Modernismo nella letteratura russa del XX secolo. Modernismo nella letteratura del XX secolo. Modernismo (dal francese moderne-modern) è un termine che si riferisce ai movimenti letterari del XX secolo che ne utilizzavano di nuovi. Fine del XIX - XX secolo. è stato caratterizzato da crisi in tutto

Il Novecento è entrato nella storia della cultura come un secolo di esperimenti, che poi sono diventati spesso la normalità. Questo è il momento della comparsa di varie dichiarazioni, manifesti e scuole, spesso invadendo tradizioni secolari e canoni incrollabili. Ad esempio, è stata criticata l'inevitabilità dell'imitazione del bello, di cui ha scritto Lessing nella famosa opera Laocoonte, o sui limiti della pittura e della poesia. Il punto di partenza dell'estetica era il brutto.

Il termine modernismo compare alla fine del secolo ed è assegnato, di regola, a fenomeni non realistici nell'arte che seguono la decadenza. Tuttavia, la ricerca del modernismo è preceduta sia dalla precisione che dal manierismo, dagli affreschi surrealisti di Hieronymus Bosch, dai Fiori del male di Charles Baudelaire e dal programma di "arte pura".

Il modernismo come fenomeno filosofico ed estetico ha le seguenti fasi: avanguardismo (tra le due guerre), neoavanguardia (anni '50-'60), che è piuttosto controverso, ma ha ragione, postmodernismo (anni '70-'80)

Il modernismo continua la tendenza irrealistica nella letteratura del passato e si sposta nella seconda metà del ventesimo secolo.

Il modernismo è sia un metodo creativo che un sistema estetico, che si riflette nell'attività letteraria di un certo numero di scuole, spesso molto diverse nei loro programmi. Tratti comuni: perdita di un punto d'appoggio, rottura sia con il positivismo del secolo che con la tradizionale visione del mondo dell'Europa cristiana, soggettivismo, deformazione del mondo o di un testo letterario, perdita di un modello olistico del mondo, creazione di un modello di il mondo ogni volta di nuovo a discrezione dell'artista, formalismo.

È alla fine del le tendenze formaliste compaiono nella letteratura e nell'arte - formalismo, naturalismo . I naturalisti basano la filosofia del positivismo, che rifiuta di generalizzare la conoscenza, stabilire le leggi della realtà e si pone il compito solo di descrivere la realtà.

Devastazione del dopoguerra, e poi un periodo di stabilizzazione negli anni '20. divenne il terreno sociale su cui crescere arte modernista 20-30 anni Il crollo delle basi abituali della vita nel primo guerra mondiale comportava il desiderio di rinnovare, rifare la vecchia arte, perché non poteva più soddisfare le esigenze della società. È così che nasce la tendenza formalista nella letteratura e nell'arte: Futurismo, Dadaismo e Surrealismo, ecc. Nascono da un terreno sociale comune, riflettendo oggettivamente la confusione di una persona che è stata messa fuori combattimento dagli eventi del Prima guerra mondiale. Ha smesso di capire il mondo, prima così stabile e spiegabile. Alcune forze sconosciute lo hanno gettato nella sanguinosa discarica dei popoli, nel ribollente vortice degli eventi. Uscì da questo massacro sopravvissuto, ma confuso; è riuscito a odiare queste forze, non rendendosi conto che sono governate da leggi oggettive. Si è solo reso conto che tutto nel mondo non è stabile.

Di fronte a un pericolo sconosciuto, molti hanno una sensazione di incertezza e, allo stesso tempo, un desiderio di ribellarsi, di lanciare una protesta in faccia alla società.

Tutte queste direzioni dell'inizio del XX secolo, in cui le caratteristiche di un profondo crisi spirituale e declino, lo spirito del dubbio, il nichilismo, lo sconforto, a partire da quelli sorti nel XIX secolo impressionismo e simbolismo, agire sotto la bandiera dell'innovazione, che esprime nel modo più completo lo spirito più intimo della nuova era.

Le critiche, sostenendo le pretese di novità, iniziarono a chiamare queste tendenze del 20 ° secolo. modernismo. Durante la prima guerra mondiale, le correnti moderniste ( cubismo, suprematismo, surrealismo) v grandi quantità appaiono nella letteratura e nell'arte. Modernismo come movimento letterario, che ha travolto l'Europa all'inizio del secolo, ha avuto le seguenti varietà nazionali: surrealismo francese e ceco, futurismo italiano e russo, Imagismo inglese e scuola del "flusso di coscienza", espressionismo tedesco, primitivismo svedese, ecc.

Di norma, tutti i movimenti modernisti proclamavano "l'arte per l'arte", rifiutando l'ideologia e il realismo.

Il metodo della loro creatività - formalismo: invece delle immagini del mondo oggettivo, sorgono associazioni soggettive, il gioco degli impulsi subconsci.

Durante il periodo di stabilizzazione, ampi settori dell'intellighenzia trovano soddisfazione nel rilancio delle teorie filosofiche. idealismo soggettivo. Sono stanchi della ragione e del rozzo realismo, sono colpiti dalla dottrina degli impulsi subconsci dell'uomo, di un mondo che non è controllato dalla mente. Anelano alla completa libertà individuale.

È così che diventano di moda. Teorie bergsoniane e freudiane.

Lo psichiatra austriaco Sigmund Freud, sulla base della sua pluriennale esperienza, crea la teoria della psicoanalisi, che ha avuto un impatto significativo sul concetto di personalità nella letteratura del XX secolo. Freud ha trasformato la teoria della psicoanalisi da un metodo per trattare le nevrosi in un metodo universale per comprendere la personalità umana a un livello profondo. Ma il filosofo Freud è un coerente idealista soggettivo. Afferma che le forze oscure dell'istinto sono alla base delle azioni umane. Freud ha contrapposto l'uomo razionale all'uomo istintivo e inconscio.

Passando all'analisi delle esperienze mentali umane, Freud considera il compito principale penetrare nel mondo del subconscio e nel mondo degli istinti, poiché è convinto che solo lo studio di questi principi dell'esistenza umana possa spiegare il comportamento umano.

Studiando tutti i tipi di deviazioni nella psiche in clinica, Freud è giunto alla conclusione che "la coscienza non è padrona a casa sua", che molto spesso è assente, e l'"io" umano cerca di evitare guai e divertirsi. Allo stesso tempo, Freud afferma che l'inizio dominante di tutte le azioni umane è il suo subconscio, dove attribuisce paura, fame, cioè Freud cerca di spiegare le categorie del subconscio fenomeni sociali, negando l'influenza cause sociali sul comportamento umano e sulla psiche. Freud ha studiato i meccanismi del comportamento patologico delle persone, ha studiato i lapsus, i lapsus, i sogni, dimostrando che i disturbi mentali differiscono dalla salute mentale non qualitativamente, ma quantitativamente. Freud ha espresso l'idea di una missione speciale dell'arte: occupando uno stadio intermedio tra salute e nevrosi, l'arte, secondo Freud, svolge una funzione psicoterapeutica, compensando nell'attività spirituale e artistica ciò che è irraggiungibile nella realtà.

Il modernismo ha preso la psicoanalisi e la libera associazione di Freud come un modo per esplorare l'inconscio, ha preso il concetto di un creatore autonomo che è l'ultima risorsa.

Nella letteratura realistica, l'influenza delle idee di Freud è facile da vedere nell'attenzione all'ambivalenza (antagonismo) dei sentimenti come fenomeno della vita mentale (amore - odio, attrazione - repulsione, amicizia - invidia), nella riabilitazione della sessualità, che, grazie alla psicoanalisi, è entrato in paradigma culturale secolo, in una maggiore attenzione all'istinto e al subconscio nel comportamento umano.

Lo studente e seguace di Freud, lo psicologo e psichiatra svizzero Carl Gustav Jung (1875-1961), introdusse il concetto di archetipo, uno stereotipo stabile e quasi immutato del comportamento umano. Si rivela a livello subconscio, nello strato psichico dove sono conservati miti antichi arcaici, frammenti di riti magici primitivi, immagini artistiche e paure ataviche. Ampiamente incluso in cultura artistica secolo, il concetto di inconscio introdotto da Jung, che ha assorbito l'esperienza delle generazioni precedenti, l'esperienza con cui una persona nasce ed esiste, anche senza saperlo. L'inconscio collettivo appare sotto forma di simboli e archetipi come linguaggio universale, cifra e codice per l'intera storia della cultura umana.

Produttiva per la narrativa fu anche l'idea di una maschera proposta da Jung, che continuava le idee dello psicologo americano William James (1842-1910), il quale riteneva che nella mente persona normale ci possono essere diverse ipotesi che in pratica una persona abbia tante personalità sociali diverse quante vari gruppi persone la cui opinione apprezza.

La filosofia dell'intuizionismo del filosofo idealista francese Henri Bergson si fonde con la teoria di Freud.

Lo insegna Henri Bergson, che pubblicò la sua opera già nel XIX secolo vita umana non è la coscienza oggettiva, ma il subconscio, che può essere afferrato solo intuitivamente. Il flusso di coscienza, in cui scorrono come ruscelli varie associazioni e ricordi involontari, realizzati solo gradualmente - questo, secondo Bergson, dovrebbe essere oggetto di studio sia per il filosofo che per lo scienziato. Solo l'intuizione può rendere possibile la conoscenza diretta della verità, e questa cognizione avviene al di fuori del processo di percezione sensoriale e razionale dell'ambiente circostante. L'insegnamento di Bergson nasce dalla sfiducia dell'intelletto, che ha un valore puramente valore pratico. L'intelletto non può spiegare i processi profondi della psiche, solo l'intuizione è capace di questo. Anche il linguaggio, secondo Bergson, non è in grado di esprimere tutte le sfumature delle esperienze interiori; in letteratura l'analisi della realtà è sostituita da una descrizione artistica degli stati mentali.

La scuola letteraria era ampiamente diffusa, basata sulla teoria di Z. Freud, che attirava scrittori con ampie possibilità di rivelare la psiche umana.

La "psicoanalisi" di Freud divenne la base per l'immagine di una persona nelle opere di M. Proust, André Gide, nei drammi di T. Williams.

Le idee del modernismo nel lavoro di singoli artisti e scuole, in ogni opera specifica, spesso ricevono un'interpretazione diversa. Il modernismo può essere decisivo nell'opera dello scrittore nel suo insieme (F, Kafka, D. Joyce) o può essere sentito come una delle tecniche che ha un impatto significativo sullo stile dell'artista (M. Proust, W. Wolfe ). Il modernismo ha contribuito ad attirare l'attenzione sull'unicità del mondo interiore di una persona, a scatenare l'immaginazione del creatore come fenomeno del mondo reale che circonda una persona. L'artista non è meno importante di ciò che ritrae, diceva Picasso, a cui piaceva ripetere che sapeva che aspetto avevano le mele, e in un quadro di Cézanne gli interessava qualcos'altro.

Nella letteratura inglese nel campo del romanzo modernista, le figure più caratteristiche sono James Joyce, Aldous Huxley e rappresentanti della scuola psicologica Virginia Woolf, May Sinclair, Dorothy Richardson.

