uomo, sullo spazio e sul tempo. La conoscenza intuitiva, come nuova conoscenza, di solito esiste sotto forma di un'ipotesi inaspettata, un diagramma simbolico, in cui i contorni del lavoro futuro sono solo indovinati. Tuttavia, come ammettono molti artisti, questo tipo di intuizione costituisce la base dell’intero processo creativo.

Estetico e soprattutto percezione artistica includono anche elementi di intuizione artistica. Non solo la creazione di un'immagine artistica da parte del creatore d'arte, ma anche la percezione immaginario artistico il lettore, lo spettatore, l'ascoltatore è associato a un certo stato d'animo percettivo valore artistico, che è nascosto all'osservazione superficiale. In questo caso, l'intuizione artistica diventa il mezzo attraverso il quale il percettore penetra nell'area del significato artistico. Inoltre, l'intuizione artistica garantisce l'atto di co-creazione dell'opera d'arte percepente e del suo creatore.

Fino ad ora, gran parte del funzionamento del meccanismo intuitivo sembra misterioso e causa grandi difficoltà nel suo studio. A volte, su questa base, l'intuizione artistica viene attribuita al regno del misticismo e identificata con una delle forme di irrazionalismo in estetica. Tuttavia, l'esperienza di molti artisti brillanti testimonia che grazie all'intuizione artistica è possibile creare opere che riflettono profondamente e veritieramente la realtà. Se l'artista non si discosta dai principi del realismo nel suo lavoro, allora l'intuizione artistica, che utilizza attivamente, può essere considerata come uno speciale rimedio efficace conoscenza che non contraddice i criteri di verità e oggettività.

INTRIGO(dal latino intricare - confondere) - una tecnica artistica utilizzata per costruire una trama e una trama in vari generi di narrativa, cinema, arti teatrali(svolti d'azione confusi e inaspettati, intrecci e scontri di interessi dei personaggi raffigurati). L'idea dell'importanza di introdurre intrighi nello svolgersi dell'azione rappresentata opera drammatica, fu espresso per la prima volta da Aristotele: “La cosa più importante con cui la tragedia affascina l'anima è l'essenza della trama: colpi di scena e riconoscimento.

L'intrigo conferisce all'azione in corso un carattere teso ed emozionante. Con il suo aiuto, il trasferimento di relazioni complesse e conflittuali (vedi) tra le persone nella loro vita privata e vita sociale. La tecnica dell'intrigo è solitamente ampiamente utilizzata nelle opere del genere dell'avventura. Tuttavia, questo viene utilizzato anche dagli scrittori classici di altri generi, come risulta chiaramente da patrimonio creativo grandi scrittori realisti: Pushkin, Lermontov, Dostoevskij, L. Tolstoj e altri Spesso l'intrigo è solo un mezzo di intrattenimento esterno. Questo è tipico dell'arte borghese, puramente commerciale, progettata per il cattivo gusto filisteo. La tendenza opposta dell'arte borghese è il desiderio di assenza di trama, quando l'intrigo scompare come espediente artistico.

ANTITESI(Antitesi greca - opposizione) - una figura stilistica di contrasto, un modo di organizzare il discorso sia artistico che non artistico, che si basa sull'uso di parole con significati opposti (contrari).
L'antitesi come figura di opposizione nel sistema delle figure retoriche è nota fin dall'antichità. Quindi, per Aristotele, l'antitesi è un certo "modo di presentare" il pensiero, un mezzo per creare un periodo speciale - "opposto".

Nel discorso artistico l'antitesi ha proprietà speciali: diventa un elemento sistema artistico, serve come mezzo per creare un'immagine artistica. Pertanto, l'antitesi è chiamata l'opposto non solo delle parole, ma anche delle immagini di un'opera d'arte.

Come figura di opposizione, l'antitesi può essere espressa sia da antonimi assoluti che contestuali.

E la casa luminosa è allarmante
Sono rimasto solo con l'oscurità,
L'impossibile era possibile
Ma il possibile era un sogno.
(A. Blok)

ALLEGORIA(Allegoria greca - allegoria) una delle tecniche artistiche allegoriche, il cui significato è che un pensiero astratto o un fenomeno della realtà appare in un'opera d'arte sotto forma di un'immagine concreta.

Per sua natura, un'allegoria è divisa in due parti.

Da un lato si tratta di un concetto o fenomeno (astuzia, saggezza, bontà, natura, estate, ecc.), dall'altro un oggetto concreto, un'immagine della vita, che illustra un pensiero astratto, rendendolo visivo. Tuttavia, di per sé, questa immagine della vita gioca solo un ruolo di servizio: illustra, decora l'idea e quindi è priva di "qualsiasi individualità definita" (Hegel), per cui l'idea può essere espressa da un'intera serie di “illustrazioni pittoriche” (A.F. Losev).

Tuttavia, la connessione tra i due piani dell'allegoria non è arbitraria, si basa sul fatto che il generale esiste e si manifesta solo in un oggetto individuale specifico, le cui proprietà e funzioni servono come mezzo per creare l'allegoria. Si possono citare come esempio le allegorie “Fertilità” di V. Mukhina o “Colomba” di Picasso - un'allegoria del mondo.

A volte un'idea esiste non solo come piano allegorico di un'allegoria, ma è espressa direttamente (ad esempio, sotto forma di una favola “morale”). In questa forma, l'allegoria è particolarmente caratteristica delle opere d'arte che perseguono obiettivi morali e didattici.