Il nome dello scrittore anglo-irlandese James Joyce è associato alla scuola del "flusso di coscienza". Il "flusso di coscienza" come tecnica di scrittura è un monologo interiore illogico che riproduce il caos dei pensieri e delle esperienze, i più piccoli movimenti della coscienza. Questo è un libero flusso associativo di pensieri nella sequenza in cui sorgono, si interrompono a vicenda e sono affollati da cumuli illogici. Per la prima volta questo termine - "flusso di coscienza" - è apparso nelle opere di William James, dove ha sviluppato l'idea che la coscienza "non è una catena in cui tutti i collegamenti sono collegati in serie, ma un fiume".

Il romanzo di Joyce Ulisse è stato salutato come l'apice dell'arte narrativa. Si tratta di un'opera monumentale in cui l'autore cerca di penetrare nel subconscio dei suoi personaggi, per ripristinare il flusso dei loro pensieri, sentimenti, associazioni. Il mondo antico di Ulisse e dei suoi vagabondaggi è tradotto da Joyce nella storia del borghese di Dublino Bloom, che vaga per Dublino per un giorno, sua moglie Marion e l'irrequieto artista Daedalus (Dedalus). Ulisse contiene 18 episodi simili all'Odissea di Omero. Il romanzo è stato chiamato l'opera più grande dei nostri giorni”, “un'opera magnifica, fantastica, unica nel suo genere, un eroico esperimento di un genio eccentrico” (S. Zweig), “un'espressione dell'inconscio collettivo” e l'insensatezza dell'epoca (K . Jung), “giocare con il linguaggio nello spirito della pop art ( H. Kenner), "il vangelo dell'estetica modernista" (E. Genieva). Nella vasta distesa del romanzo, 1500 pagine, viene narrato un solo giorno, il 16 giugno 1904, tipico dei personaggi: l'insegnante di storia, l'intellettuale Stephen Dedalus, Leopold Bloom, un ebreo battezzato, un agente pubblicitario, e sua moglie, la cantante Marion (Molly). Esplorando i labirinti delle menti dei suoi personaggi, Joyce espone i suoi personaggi quasi a immagini a raggi X attraverso varie modifiche del flusso di coscienza.

Joyce descrive in modo molto dettagliato cosa hanno fatto i personaggi, cosa hanno pensato, trasmette il flusso della loro coscienza, il loro monologhi interiori, cerca di rintracciare gli impulsi che li guidano, indipendentemente dalla coscienza, cerca di rivelare la complessità dei complessi erotici insiti in ciascuno degli eroi. Decine di pagine riproducono il treno irregolare dei pensieri di Bloom, Marion e Dedalus. Joyce rifiuta i segni di punteggiatura, a volte non usa lettere maiuscole, usa tecniche di registrazione del suono. A volte trasmettendo la frammentarietà e la vaghezza dei pensieri di Bloom, Joyce taglia semplicemente frasi e parole, lasciando che il lettore pensi da solo.

“... le calze si arricciano alle caviglie. Non lo sopporto, è così insapore. Questi scrittori sono tutti tra le nuvole. Nebbioso, assonnato, simbolico. Esteti, ecco chi sono. Non sarei sorpreso se si scoprisse che un tale cibo produce proprio questi pensieri nel cervello, quelli poetici. Prendi qualcuno di questi poliziotti sudati stufato con le sue magliette, non puoi spremergli un verso di poesia. Non sanno nemmeno cosa sia la poesia. Hai bisogno di uno stato d'animo speciale.

Gabbiano nebbioso, agitando le ali,

Con un grido penetrante, vola sulle onde ...

… O fare un salto dal vecchio Harris e chiacchierare con il giovane Sinclair? Una persona istruita. Dovrebbe fare colazione. Devo far riparare il mio vecchio binocolo. Lenti hertziane, sei ghinee. I tedeschi strisciano ovunque. Vendere a buon mercato solo per conquistare il mercato. In perdita. Puoi acquistarlo occasionalmente presso l'ufficio oggetti smarriti della stazione. È incredibile quello che le persone non dimenticano nei treni e nei guardaroba. E a cosa stanno pensando? Anche le donne. Incredibile... c'è un piccolo orologio sul tetto della banca, puoi controllare il binocolo sopra. Questo passaggio è molto caratteristico dello stile di Joyce e allo stesso tempo è uno dei passaggi più accessibili del romanzo.

Il romanzo utilizza la mitologia greca, ma il romanzo stesso è anche un mito, moderno e antico. Il simbolismo principale del romanzo è l'incontro di padre e figlio, Ulisse e Telemaco (Bloom conduce a se stesso un Dedalo ubriaco, salvandolo dalla polizia, e immagina che questo sia suo figlio morto Rudy). La scena del romanzo, Dublino, riprodotta sulle pagine del romanzo con straordinaria completezza, diventa anche una sorta di simbolo: schemi, piante di quartieri, strade, case. Il romanzo contiene molti materiali inseriti: resoconti di giornali, dati autobiografici, citazioni da trattati scientifici, opere storiche e manifesti politici.

Virginia Woolf (1882-1941) è stata riconosciuta come capo della "scuola psicologica", che nel suo lavoro ha dimostrato la diversità delle possibilità del romanzo psicologico. I rappresentanti della "scuola psicologica" consideravano lo studio il compito principale della loro arte vita psicologica la persona che hanno isolato dall'ambiente sociale. Il mondo li interessava solo nella misura in cui si rifletteva nelle menti dei personaggi.

Tutto Romanzi di Wolfe- questa è una sorta di viaggio nel profondo di una personalità che il lettore può accettare o meno, ma che non ha il diritto di dettare. Wulf ha cercato molto, essere audace sperimentatore, nuovi modi nell'arte, cercando la massima profondità analisi psicologica, per rivelare le sconfinate profondità del principio spirituale nell'uomo. Da qui la forma libera di dialoghi e monologhi, il modo impressionistico di descrivere la situazione e il paesaggio, la composizione originale dei romanzi, che si basa sulla riproduzione del flusso di sentimenti, esperienze, emozioni dei personaggi, e non sulla trasmissione di eventi.

Discutendo con i realisti che seguivano il tipico o il generale, Woolf ha sollecitato la necessità di prestare attenzione a ciò che è considerato piccolo - al mondo dell'anima. Tutti i suoi romanzi parlano di questo vita interiore in cui trova più senso che nei processi sociali. Ha spiegato le caratteristiche del mondo interiore di una persona dalle qualità eterne della natura umana, ma ha simpatizzato con le persone. Percepiva la vita come un bizzarro, ma naturale intreccio di luce e oscurità, bene e male, bellezza e bruttezza, giovinezza e vecchiaia, fioritura e appassimento.

I suoi romanzi più famosi sono Jacob's Room (1922), Mrs. Dalloway (1925), To the Lighthouse (1927) e The Waves (1931).

Il modernismo come tendenza artistica è caratterizzato dal soggettivismo e da una visione generalmente pessimistica del progresso e della storia, un atteggiamento extra-sociale nei confronti di una persona, una violazione del concetto olistico dell'individuo, l'armonia della vita esterna e interna, sociale e biologica in Esso. In termini di visione del mondo, il modernismo discuteva con l'immagine apologetica del mondo, era antiborghese; allo stesso tempo, era chiaramente allarmato dalla disumanità dell'attività pratica rivoluzionaria.

Il modernismo difendeva la personalità, ne proclamava l'autosufficienza e la sovranità, la natura immanente dell'arte.

Il confine tra modernismo e realismo in un certo numero di esempi concreti dal lavoro di autori moderni è piuttosto problematico, perché, secondo l'osservazione del critico letterario di Kiev D. Zatonsky, "il modernismo ... non si presenta in una forma chimicamente pura". È parte integrante del panorama artistico del Novecento.

I più si sono dichiarati in linea con il modernismo degli anni 20-30, scuole come il dadaismo, il surrealismo e l'espressionismo. Parleremo di loro.

Le controversie con i realisti, almeno quelle teoriche, possono essere considerate fondamentali per il modernismo come metodo. La critica letteraria marxista (P. Lafargue, G. Plekhanov) dalla fine del secolo scorso ha assunto una posizione negativa nei confronti del modernismo, vedendo in esso una manifestazione della crisi e della disintegrazione della cultura borghese. Allo stesso tempo, gli artisti d'avanguardia furono inizialmente esposti nella Russia sovietica, furono tradotti poeti e scrittori di prosa, lontani dall'estetica realistica, come J. Cocteau, J. Joyce, M. Proust, in quegli anni si poteva leggere Freud e Nietzsche. La svolta verso la dittatura e il totalitarismo, con il suo atteggiamento sospettoso nei confronti dell'individuo, ha condannato l'arte a decenni di mancanza di libertà.

Qual è la caratteristica dell'avanguardia come stadio del modernismo? Avanguardismo (avanguardia francese - distacco avanzato) è un termine che ha un campo semantico più ampio nella scienza straniera, spesso fungendo da sinonimo di modernismo nella nostra comprensione. Anche i contorni dell'avanguardia sono sfuggenti, unendo storicamente varie tendenze: dal simbolismo e cubismo al surrealismo e alla pop art; sono caratterizzati da un'atmosfera psicologica di ribellione, un senso di vuoto e solitudine, un orientamento al futuro, che non sempre si presenta chiaramente.

È significativo che l'arte d'avanguardia, in rapido sviluppo negli anni 10-20, si sia arricchita di un'idea rivoluzionaria (a volte solo condizionatamente simbolica, come gli espressionisti, che hanno scritto della rivoluzione nella sfera dello spirito , cioè in generale). Ciò ha dato ottimismo all'avanguardia, dipingendo le sue tele di rosso, e ha attratto artisti dalla mentalità rivoluzionaria, che vedevano nell'avanguardia un esempio di protesta antiborghese (Brecht, Aragon, Eluard).

Il XX secolo è stato il secolo della distruzione del vecchio mondo e della sua arte. La ribellione si è dissolta in tutto: la parola "selvaggio" non è apparsa casualmente come nome del teatro in cui Brecht ha eseguito canzoni, come parte integrante e concetto della scuola di pittura (fauvismo). L'arte d'avanguardia ricorreva alla mascherata e alla caricatura. rottura forme tradizionaliè stato accompagnato dal revival di nuovi generi - circo, music hall, pantomima, negro jazz - la semplificazione delle forme. La raffinatezza dei colori degli impressionisti non corrispondeva allo spirito del tempo: nei dipinti dei loro "eredi" - gli espressionisti, "grido" e disarmonia si stabilirono.

Esteriormente, sembrava che l'avanguardia rifiutasse le tradizioni, ma la sua protesta era principalmente diretta contro i canoni, le forme stabilite. Parlando del desiderio dell'arte di uscire dai confini dello spazio tridimensionale, Cocteau ha paragonato Picasso a un detenuto in fuga, che si precipita verso la libertà oltre il proprio "io".

Le avanguardie partivano dal fatto che l'arte non deve essere riconoscibile e piace a prima vista. Si sono rifiutati di ingannare il pubblico e hanno chiesto la conoscenza del mondo, che è più difficile del riconoscimento del familiare. È vero, anche Aristotele ha notato che il pubblico prova gioia quando vede qualcosa che gli è familiare.

L'avanguardia non si limita a cancellare la realtà, ma si muove verso la propria realtà, basandosi sulle leggi immanenti dell'arte. L'avanguardia rifiutava le forme stereotipate della coscienza di massa, non accettava la guerra, la follia della tecnocrazia, la schiavitù dell'uomo.

In generale, l'avanguardia apolitica era accomunata dall'idea di libertà, sebbene i surrealisti considerassero la rivoluzione russa una "crisi ministeriale". L'avanguardia ha opposto ribellione, caos e deformazione alla mediocrità e all'ordine borghese, alla logica canonizzata dei realisti, alla moralità dei filistei: libertà di sentimenti e immaginazione illimitata.

In anticipo sui tempi, le avanguardie aggiornano l'arte del Novecento, introducono temi urbani e nuove tecniche, nuovi principi compositivi e varie stili funzionali discorsi, grafica (rifiuto di punteggiatura, ideogrammi), verso libero e sue varianti, aggiornata la versione europea.

Nella critica letteraria, è consuetudine chiamare modernista, prima di tutto, tre movimenti letterari che si sono dichiarati nel periodo dal 1890 al 1917. Questi sono simbolismo, acmeismo e futurismo, che hanno costituito la base del modernismo come movimento letterario. Alla sua periferia sorsero altri fenomeni della “nuova” letteratura, non così esteticamente distinti e meno significativi.

Simbolismo - il primo e il più grande dei movimenti modernisti sorti in Russia. L'inizio dell'autodeterminazione teorica del simbolismo russo fu posto da D. S. Merezhkovsky, che nel 1892 tenne una conferenza "Sulle cause del declino e sulle nuove tendenze nella letteratura russa moderna". Il titolo della conferenza, pubblicato nel 1893, conteneva già una valutazione inequivocabile dello stato della letteratura, la cui speranza di rinascita l'autore riponeva nelle "nuove tendenze". La nuova generazione di scrittori, secondo lui, aveva "un enorme lavoro di transizione e di preparazione da svolgere". Merezhkovsky ha definito gli elementi principali di questo lavoro "contenuto mistico, simboli ed espansione dell'impressionabilità artistica". Il posto centrale in questa triade di concetti è stato dato al simbolo.

Già nel marzo 1894 fu pubblicata a Mosca una piccola raccolta di poesie con il nome del programma "Simbolisti russi", e presto apparvero i due numeri successivi con lo stesso nome. Successivamente si è scoperto che l'autore della maggior parte delle poesie di queste tre raccolte era il poeta novizio Valery Bryusov, che ha fatto ricorso a diversi pseudonimi per dare l'impressione dell'esistenza di un intero movimento poetico. La bufala ebbe successo: le raccolte "Simbolisti russi" divennero fari estetici, la cui luce attirò nuovi poeti, diversi per talento e aspirazioni creative, ma uniti nel rifiuto dell'utilitarismo nell'arte e nel desiderio di rinnovamento della poesia.

Sociale e temi civici, importanti per il realismo, furono sostituiti dai primi simbolisti con dichiarazioni della relatività di tutti i valori e l'affermazione dell'individualismo come unico rifugio dell'artista. V. Bryusov, che divenne il leader del simbolismo, scrisse in modo particolarmente assertivo sui diritti assoluti dell'individuo:

Non conosco altri impegni
Oltre alla fede vergine in te stesso.

Tuttavia, fin dall'inizio della sua esistenza, il simbolismo si è rivelato una tendenza eterogenea: diversi gruppi indipendenti hanno preso forma nelle sue profondità. In base al tempo di formazione e in base alle peculiarità della posizione della visione del mondo, è consuetudine distinguere due gruppi principali di poeti nel simbolismo russo. Gli aderenti al primo gruppo, che fecero il loro debutto nel 1890, sono chiamati "simbolisti anziani" (V. Bryusov, K. Balmont, D. Merezhkovsky, Z. Gippius, F. Sologub e altri). Nel 1900, nuove forze si riversarono nel simbolismo, aggiornando in modo significativo l'aspetto della corrente (A. Blok, A. Bely, Vyach. Ivanov e altri). La designazione accettata per la "seconda ondata" del simbolismo è "giovane simbolismo". I simbolisti "anziani" e "più giovani" erano separati non tanto dall'età, ma dalla differenza di atteggiamenti e direzione della creatività (Vyach. Ivanov, ad esempio, è più vecchio di V. Bryusov in età, ma si è mostrato come un simbolista della seconda generazione).

Nella vita organizzativa ed editoriale del movimento simbolista era importante l'esistenza di due poli geografici: i simbolisti pietroburghesi e moscoviti su diversi stadi I movimenti non solo hanno collaborato, ma sono anche entrati in conflitto tra loro. Ad esempio, il raggruppamento di Mosca del 1890, che si sviluppò intorno

V. Bryusova, ha limitato i compiti della nuova tendenza al quadro della letteratura stessa: il principio fondamentale della loro estetica è "l'arte per l'arte". Al contrario, i simbolisti anziani di San Pietroburgo con D. Merezhkovsky e Z. Gippius in testa hanno difeso la priorità delle ricerche religiose e filosofiche nel simbolismo, considerandosi veri "simbolisti" e i loro oppositori - "decadenti".

Le controversie sul "simbolismo" e sul "decadentismo" sono iniziate proprio dalla nascita di una nuova tendenza. Nella mente della maggior parte dei lettori dell'epoca, queste due parole erano quasi sinonimi e in epoca sovietica il termine "decadente" iniziò ad essere usato come designazione generica per tutti i movimenti modernisti. Nel frattempo, "decadentismo" e "simbolismo" erano correlati nelle menti dei nuovi poeti non come concetti omogenei, ma quasi come contrari.

La decadenza, o decadenza (declino francese), è una certa mentalità, un tipo di crisi di coscienza, che si esprime in un sentimento di disperazione, impotenza, stanchezza mentale. È associato al rifiuto del mondo circostante, al pessimismo, alla sofisticata raffinatezza, alla consapevolezza di se stessi come portatori di una cultura alta ma morente. Nelle opere di umore decadente, l'estinzione, la rottura con la moralità tradizionale e la volontà di morire sono spesso estetizzate. In un modo o nell'altro, gli stati d'animo decadenti hanno influenzato quasi tutti i simbolisti. Le visioni del mondo decadenti erano caratteristiche in una fase o nell'altra della creatività e 3. Gippius, K. Balmont, V. Bryusov, A. Blok, A. Bely e F. Sologub erano i decadenti più coerenti.

Allo stesso tempo, la visione del mondo simbolista non era affatto ridotta a stati d'animo di declino e distruzione. La filosofia e l'estetica del simbolismo hanno preso forma sotto l'influenza di vari insegnamenti: dall'antico filosofo Platone ai moderni sistemi filosofici simbolisti di V. Solovyov, F. Nietzsche, A. Bergson.

L'idea tradizionale di conoscere il mondo nell'arte è stata opposta dai simbolisti all'idea di costruire il mondo nel processo di creatività. La creatività, credevano, è superiore alla conoscenza. Questa convinzione li ha portati ad una discussione dettagliata degli aspetti teorici della creazione artistica.

Per V. Bryusov, ad esempio, l'arte è "comprensione del mondo in altri modi non razionali". Dopotutto, solo i fenomeni che sono soggetti alla legge della causalità lineare possono essere razionalmente compresi, e tale causalità opera solo nelle forme di vita inferiori. Realtà empirica, vita - in ultima analisi, il mondo delle apparenze, dei fantasmi. Le sfere superiori della vita (l'area delle "idee assolute" nei termini di Platone - o "l'anima del mondo", secondo Vl. Solovyov) non sono soggette alla conoscenza razionale. È l'arte che ha la capacità di penetrare in queste sfere: è in grado di catturare momenti di intuizione ispirata, di catturare gli impulsi della realtà superiore. Pertanto, la creatività nella comprensione dei simbolisti è una contemplazione subconscia-intuitiva di significati segreti, accessibile solo all'artista-creatore.

Inoltre, è impossibile trasmettere razionalmente i "segreti" contemplati. Secondo il più grande teorico tra i simbolisti, Vyach. Ivanov, la poesia è "la crittografia dell'inesprimibile". L'artista ha bisogno non solo di una sensibilità super razionale, ma della migliore padronanza dell'arte dell'allusione: il valore del discorso poetico sta nell '"understatement", "occultamento del significato". Il mezzo principale per trasmettere significati segreti contemplati doveva essere un simbolo.

Il simbolo è la categoria estetica centrale della nuova tendenza. Non è facile capirlo correttamente. Un malinteso comune su un simbolo è che sia percepito come un'allegoria quando si dice una cosa e si intende qualcos'altro. In questa interpretazione, la catena di simboli è una sorta di insieme di geroglifici, un sistema di crittografia dei messaggi per "iniziati". Si presume che il significato letterale e oggettivo dell'immagine di per sé sia ​​indifferente, non contenga alcuna informazione artistica importante, ma serva solo come involucro condizionale per il significato ultraterreno. In una parola, il simbolo risulta essere una delle varietà di tropi.

Nel frattempo, gli stessi simbolisti credevano che il simbolo si opponesse fondamentalmente ai tropi, perché privo della loro qualità principale: la "portabilità del significato". Quando è necessario risolvere il "mistero" dato dall'artista, si tratta di una falsa immagine simbolica. L'esempio più semplice di falsa immagine simbolica è un'allegoria. In allegoria, lo strato soggettivo dell'immagine gioca davvero un ruolo subordinato, funge da illustrazione o personificazione di una certa idea o qualità. L'immagine allegorica è una specie di maschera geniale dietro la quale si indovina l'essenza.

L'allegoria è facilmente decifrata dal lettore "perspicace": non gli sarà difficile indovinare chi o cosa si nasconde, ad esempio, dietro le immagini delle favole di I. Krylov o delle "canzoni" romantiche di M. Gorky. Uno dei critici dell'inizio del secolo è stato troppo esigente, notando ironicamente quanto fosse impreciso l'autore del "Canto della procellaria" nel collocare i pinguini, gli abitanti dell'Antartide, sulle rive dei mari del sud. È particolarmente importante che l'allegoria presupponga una comprensione univoca.

Il simbolo, al contrario, è multivalore: contiene la prospettiva di un dispiegamento illimitato di significati. Ecco come I. Annensky, uno dei migliori poeti del simbolismo, ha scritto sull'ambiguità del simbolo: “Non ho affatto bisogno dell'obbligatorietà di una comprensione comune. Al contrario, considero il merito di un'opera teatrale (come chiamava le poesie. - Aut.), Se può essere compresa in due o più modi, oppure, avendo frainteso, sentila solo e poi finiscila mentalmente tu stesso. Vyach era d'accordo con lui. Ivanov, sostenendo che "un simbolo solo allora vero simbolo quando è inesauribile nel suo significato. "Un simbolo è una finestra sull'infinito", gli fece eco F. Sologub.

Un'altra importante differenza tra un simbolo e un tropo è il pieno significato del piano soggetto dell'immagine, la sua trama materiale. Un simbolo è un'immagine a tutti gli effetti, oltre alla potenziale inesauribilità del suo significato. La storia sulla vita della libellula e della formica (o sul comportamento di "svassi e pinguini") perderà il suo significato se il lettore non riesce a comprendere l'allegoria morale o ideologica insita nella trama. Al contrario, senza nemmeno sospettare il potenziale simbolico di questa o quella immagine-simbolo, siamo in grado di leggere il testo in cui essa ricorre (in prima lettura, di regola, non tutti i simboli sono riconosciuti nella loro qualità principale e rivelano a al lettore la profondità dei loro significati). Quindi, ad esempio, "The Stranger" di Blok può essere letto come una storia in versi su un incontro con una donna affascinante: un piano tematico immagine centrale percepito oltre alle possibilità simboliche in esso contenute.

Ma qualsiasi immagine simbolica, partendo dal suo piano letterale e oggettivo, cerca di andare oltre i propri limiti e si correla con la vita nel suo insieme. Ecco perché lo Straniero è sia l'ansia dell'autore per il destino della bellezza nel mondo della volgarità terrena, sia l'incredulità nella possibilità di una miracolosa trasformazione della vita, e un sogno di altri mondi, e una drammatica comprensione dell'inseparabilità di " sporcizia" e "purezza" in questo mondo, e una catena infinita di tutte le nuove e nuove possibilità semantiche. Infinito perché la visione simbolista è la visione del mondo intero, dell'universo.

Secondo il punto di vista dei simbolisti, il simbolo è la concentrazione dell'assoluto nell'individuo; in una forma concisa riflette la comprensione dell'unità della vita. F. Sologub riteneva che il simbolismo come movimento letterario “può essere caratterizzato nel tentativo di riflettere la vita nel suo insieme, non solo dal suo lato esterno, non dai suoi particolari fenomeni, ma in modo figurativo di simboli, per rappresentare, in sostanza , ciò che, nascondendosi dietro fenomeni casuali e disparati, forma una connessione con l'Eternità, con il processo mondiale universale.

Infine, un'altra cosa aspetto importante nella comprensione della natura del simbolismo artistico: è fondamentalmente impossibile compilare un dizionario di significati simbolici o un catalogo esaustivo simboli artistici. Il fatto è che una parola o un'immagine non nasce come simboli, ma li diventa nel contesto appropriato - un ambiente artistico specifico. Tale contesto, attivando il potenziale simbolico della parola, è creato dall'atteggiamento cosciente dell'autore nei confronti della reticenza, della vaghezza razionale dell'affermazione; enfasi sulla connessione associativa, piuttosto che logica tra le immagini, - in una parola, con l'aiuto di ciò che i simbolisti chiamavano "il potenziale musicale della parola".

La categoria della musica è la seconda più importante (dopo il simbolo) nell'estetica e nella pratica poetica del simbolismo. Questo concetto è stato utilizzato dai simbolisti in due diversi aspetti: visione del mondo e tecnica. Nel primo senso filosofico generale, la musica per loro non è una sequenza ritmicamente organizzata di suoni, ma un'energia metafisica universale, il principio fondamentale di ogni creatività.

Seguendo F. Nietzsche ei simbolisti francesi, i poeti simbolisti russi consideravano la musica la più alta forma di creatività, perché offre la massima libertà di espressione al creatore e, di conseguenza, la massima emancipazione della percezione all'ascoltatore. Hanno ereditato questa comprensione della musica da F. Nietzsche, che nella sua opera "La nascita della tragedia dallo spirito della musica" ha conferito alla parola "musica" lo status di categoria filosofica fondamentale. Contrappose il principio musicale "dionisiaco" (non razionale) dello spirito umano con il principio ordinato "apollineo". È lo spirito "dionisiaco" della musica, spontaneo e libero, secondo i simbolisti, che costituisce l'essenza della vera arte. In questo senso va intesa la parola "musica" negli inviti di A. Blok ad "ascoltare la musica della rivoluzione", nella sua metafora dell '"orchestra mondiale".

Nel secondo senso, tecnico, "musica" per i simbolisti è la trama verbale del verso, permeata di suoni e combinazioni ritmiche, in altre parole, il massimo utilizzo dei principi compositivi musicali nella poesia. Per molti simbolisti, l'appello del loro predecessore francese Paul Verlaine, "La musica prima di tutto ...", si è rivelato rilevante. Le poesie simboliste sono talvolta costruite come un flusso ammaliante di consonanze ed echi verbali e musicali. A volte, come, ad esempio, con K. Balmont, il desiderio di una scrittura musicale fluida acquisisce un carattere ipertrofico di autogol:

Il cigno nuotò via nella semioscurità,
In lontananza, sbiancando sotto la luna.
Le onde si infrangono contro il remo,
Lily accarezza l'umidità...

In un modo nuovo, sullo sfondo della tradizione, il rapporto tra il poeta e il suo pubblico è stato costruito nel simbolismo. Il poeta simbolista non si è sforzato di essere generalmente comprensibile, perché tale comprensione si basa sulla logica ordinaria. Non si rivolge a tutti, ma solo agli "iniziati", non al lettore-consumatore, ma al lettore-creatore, al lettore-coautore. La poesia avrebbe dovuto non tanto trasmettere i pensieri e i sentimenti dell'autore, ma risvegliare i propri nel lettore, aiutarlo a ascesa spirituale dal "reale" al "più reale", cioè nella comprensione indipendente della "realtà superiore". I testi simbolisti hanno risvegliato il "sesto senso" in una persona, acuito e affinato la sua percezione, sviluppato un'intuizione legata all'artistico.

Per fare ciò, i simbolisti hanno cercato di sfruttare al massimo le possibilità associative della parola, rivolgendosi ai motivi e alle immagini di culture diverse, citazioni esplicite e nascoste ampiamente utilizzate. La loro fonte preferita di reminiscenze artistiche era l'arcaico mitologico greco e romano. Fu la mitologia che divenne nel loro lavoro un arsenale di modelli psicologici e filosofici universali, convenienti sia per comprendere le caratteristiche profonde dello spirito umano in generale, sia per incarnare i problemi spirituali moderni. I simbolisti non solo hanno preso in prestito il ready-made soggetti mitologici ma ha anche creato i propri miti. In questo, i poeti vedevano un mezzo per riunire e persino fondere la vita e l'arte in una sola, per trasformare la realtà lungo i sentieri dell'arte. La creazione di miti era molto caratteristica, ad esempio, di F. Sologub, Vyach. Ivanov, A. Bely.

Il simbolismo non si limitava a compiti puramente letterari; aspirava a diventare non solo una visione del mondo universale, ma anche una forma di comportamento della vita e, come credevano i suoi sostenitori, un modo di ristrutturazione creativa dell'universo (l'ultima delle aree note dell'attività simbolista è solitamente chiamata costruzione della vita). Questa tensione del movimento letterario verso l'onnipotenza universale si è manifestata soprattutto nel 1900 nel giovane simbolismo, che rivendicava seriamente la trasformazione spirituale universale. I fatti della vita non letteraria, la storia sociale e persino i dettagli delle relazioni personali sono stati estetizzati, cioè sono stati interpretati dai simbolisti più giovani come una sorta di elementi di una grandiosa opera d'arte eseguita davanti ai loro occhi. Era importante, credevano, prendere parte attiva a questo processo cosmico di creazione. Ecco perché alcuni simbolisti sono usciti con opere politicamente taglienti, hanno reagito ai fatti di disarmonia sociale e hanno trattato le attività dei partiti politici con interesse comprensivo.

L'universalismo simbolista si è manifestato anche nell'inclusività delle ricerche creative degli artisti. L'ideale della personalità è stato concepito nel loro ambiente come "persona-artista". Non c'era un solo ambito della creatività letteraria in cui i simbolisti non dessero un contributo innovativo: aggiornarono la prosa artistica (soprattutto F. Sologub e A. Bely), elevarono l'arte a un nuovo livello traduzione letteraria, eseguito con opere drammatiche originali, si è dimostrato attivamente come critici letterari, teorici dell'arte e critici letterari. Eppure la poesia era l'ambito più organico e appropriato per i loro talenti.

Lo stile poetico dei simbolisti tende ad essere intensamente metaforico. Nella struttura figurativa delle opere non sono state utilizzate singole metafore, ma intere catene di esse, che hanno acquisito il significato di temi lirici indipendenti. La metafora dei simbolisti ha sempre gravitato verso la profondità semantica del simbolo. Passando da un ambito semantico all'altro, risultando trasversale non solo per una singola poesia, ma per l'intero ciclo poetico e anche in alcuni casi per l'intera opera del poeta, ha acquisito nuovi significati, ha acquisito un guizzo ambiguità e, di conseguenza, ha dato origine a un ampio campo di possibili associazioni.

Il simbolismo ha arricchito la cultura poetica russa con molte scoperte. I simbolisti hanno conferito alla parola poetica una mobilità e un'ambiguità precedentemente sconosciute, hanno insegnato alla poesia russa a scoprire ulteriori sfumature e sfaccettature di significato nella parola. Le loro ricerche nel campo della fonetica poetica si sono rivelate fruttuose: K. Balmont, V. Bryusov, I. Annensky, A. Blok, A. Bely erano maestri dell'assonanza espressiva e dell'allitterazione spettacolare. Le possibilità ritmiche del verso russo si espansero e la strofa divenne più diversificata. Tuttavia, il merito principale di questa tendenza letteraria non è associato alle innovazioni formali.

Il simbolismo ha cercato di creare una nuova filosofia della cultura, ha cercato, dopo un doloroso periodo di rivalutazione dei valori, di sviluppare una nuova visione del mondo universale. Superati gli estremi dell'individualismo e del soggettivismo, all'alba del XX secolo, i simbolisti sollevarono in modo nuovo la questione del ruolo sociale dell'artista, iniziarono a cercare tali forme d'arte, la cui comprensione potesse unire le persone Ancora. L'idea di "arte della cattedrale" sembrava utopica dall'esterno, ma i simbolisti non contavano sulla sua rapida attuazione pratica. Era più importante ritrovare una prospettiva positiva, ravvivare la fede nell'alto scopo dell'arte. Con manifestazioni esterne di elitarismo e formalismo, il simbolismo è riuscito in pratica a riempire di contenuto l'opera con la forma d'arte e, soprattutto, a rendere l'arte più personale. Ecco perché l'eredità del simbolismo è rimasta un vero tesoro artistico per la cultura russa contemporanea.

Acmeismo. La corrente letteraria dell'acmeismo sorse all'inizio degli anni '10 e fu geneticamente associata al simbolismo. Vicini al simbolismo all'inizio del loro percorso creativo, i giovani poeti hanno frequentato gli "ambienti Ivanovo" nel 1900 - incontri nell'appartamento di San Pietroburgo di Vyach. Ivanov, che tra loro ha ricevuto il nome di "torre". Nelle viscere del circolo nel 1906-1907 si formò gradualmente un gruppo di poeti, che inizialmente si definì un "cerchio di giovani". L'impulso per il loro riavvicinamento fu l'opposizione (ancora timida) alla pratica poetica simbolista. Da un lato, i "giovani" cercano di apprendere la tecnica poetica dai loro colleghi più anziani, ma dall'altro vorrebbero superare la speculazione e l'utopismo delle teorie simboliste.

Nel 1909, i membri del "cerchio dei giovani", in cui S. Gorodetsky si distinse per la sua attività, chiesero a Vyach. Ivanov, I. Annensky e M. Voloshin per tenere loro un corso di lezioni sulla versificazione. N. Gumilyov e A. Tolstoy si unirono alle lezioni iniziate nella "torre" di Ivanov, e presto gli studi poetici furono trasferiti alla redazione della nuova rivista modernista Apollo. Fu così fondata la "Società degli Zeloti". parola artistica” o, come iniziarono a chiamarla i poeti che studiavano la versificazione, “l'Accademia poetica”.

Nell'ottobre 1911 gli studenti della "Poetic Academy" ne fondarono una nuova associazione letteraria- "Negozio di poeti". Il nome del circolo, formato sul modello dei nomi medievali delle associazioni artigiane, indicava l'attitudine dei partecipanti alla poesia come campo di attività prettamente professionale. Il "laboratorio" era una scuola di artigianato formale, indifferente alle peculiarità della visione del mondo dei partecipanti. I leader del "Workshop" non erano più i maestri del simbolismo, ma i poeti della generazione successiva: N. Gumilyov e S. Gorodetsky. All'inizio non si identificavano con nessuna delle correnti della letteratura e non cercavano una piattaforma estetica comune.

La situazione però gradualmente mutò: nel 1912, in uno degli incontri del "Laboratorio", i suoi partecipanti decisero di annunciare l'emergere di un nuovo movimento poetico. Dei vari nomi proposti in un primo momento, ha messo radici un "acmeismo" un po 'presuntuoso (dal greco acme - il più alto grado di qualcosa, fiorente, vetta, punta). Da un'ampia gamma i partecipanti al "Workshop" si sono distinti in un gruppo di acmeisti più ristretto ed esteticamente più coeso. Prima di tutto, questi sono N. Gumilyov, A. Akhmatova, S. Gorodetsky, O. Mandelstam, M. Zenkevich e V. Harbut. Altri membri del "Workshop" (tra cui G. Adamovich, G. Ivanov, M. Lozinsky e altri), non essendo acmeisti ortodossi, costituivano la periferia della corrente.

Essendo una nuova generazione rispetto ai simbolisti, gli acmeisti avevano la stessa età dei futuristi, quindi i loro principi creativi si formarono nel corso di una delimitazione estetica da entrambi. Il primo segno della riforma estetica dell'acmeismo è considerato l'articolo di M. Kuzmin "On Beautiful Clarity", pubblicato nel 1910. Le opinioni di questo poeta della vecchia generazione, che non era un acmeista, hanno avuto un notevole impatto sul programma emergente della nuova tendenza. Articolo dichiarato principi di stile“bella chiarezza”: la logica della concezione artistica, l'armonia della composizione, la chiarezza dell'organizzazione di tutti gli elementi della forma d'arte. Kuzminskaya “bella chiarezza”, o “clarismo” (con questa parola derivata dal latino clarus (chiaro) l'autore riassumeva i suoi principi), in sostanza, invocava una maggiore normatività della creatività, riabilitava l'estetica della ragione e dell'armonia, e quindi si opponeva gli estremi del simbolismo - in particolare la sua inclusività della visione del mondo e l'assolutizzazione dei principi irrazionali della creatività.

È caratteristico, tuttavia, che gli insegnanti più autorevoli per gli acmeisti fossero poeti che hanno svolto un ruolo di primo piano nel simbolismo: M. Kuzmin, I. Annensky, A. Blok. È importante ricordarlo per non esagerare la nitidezza delle differenze tra gli acmeisti ei loro predecessori. Possiamo dire che gli acmeisti hanno ereditato le conquiste del simbolismo, neutralizzandone alcuni estremi. Nell'articolo del programma "The Legacy of Acmeism and Symbolism", N. Gumilyov ha definito il simbolismo "un degno padre", ma allo stesso tempo ha sottolineato che la nuova generazione ne aveva sviluppato uno diverso: "una visione coraggiosamente ferma e chiara della vita". .

L'acmeismo, secondo Gumilyov, è un tentativo di riscoprire il valore della vita umana, abbandonando il desiderio "impudico" del simbolista di conoscere l'inconoscibile. La realtà ha valore in sé e non ha bisogno di giustificazioni metafisiche. Pertanto, si dovrebbe smettere di flirtare con il trascendente (inconoscibile): il semplice mondo materiale deve essere riabilitato, è significativo in sé, e non solo in quanto rivela entità superiori.

Secondo i teorici dell'acmeismo, l'importanza principale nella poesia acquisisce lo sviluppo artistico del mondo terreno vario e vibrante. Sostenendo Gumilyov, S. Gorodetsky ha parlato in modo ancora più categorico: "La lotta tra acmeismo e simbolismo ... è, prima di tutto, la lotta per questo mondo, sonoro, colorato, con forme, peso e tempo ..." Dopo ogni " rifiuto, il mondo è irrevocabilmente accettato dall'acmeismo, nella totalità della bellezza e della bruttezza. La predicazione della visione del mondo "terrena" era inizialmente una delle sfaccettature del programma Acmeist, motivo per cui la corrente aveva un altro nome "Adamismo". L'essenza di questo lato del programma, condiviso però non dai più grandi poeti della corrente (M. Zenkevich e V. Narbut), può essere illustrata dal poema di S. Gorodetsky "Adam":

Mondo spazioso e polifonico,
Ed è più colorato degli arcobaleni,
Ed eccolo affidato ad Adamo,
Nome Inventore.

Nome, riconoscere, strappare le copertine
E segreti oziosi e foschia decrepita -
Ecco la prima impresa. Nuova impresa -
Cantate lodi alla terra vivente.

L'acmeismo non ha mai proposto un dettagliato programma filosofico ed estetico. I poeti acmeisti condividevano le opinioni dei simbolisti sulla natura dell'arte, seguendoli assolutizzavano il ruolo dell'artista. Il "superamento" del simbolismo è avvenuto non tanto nell'ambito delle idee generali quanto nel campo dello stile poetico. Per gli acmeisti, la variabilità impressionistica e la fluidità della parola nel simbolismo si sono rivelate inaccettabili e, soprattutto, la tendenza eccessivamente persistente a percepire la realtà come un segno dell'inconoscibile, come una somiglianza distorta di entità superiori.

Un simile atteggiamento nei confronti della realtà, secondo gli acmeisti, ha portato a una perdita del gusto per l'autenticità. "Prendiamo, ad esempio, una rosa e il sole, una colomba e una ragazza", suggerisce O. Mandelstam nell'articolo "Sulla natura della parola". - Nessuna di queste immagini è interessante di per sé, e la rosa è una somiglianza del sole, il sole è una somiglianza di una rosa, ecc.? Le immagini vengono sventrate come animali imbalsamati e imbottite di contenuti altrui.<...>Occhiolino eterno. Non una sola parola chiara, solo accenni, omissioni. La rosa fa un cenno alla ragazza, la ragazza alla rosa. Nessuno vuole essere se stesso".

Il poeta acmeista non ha cercato di superare la "vicina" esistenza terrena in nome di guadagni spirituali "lontani". La nuova tendenza ha portato con sé non tanto una novità della visione del mondo quanto una novità delle sensazioni gustative: sono stati apprezzati elementi di forma come l'equilibrio stilistico, la pittoresca chiarezza delle immagini, la composizione misurata con precisione e la nitidezza dei dettagli.

Ciò, tuttavia, non significava l'abbandono delle ricerche spirituali. La cultura occupava il posto più alto nella gerarchia dei valori acmeisti. "Desiderio di cultura mondiale" chiamato acmeismo O. Mandelstam. Collegato a questo è un rapporto speciale con la categoria della memoria. La memoria è la componente etica più importante nel lavoro dei tre artisti più significativi del movimento: A. Akhmatova, N. Gumilyov e O. Mandelstam. In un'era di ribellione futuristica contro la tradizione, l'acmeismo sosteneva la conservazione bene culturale perché la cultura mondiale era per loro identica alla memoria comune dell'umanità.

In contrasto con l'atteggiamento selettivo dei simbolisti nei confronti delle epoche culturali del passato, l'acmeismo si basava su una varietà di tradizioni culturali. Gli oggetti della riflessione lirica nell'acmeismo divennero spesso trame mitologiche, immagini e motivi di pittura, grafica, architettura; le citazioni letterarie sono state utilizzate attivamente. In contrasto con il simbolismo, intriso dello "spirito della musica", l'acmeismo era orientato verso l'eco con le arti spaziali: pittura, architettura, scultura. L'attrazione per il mondo tridimensionale si rifletteva nella passione per l'obiettività degli acmeisti: un dettaglio colorato, a volte persino esotico, poteva essere utilizzato in modo non utilitaristico, in una funzione puramente pittorica. Tali sono i vividi dettagli dell'esotismo africano nelle prime poesie di N. Gumilyov. Addobbata a festa, nel gioco di colori e luci, è, ad esempio, una giraffa “come le vele colorate di una nave”:

Gli viene data una graziosa armonia e beatitudine,
E la sua pelle è decorata con uno schema magico,
Con cui solo la luna osa eguagliare,
Schiacciando e ondeggiando sull'umidità di ampi laghi.

Dopo aver liberato il dettaglio del soggetto dall'eccessivo carico metafisico, gli acmeisti hanno sviluppato modi sottili per trasmettere il mondo interiore eroe lirico. Spesso lo stato dei sentimenti non veniva rivelato direttamente, veniva trasmesso psicologicamente. gesto significativo, movimento, enumerazione delle cose. Un tale modo di "materializzazione" delle esperienze era tipico, ad esempio, di molte poesie di A. Akhmatova.

La nuova tendenza letteraria, che radunò grandi poeti russi, non durò a lungo. All'inizio della prima guerra mondiale, il quadro di un'unica scuola poetica si rivelò angusto per loro e le loro aspirazioni creative individuali li portarono oltre i limiti dell'acmeismo. Anche N. Gumilyov - un poeta di mascolinità romanzata e sostenitore della rifinitura in filigrana dei versi - si è evoluto verso una ricerca "visionaria", cioè religiosa e mistica, che era particolarmente evidente nella sua ultima raccolta di poesie, Pillar of Fire (1921 ). Il lavoro di A. Akhmatova fin dall'inizio si è distinto per una connessione organica con le tradizioni dei classici russi, e in seguito il suo orientamento verso lo psicologismo e la ricerca morale è diventato ancora più forte. La poesia di O. Mandelstam, intrisa di "desiderio di cultura mondiale", era incentrata sulla comprensione filosofica della storia e si distingueva per la maggiore associatività della parola figurativa, una qualità così apprezzata dai simbolisti.

I destini creativi di questi tre poeti hanno rivelato, tra l'altro, la ragione alla base dell'emergere dell'acmeismo stesso. La ragione più importante per la formazione di questa tendenza, come si è scoperto, non era affatto il desiderio di novità stilistiche formali, ma la sete della nuova generazione di modernisti di acquisire una fede stabile, di ottenere un forte sostegno morale e religioso , per sbarazzarsi del relativismo. Quando è stata rivelata l'incoerenza delle pretese di rinnovamento del simbolismo religione tradizionale, la nuova generazione, che si definiva acmeista, respinse come tentativi "impudici" di rivedere il cristianesimo.

Nel tempo, soprattutto dopo l'inizio della guerra, l'istituzione di valori spirituali superiori è diventata la base del lavoro degli ex acmeisti. Motivi di coscienza, dubbio, ansia mentale e persino autocondanna risuonavano con insistenza nelle loro opere. L'accettazione apparentemente incondizionata del mondo è stata sostituita da una sete "simbolista" di comunione con una realtà superiore. A proposito di questo, in particolare, la poesia di N. Gumilyov "The Word" (1921):

... Ho dimenticato che è raggiante
Solo una parola tra le angosce terrene
E nel Vangelo di Giovanni
Si dice che la Parola sia Dio.

Capanna-eroe,
kokoshnik scolpito,
Finestra come una presa per gli occhi
Riassunto con antimonio.

(N. Klyuev. "Capanna-Bogatiro...")

Yesenin si autoproclamò il poeta della "capanna di tronchi d'oro" ("L'erba piuma dorme. La pianura è cara ..."). Klychkov poetizza la capanna contadina nelle sue "Home Songs".

Per il contadino contadino e il poeta contadino, concetti come la madre della terra, la capanna, l'economia sono i concetti di una serie etica ed estetica, una radice morale e la più alta valore morale vita - lavoro contadino, corso naturale e senza fretta di un semplice vita di villaggio. Nella poesia "L'aratura del nonno", Klychkov, in accordo con le norme della moralità popolare, sostiene che molte malattie derivano anche dall'ozio, dalla pigrizia, che uno stile di vita sano è strettamente correlato al lavoro fisico.

Per Klychkov e i suoi personaggi, che si sentono una particella di un'unica madre natura, che hanno un rapporto armonioso con lei, la morte è qualcosa di per niente terribile, ma naturale, come un cambiamento, ad esempio, delle stagioni:

... sfuggendo al destino, come tutti gli altri,
Non è sorprendente incontrare la morte la sera,
Come un mietitore in una giovane avena
Con una falce sulle spalle.

(S. Klychkov. "Stanco delle faccende quotidiane...")

La comunanza tipologica del concetto filosofico ed estetico del mondo dei nuovi poeti contadini si manifesta nella loro soluzione del tema della natura. Nelle loro opere porta il più importante carico non solo semantico, ma concettuale, rivelandosi attraverso l'antitesi multiforme universale "natura - civiltà" con le sue numerose opposizioni specifiche: "popolo - intellighenzia", ​​"villaggio - città", " uomo naturale - abitante della città", " passato patriarcale - modernità", "terra - ferro", "sentimento - ragione", ecc.

È interessante notare che nell'opera di Esenin non ci sono paesaggi urbani. Shiryaevets agisce come un antiurbanista coerente nel suo lavoro:

Non rimarrò in una tana di pietra!
Ho freddo nel calore dei suoi palazzi!
Ai campi! a Brun! ai tratti maledetti!
Alle leggende dei nonni - saggi sempliciotti!

("Sono a Zhiguli, in Mordovia, su Vytegra! ..")

L'origine demoniaca della Città è sottolineata da Klyuev:

Il diavolo della città batteva con gli zoccoli,
Spaventandoci con una gola di pietra ...

("Dalle cantine, dagli angoli bui...")

Sono stati i nuovi poeti contadini che all'inizio del XX secolo hanno proclamato a gran voce: la natura in sé è il più grande valore estetico. E se nelle poesie della raccolta Klyuev "Lion's Bread" l'attacco del "ferro" alla fauna selvatica - che non è ancora diventato terribile realtà presentimento, premonizione ("Arruolati contro il sentito dire / A proposito dell'irrequietezza di ferro!"), poi nelle immagini di "Village", "Pogorelshchina", "Songs of the Great Mother" - una realtà già tragica per i poeti contadini. Tuttavia, nell'approccio a questo argomento, la differenziazione del loro lavoro è chiaramente visibile. Yesenin e Oreshin, sebbene dolorosamente, attraverso il dolore e il sangue, sono pronti a vedere il futuro della Russia, nelle parole di Yesenin, "attraverso la pietra e l'acciaio". Per Klyuev, Klychkov, Shiryaevets, che erano in preda alle idee di un "paradiso contadino", la cosa principale è il passato patriarcale, l'antichità russa dai capelli grigi con le sue fiabe, leggende, credenze.

Alla fine del XX secolo, è destinato a leggere in modo nuovo le opere di nuovi scrittori contadini - continuando le tradizioni della letteratura russa dell'età dell'argento, si oppongono all'età del ferro: contengono veri valori spirituali e moralità veramente alta, hanno un respiro dello spirito di alta libertà - dal potere, dal dogma, affermano un atteggiamento attento alla persona umana, difendono il legame con le origini nazionali, l'arte popolare come l'unico percorso fruttuoso dell'artista evoluzione creativa.

Modernismo nella letteratura russa Età dell'argento» cultura nazionale del XX secoloFine XIX - inizio XX secolo - relativamente breve
ma incredibilmente saturo di pubblico,
avvenimenti politici e culturali
Storia russa. Questa volta è anche chiamato
"età d'argento", rispetto alla "età dell'oro"
- l'era della più alta fioritura della letteratura russa
e l'arte nel XIX secolo. Su relativamente
piccolo area geografica Mosca e
Pietroburgo di quel tempo, la densità di vari
il talento artistico era così alto
che non ha esempi corrispondenti, non solo in
Russo, ma anche nella storia del mondo. Alcuni poeti -
grandi, grandi e semplicemente significativi: dozzine.

Caratteristiche del modernismo in letteratura:

negazione dell'arte classica
eredità;
dichiarato disaccordo con la teoria e
la pratica del realismo;
orientamento alla persona,
non sociale;
maggiore attenzione allo spirituale, no
sfera sociale della vita umana;
concentrarsi sulla forma piuttosto che sul contenuto.

Rappresentanti del modernismo nella letteratura in Russia:

Borii con Leonidovich Pasternai (29 gennaio 1890, Mosca - 30 maggio 1960,
Peredelkino, regione di Mosca) -
Scrittore, poeta, traduttore russo; uno di
maggiori poeti del Novecento.
Nel 1955 Pasternak scrisse un romanzo
"Dottor Zivago". Tre anni dopo, lo scrittore
è stato insignito del Premio Nobel per
letteratura, dopo di che lo era
vessato e perseguitato da
BLOCCARE
Alessandro
Aleksandrovich
sovietico
governo.
, poeta russo.

Bunin Ivan Alekseevich (1870-1953), scrittore e poeta russo,
Premio Nobel per
letteratura (1933).
AKHMATOVA (vero nome Gorenko)
Anna Andreevna (11 (23) giugno 1889
- 5 marzo 1966) Poetessa russa,
traduttore e critico letterario,
una delle figure più importanti
Letteratura russa del XX secolo.
Candidato al Premio Nobel
sulla letteratura.

ESENIN Sergey Alexandrovich
(1895-1925), poeta russo,
rappresentante del nuovo contadino
poesie e testi, e altro ancora
tardo periodo di creatività -
immaginismo.
MAYAKOVSKY Vladimir
Vladimirovich (7 (19) luglio 1893-
14 aprile 1930), poeta russo,
uno dei rappresentanti più brillanti
arte d'avanguardia degli anni '10-'20. Uno dei più grandi
poeti del 20° secolo.
Oltre alla poesia, si è mostrato chiaramente
come drammaturgo, sceneggiatore,
regista, attore cinematografico,
artista, editore di riviste.

Gumilyov li ha trattati allo stesso modo,
Khlebnikov, Klyuev, Severyanin, Bely,
Sologub, Balmont, Bryusov, Voloshin,
Ivanovs (Vyacheslav e Georgy), Kuzmin,
Cvetaeva, Khodasevich, Gippius,
Mandelstam è solo il massimo
notevole, ma non tutto.

La nascita del modernismo.

Il primo periodico modernista in
La Russia è diventata la rivista "World of Art",
organizzato dai giovani artisti A.N. Benois,
KASomov, LS Bakst, EE Lansere,
S.P. Diaghilev nel 1899, scrittori (Zinaida
Gippius e Dmitry Merezhkovsky) lo erano
invitato a dirigere il dipartimento letterario della rivista,
il cui scopo principale era quello di promuovere il nuovo
pittura. Sulle pagine della rivista "World of Art"
pubblicarono i loro primi lavori Blok, Gippius,
Rozanov, Merezhkovsky, Bryusov, Bely, Sologub. IN
Korney Chukovsky ha agito come critico in esso.

La scissione del modernismo.

Letteratura russa dopo la rivoluzione del 1917
diviso tragico destino paesi e
ulteriormente sviluppato in tre direzioni:
Letteratura russa all'estero - I. Bunin,
V. Nabokov, I. Shmelev; letteratura, no
riconosciuto ufficialmente e contemporaneamente in URSS
non pubblicato - M. Bulgakov, A. Akhmatova,
A. Platonov e altri; Soviet russo
letteratura (principalmente
realismo socialista) - M. Gorky,
V. Mayakovsky, M. Sholokhov.

Rappresentanti del modernismo nella letteratura straniera:

Anne de Noailles (15 novembre 1876-30
aprile 1933) - francese
poetessa, maestra del letterario
salone.
Paul Eluaire (14 dicembre 1895-
18 novembre 1952) - Francese
poeta che ne pubblicò più di cento
raccolte di poesie.

Guillaume m Apollinei r (26 agosto 1880
- 9 novembre 1918) - francese
poeta, uno dei più
figure influenti
Avanguardie europee dei primi anni del XX
secolo.
Jacques Prevert (4 febbraio 1900-11
aprile 1977) - Poeta francese
e sceneggiatore cinematografico.

Modernismo nelle arti visive.

Il modernismo è un insieme di tendenze artistiche in
arte della seconda metà dell'Ottocento e della metà del Novecento.
Le tendenze moderniste più significative erano
impressionismo, espressionismo, neo e post-impressionismo,
Fauvismo, Cubismo, Futurismo. Così come le correnti successive -
arte astratta, Dadaismo, Surrealismo. In senso stretto
il modernismo è visto come uno stadio iniziale dell'avanguardia,
l'inizio della revisione delle tradizioni classiche. Data di nascita
il modernismo è spesso chiamato 1863, l'anno della scoperta a Parigi
"Salon of the Outcasts", dove venivano accettate le opere degli artisti.
In senso lato, il modernismo è "un'altra arte", la principale
il cui scopo è quello di creare opere originali,
basata sulla libertà interiore e una visione speciale del mondo
l'autore e portatrice di nuovi mezzi espressivi
linguaggio pittorico, spesso accompagnato da oltraggioso
e una certa sfida ai canoni stabiliti.

tendenze del modernismo.

L'espressionismo astratto è uno stile speciale di pittura quando l'artista
trascorre il tempo minimo sulla sua creatività, si disperde
su una tela di vernice, tocca caoticamente il dipinto con i pennelli, a caso
applica sbavature.
Dadaismo - opere d'arte in stile collage, layout su
tela di più frammenti dello stesso soggetto. Immagini di solito
intriso dell'idea di negazione, un approccio cinico all'argomento. Lo stile è nato
subito dopo la fine della prima guerra mondiale e divenne un riflesso del sentimento
disperazione che prevale nella società.
Cubismo: forme geometriche disposte in modo casuale. Stile da solo
creato capolavori altamente artistici e genuini nello stile del cubismo
Pablo Picasso. Un approccio leggermente diverso al lavoro dell'artista Paul
Cezanne - anche le sue tele sono incluse nel tesoro dell'arte mondiale.
Post-impressionismo: il rifiuto della realtà visibile e la sostituzione del reale
immagini con stilizzazione decorativa. Stile dalle grandi potenzialità
ma solo Vincent van Gogh e Paul Gauguin se ne resero pienamente conto.

Rappresentanti del modernismo nell'arte:

Kazimir Severinovich Malevich -
grande artista russo.
Stili pittorici: Avanguardismo,
Cubismo, Suprematismo, ecc. (11
febbraio 1878 - 15 maggio 1935).
Kazimir Malevich lo è
figura iconica non solo in
Arte russa, ma anche in
storia mondiale della pittura. IN
in particolare lo era
capostipite di una nuova specie
arte - Suprematismo,
segnando il suo arrivo
immagine che è conosciuta in
in tutto il mondo, come - Black
Piazza. Pittura nera
Square è stato dipinto nel 1915
anno e ha causato un vero e proprio
una sensazione tra gli intenditori e
critici. Esisteva

"Quadrato nero"
"Inglese a Mosca"

"Polka argentina"
auto ritratto

"Biancheria sul recinto"
"Viale"

Fu'lla Ludovit pittrice slovacca
"Ragazzo con un cappello"
M. Pasteka: Artista e
sitter.

M. A. Bazovsky: Agricoltori.
E. Shimerova: Natura morta con un giornale.

Modernismo in architettura.

Ampi spazi aperti per l'architettura modernista
aperto a seguito della seconda guerra mondiale.
Molte città europee furono distrutte. pianificato
il mondo della nuova formazione. C'era un fondamentale
la capacità di progettare interi quartieri senza molto
vincolante per il "vecchio" insieme architettonico delle città.
Le più grandi aree edificabili nello stile del modernismo
avvenne nelle città con la più grande distruzione -
Berlino e Le Havre. In questi giganteschi cantieri
hanno lavorato grandi team internazionali
famosi architetti modernisti - Hans Scharun,
Walter Gropius, Le Corbusier, Alvar Aalto, Oscar Niemeyer,
Pierre Luigi Nervi, Marcel Breuer, Auguste Perret, Bernard
Serfuss e molti altri.

Principi di base del modernismo architettonico:

uso dei più moderni
materiali e strutture da costruzione,
approccio razionale alla soluzione
spazi interni (funzionali
un approccio),
mancanza di tendenze di abbellimento,
rifiuto fondamentale dello storico
reminiscenze nell'aspetto degli edifici,
il loro carattere internazionale.

Casa di Vicens (1883-1888) Barcellona.

Casa di Vicens (1883-1888) Barcellona.
Architetto Antonio Gaudì
(1852-1926). Casa dei Vicens
sviluppa il tema dell'arabo
Racconti da mille e una notte.
Torri arrotondate, aggraziate
ornamenti in metallo dentro
la forma delle foglie di palma,
cinture ritmicamente alternate
archi, finestre cieche con forgiato
grate… Creatività A.
Gaudì lanciò
tipo di ponte da

Casa Batllo (1904-1906) Barcellona.

Casa Batlló (1904-1906) Barcellona.
Facciata blu-verde della casa
Batllo assomiglia a qualcosa di schiumato
l'onda del mare poi scoppia
lava vulcanica, poi la pelle
animali stravaganti.

Sagrada Familia (1883-1926) Barcellona.

La principale creazione di Gaudí: la cattedrale
Sagrada Familia (S.
famiglia), di cui non aveva tempo
completa nella vita. di progettazione
avrebbe dovuto esserlo
incarnazione architettonica
trame del Nuovo Testamento. Facciata
La cattedrale è composta da tre portali,
simboleggia Fede, Speranza
e amore. Medio rappresenta
una profonda grotta di Betlemme; Lui

Casa di Tassel (1892-1893) Lussemburgo.

House of Tassel (18921893) Lussemburgo.
Architetto Victor Horta. (1861-1947). "L'architetto perfetto
art modernism" è chiamato l'architetto belga
Vittorio Hort. La casa di Tassel è considerata il primo esempio di "
modernismo puro”, che ha portato fama e gloria in tutto il mondo
architetto in erba.

Grattacieli a Chicago, Stati Uniti.

Architetto Luigi
Sullivan. (18561924).
Il primo grattacielo dell'architetto di Chicago Louis
Sullivan nella città di St. Louis ha prodotto
una vera rivoluzione in architettura. Acciaio
telai con strutture verticali,
pieno di ascensori ad alta velocità e altro
tecnica, sfidava chiaramente i classici.

Museo d'Arte Moderna di New York (1943-1959).

Architetto
Franco Lloyd
Wright.
Museo arte contemporanea a New York è uno dei
i primi musei d'arte moderna al mondo. Ora questo
museo, situato a Manhattan, gode
fama meritata ed è molto popolare tra i visitatori.

Edifici residenziali nello stile del modernismo. Francia.

Architetto Le
Corbusier (1887-1965)

Società House of the Singer (1902-1904) San Pietroburgo.

Compagnia della casa del cantante (1902
-1904) San Pietroburgo.
Architetto Pavel Yulievich Syuzor. In Russia, uno dei più
Notevole e tipico monumento dell'Art Nouveau è la Casa della Compagnia
"Singer" (ora "House of the Book") sulla Prospettiva Nevskij a San Pietroburgo. Da un lato, l'edificio non è collegato con l'ambiente circostante
ensemble, considerato un errore urbanistico, dall'altro
D'altra parte, questo è un esempio di layout riuscito in condizioni difficili

L'edificio della stazione ferroviaria di Kazan. Mosca. (1902-1904)

Edificio Kazansky
stazione. Mosca. (19021904)
Architetto A.V.
Shchusev

L'articolo considererà un tale ambiguo fenomeno culturale come il modernismo. L'attenzione principale è rivolta ai vari stili del modernismo, in particolare alla sua manifestazione nella cultura russa e in particolare nella letteratura, nonché a quei tratti caratteristici che uniscono tutti questi numerosi stili.

Cos'è il modernismo?

Scopriamolo. Prima di rispondere alla domanda su cosa unisce diverse correnti del modernismo, vale la pena definire questo fenomeno. Il modernismo è una designazione molto generale usata per la cultura a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Tuttavia, su quadro cronologico Questo fenomeno, ci sono diversi punti di vista, alcuni ricercatori ritengono che il modernismo sia un fenomeno esclusivamente del 20 ° secolo. Questo termine deriva dalla parola italiana modernismo, che si traduce come "corrente moderna", o, se guardi più in profondità - dal latino modernus - "moderno".

Tratti caratteristici del modernismo

Il periodo del modernismo non solo nell'arte (sebbene in quest'area si sia manifestato, forse, più chiaramente), ma anche nella filosofia e nella scienza, è determinato da una netta rottura con concetti ed esperienze precedenti, è caratterizzato dal desiderio di confutare obsoleti principi e stabilire quelli pertinenti, l'emergere di nuove espressive forme d'arte, che differivano per generalità e schematicità. A volte la ricerca di forme espressive di una visione soggettiva della realtà era fine a se stessa a scapito del valore ideologico e dell'estetica dell'opera. Tutte queste caratteristiche del modernismo hanno causato la sua percezione negativa nella società borghese. Queste correnti hanno messo in discussione i suoi valori. Gli stati d'animo borghesi si riflettevano principalmente nel realismo, e il modernismo e il realismo sono correnti direttamente opposte. La negazione delle tradizioni della cultura, dall'antichità al realismo, viene solitamente definita avanguardia (dal francese "avanguardia"), ma questo concetto risale al XX secolo. Tuttavia, la relazione tra i concetti di modernismo e avanguardia non è ancora chiara, sono percepiti come intercambiabili o completamente opposti.

La cultura del modernismo

Il modernismo, in sostanza, era l'espressione di tutte le incongruenze e contraddizioni interne che esistono nella società borghese. Ciò è accaduto sia sotto l'influenza dello sviluppo della scienza e della tecnologia, sia sotto l'influenza delle catastrofi socio-politiche mondiali. I conflitti e la discordia nella società, ovviamente, hanno avuto un impatto sul cambiamento nella psicologia delle persone all'inizio del XX secolo, nonché sull'emergere di innovazioni tecniche e strumenti di comunicazione.

La stratificazione culturale e sociale ha portato all'emergere di due sottoculture: l'élite e la massa, la cui divisione è ancora presente nella società. Nello stesso periodo nasce il concetto di kitsch, strettamente associato alla cultura di massa.

Senza toccare finora l'arte e la letteratura, si può parlare di modernismo in filosofia, dove entra in contatto principalmente con la cosiddetta filosofia della vita, oltre che con l'esistenzialismo.

Il cosiddetto declino dell'Europa si riflette nella cultura del modernismo, ma l'essenza di questa tendenza non è solo nella rappresentazione della crisi culturale e spirituale, ma anche nella costante ricerca di vie d'uscita. E se parliamo di ciò che unisce diverse correnti del modernismo, allora questo è, prima di tutto, che offrono tutte numerose e varie opzioni per uscire.

Modernismo nell'arte

Per designare il modernismo nell'arte, di solito si usa il termine "moderno". Comincia a cambiare qualitativamente: se prima gli autori rappresentavano per lo più la realtà copiata, poi dalla fine del diciannovesimo secolo sulle tele trasmettono la propria visione di questa realtà, le proprie emozioni e sentimenti nei suoi confronti, cercando così di rappresentare la vera realtà che si nasconde dietro il guscio esterno.

Dalla fine del XIX secolo è emersa un'enorme varietà di stili, per la cui designazione generale viene utilizzato il termine "modernismo". Un'emergere così netta di nuove tendenze stilistiche può essere dovuta al fatto che la vita durante questo periodo inizia a cambiare molto rapidamente, tutto è in continua evoluzione e, insieme allo sviluppo della scienza, sorgono, scompaiono e cambiano le relazioni sociali, la politica vari stili nell'arte e nell'architettura. Nascono le idee di "arte per l'arte", "arte per sé", e allo stesso tempo l'arte diventa un mezzo per sezionare la realtà circostante e superarne le contraddizioni.

Tra i più significativi e notevoli ci sono l'impressionismo, il post-impressionismo, il cubismo, il fauvismo, il futurismo, il dadaismo, il surrealismo e l'arte astratta. Tutti questi generi sono caratterizzati da una rottura con l'immagine realtà oggettiva, una visione estremamente soggettiva, l'elitarismo e il rifiuto del patrimonio artistico delle epoche precedenti: classicismo e realismo. Quest'ultimo non significa sempre solo una rottura completa con la prima esperienza artistica, ma anche il desiderio di esprimere al meglio gli ideali estetici.

Nuovi stili sono sorti in diversi periodi di tempo e in diversi paesi, spesso da artisti che lavorano in stili modernisti. Cosa accomuna diverse correnti del modernismo, se fossero così diverse tra loro? In effetti, spesso non avevano nulla in comune se non seguire tendenze antirealiste e sforzarsi di esprimere la loro visione del mondo.

L'anno dell'emergere del cosiddetto Salon des Misérables - 1863 - è spesso citato come l'asticella inferiore per l'epoca della comparsa del modernismo. Vi furono esposte le opere di artisti che non furono approvati dai membri della giuria del Salon di Parigi - ed era l'obiettivo principale dell'arte europea di quel tempo. L'aspetto di questo salone è associato ai nomi famosi impressionisti, quindi, questo stile è considerato condizionatamente la prima manifestazione del modernismo nella pittura. Il modernismo iniziò a scomparire più vicino alla metà del ventesimo secolo, quando iniziò ad apparire il postmodernismo.

Modernismo in letteratura

Come tendenza in letteratura, il modernismo prende forma alla vigilia della prima guerra mondiale e raggiunge il suo apice negli anni '20 del XX secolo. Proprio come nell'arte, il modernismo è una tendenza internazionale rappresentata da varie scuole: espressionismo, dadaismo, surrealismo, ecc.

Tre scrittori, D. Joyce, F. Kafka e M. Proust, sono considerati i fondatori della tendenza modernista in letteratura, che hanno sviluppato nuovi metodi di lavoro con la parola. Forte influenza la letteratura del modernismo è stata influenzata dal filosofo F. Nietzsche, dai concetti di Z. Freud e C. Jung.

La letteratura del modernismo è composta da numerosi raggruppamenti diversi, uniti dal desiderio di non descrivere la realtà circostante, ma di esprimersi, che alla fine ha contribuito a focalizzare l'attenzione pubblica sull'individualità di ogni persona e ha avuto un impatto significativo sul cambiamento del psicologia della società.

modernismo russo

Un fenomeno interessante è il modernismo in Russia. Qui è stato presentato principalmente in letteratura e ha una serie di caratteristiche. In particolare, come tutti i movimenti modernisti, aveva un interesse per l'antico immagini mitologiche, ma nella versione russa del modernismo questo si rifletteva in modo particolarmente brillante, in essa appariva un chiaro punto di riferimento alla mitologia e al folklore. Il modernismo russo era inerente a quella parte dell'intellighenzia più europeizzata. Allo stesso modo del modernismo occidentale, il modernismo in Russia era in una certa misura permeato di stati d'animo decadenti, che riguardano in particolare una delle più grandi correnti: il simbolismo. E il modernismo in tutto il mondo era rappresentato dagli aderenti alla prossima rivoluzione spirituale.

Modernismo nella letteratura russa

Forse il modernismo russo è meglio rappresentato nella letteratura del XX secolo. Tra le principali correnti, vale la pena ricordare l'acmeismo, il futurismo e il simbolismo. Tutte queste correnti portano i tratti caratteristici del modernismo: la ricerca di nuovi modi di rappresentare la realtà e il rifiuto dell'arte tradizionale.

Simbolismo

Come tendenza in letteratura, il simbolismo è apparso alla fine del XIX secolo in Francia. La poesia diventa individuale, consolida le impressioni istantanee, si sforza di diventare il più sensuale ed espressivo possibile.

Secondo i simbolisti, la realtà esterna e quella interna non possono essere conosciute in modo razionale, quindi l'artista-creatore, attraverso l'uso del simbolismo, è in grado di conoscere significati segreti pace. Il simbolismo in Russia è sorto all'improvviso e, come punto di partenza, di solito annotano "Sulle cause del declino e delle nuove tendenze nella letteratura russa moderna" - un articolo del poeta D. Merezhkovsky. Lui, Z. Gippius, V. Bryusov e altri erano uno dei rappresentanti dei simbolisti anziani, nel cui lavoro venivano principalmente sollevati i temi dell'unicità del percorso del creatore, dell'imperfezione del mondo. La prossima generazione di simbolisti - i giovani simbolisti - utilizza i temi della trasformazione del mondo con l'aiuto della bellezza, unendo vita e arte, tra i rappresentanti c'erano Blok, Andrei Bely, V. Ivanov, questa generazione di poeti può essere definita utopisti. Grazie ai rappresentanti del simbolismo, la parola in poesia ha ricevuto molte sfumature semantiche aggiuntive, il linguaggio è diventato più figurativo e flessibile.

Acmeismo

Questo fenomeno è sorto come contrappeso al simbolismo, basato su idee sulla chiarezza e chiarezza della visione della realtà e della sua immagine corrispondente. La parola, secondo loro, non dovrebbe essere ambigua, dovrebbe avere il suo significato originale, lo stile dovrebbe essere conciso, sobrio ed espressivo, la struttura dell'opera dovrebbe essere rigorosa e raffinata. L'inizio dell'esistenza dell'acmeismo è associato all'emergere del "Workshop of poets", i cui leader erano i poeti Gumilyov e Gorodetsky. In questa corrente c'è un appello con tradizioni letterarie Età d'oro della poesia russa. Altri rappresentanti del modernismo includono A. Akhmatova, O. Mandelstam, M. Kuzmin.

Futurismo

I rappresentanti di questa tendenza più all'avanguardia cercavano di creare arte che cambiasse radicalmente la realtà circostante. Si distinguevano non solo per l'uso di forme sperimentali di creatività, struttura poetica e linguaggio audaci, ma spesso per il fatto che commettevano atti oltraggiosi e conducevano uno stile di vita insolito. Il futurismo era diviso in diversi sottogruppi: ego-futurismo, cubo-futurismo, "centrifuga" e includeva poeti famosi come V. Mayakovsky, V. Khlebnikov, D. Burliuk e molti altri. Il tempo della comparsa di questa tendenza modernista (e ancor più avanguardista) è considerato il 1910, quando fu pubblicata la prima raccolta di poesie futuristiche "The Judges 'Garden".

Modernismo nella pittura russa

Il modernismo si è manifestato in modo significativo non solo nella letteratura russa, ma anche nella pittura. Tra i rappresentanti del modernismo in questa forma d'arte, vale la pena ricordare prima di tutto M. Vrubel, I. Bilibin, A. Benois, V. Vasnetsov - l'elenco è infinito, soprattutto se ricordi altri artisti che in un modo o nell'altro rivolto alla modernità in diversi periodi di tempo. Il loro lavoro allo stesso tempo mostrava somiglianze con quelle ricerche che si stavano svolgendo in Europa nello stesso periodo, ma differiva anche notevolmente da loro. Sono caratterizzati da una certa decoratività condizionale, volti chiari e scultorei e figure di personaggi in primo piano, ornamenti e piani di scala dei colori. Tutti questi tratti caratteristici hanno conferito ai dipinti grande espressività e tragedia. I temi principali affrontati dagli artisti sono stati i temi della morte, del dolore, del sonno, della leggenda, dell'erotismo. Inoltre, nella pittura è apparso certo valore simbolismo di colori e linee.

Comune nelle direzioni moderniste

Quindi, nel finale, possiamo dire che le diverse correnti del modernismo sono accomunate dal fatto che si oppongono tutte al realismo e ai valori che il realismo rifletteva. Le opere moderniste, indipendentemente dalla direzione nell'arte, erano una sorta di esperimento, un fenomeno davvero nuovo, inaspettato e insolito nella cultura della fine del XIX secolo, costantemente alla ricerca. Il modernismo e le sue tendenze stilistiche si sono sforzate di diventare uno stile, a differenza di altri stili sorti naturalmente e organicamente nella cultura mondiale, in sostanza, indipendentemente dal desiderio dei creatori. Forse la ragione di un'esistenza così breve di questo movimento era che poneva troppa enfasi sull'individualismo.

Il Novecento, come nessun altro, è passato sotto il segno della concorrenza di molte correnti artistiche. Queste direzioni sono completamente diverse, competono tra loro, si sostituiscono a vicenda, tengono conto dei risultati reciproci. L'unica cosa che li unisce è l'opposizione all'arte realistica classica, i tentativi di trovare i propri modi di riflettere la realtà. Queste direzioni sono unite dal termine condizionale "modernismo". Il termine stesso "modernismo" (da "moderno" - moderno) è nato nell'estetica romantica di A. Schlegel, ma poi non ha messo radici. Ma entrò in uso cento anni dopo, alla fine del XIX secolo, e iniziò a designare sistemi estetici dapprima strani e insoliti. Oggi “modernismo” è un termine dal significato estremamente ampio, che si pone in realtà in due opposizioni: da un lato è “tutto ciò che non è realismo”, dall'altro (negli ultimi anni) è qualcosa che non è “ postmodernismo”. Pertanto, il concetto di modernismo si rivela negativamente - con il metodo della "contraddizione". Naturalmente, con questo approccio, non si tratta di alcuna chiarezza strutturale.

Ci sono molte tendenze moderniste, ci concentreremo solo sulle più significative:

Impressionismo (dal francese "impressione" - impressione) - una tendenza nell'arte dell'ultimo terzo del XIX - inizio XX secolo, nata in Francia e poi diffusa in tutto il mondo. I rappresentanti dell'impressionismo hanno cercato di catturareil mondo reale nella sua mobilità e variabilità, trasmette le loro impressioni fugaci. Gli stessi impressionisti si definivano “nuovi realisti”, il termine apparve più tardi, dopo il 1874, quando l'ormai famosa opera di C. Monet “Alba. Impressione". All'inizio il termine "impressionismo" aveva una connotazione negativa, esprimendo sconcerto e persino abbandono della critica, ma gli stessi artisti "a dispetto della critica" lo accettarono e nel tempo le connotazioni negative scomparvero.

Nella pittura, l'impressionismo ha avuto un enorme impatto sull'intero sviluppo successivo dell'arte.

In letteratura, il ruolo dell'impressionismo fu più modesto, poiché non si sviluppò come movimento indipendente. Tuttavia, l'estetica dell'impressionismo ha influenzato il lavoro di molti autori, compresi quelli russi. Molte poesie di K. Balmont, I. Annensky e altri sono contrassegnate dalla fiducia nella "caducità" Inoltre, l'impressionismo ha influenzato la colorazione di molti scrittori, ad esempio, le sue caratteristiche sono evidenti nella tavolozza di B. Zaitsev.

Tuttavia, come tendenza olistica, l'impressionismo non è apparso in letteratura, diventando uno sfondo caratteristico del simbolismo e del neorealismo.

Simbolismo - una delle aree più potenti del modernismo, piuttosto diffusa nei suoi atteggiamenti e ricerche. Il simbolismo iniziò a prendere forma in Francia negli anni '70 del XIX secolo e si diffuse rapidamente in tutta Europa.

Negli anni '90 il simbolismo era diventato una tendenza paneuropea, con l'eccezione dell'Italia, dove, per motivi non del tutto chiari, non attecchì.

In Russia, il simbolismo ha iniziato a manifestarsi alla fine degli anni '80 e, come tendenza consapevole, ha preso forma a metà degli anni '90.

Al momento della formazione e delle peculiarità della visione del mondo nel simbolismo russo, è consuetudine distinguere due fasi principali. I poeti che hanno debuttato nel 1890 sono chiamati "simbolisti anziani" (V. Bryusov, K. Balmont, D. Merezhkovsky, Z. Gippius, F. Sologub e altri).

Nel 1900 apparvero numerosi nuovi nomi che cambiarono notevolmente il volto del simbolismo: A. Blok, A. Bely, Vyach. Ivanov e altri La designazione accettata della "seconda ondata" del simbolismo è "giovane simbolismo". È importante tenere presente che i simbolisti "senior" e "junior" erano separati non tanto dall'età (ad esempio, Vyach. Ivanov tende ad essere "più vecchio" per età), ma dalla differenza nelle visioni del mondo e nella direzione della creatività.

Il lavoro dei simbolisti più anziani si adatta maggiormente al canone del neoromanticismo. I motivi caratteristici sono la solitudine, la scelta del poeta, l'imperfezione del mondo. Nei versi di K. Balmont si nota l'influenza della tecnica impressionista, all'inizio Bryusov ha molti esperimenti tecnici, esotismo verbale.

I giovani simbolisti hanno creato un concetto più olistico e originale, basato sulla fusione di vita e arte, sull'idea di migliorare il mondo secondo leggi estetiche. Il mistero dell'essere non può essere espresso da una parola ordinaria, è solo intuito nel sistema di simboli intuitivamente trovato dal poeta. Il concetto di mistero, la non manifestazione dei significati divenne la base dell'estetica simbolista. Poesia, secondo Vyach. Ivanov, c'è una "scrittura segreta dell'inesprimibile". L'illusione socio-estetica del giovane simbolismo era che attraverso la "parola profetica" fosse possibile cambiare il mondo. Pertanto, si vedevano non solo come poeti, ma anche come demiurghi, cioè i creatori del mondo. L'utopia non realizzata portò nei primi anni '10 a una crisi totale del simbolismo, alla sua disintegrazione come sistema integrale, sebbene gli "echi" dell'estetica simbolista si sentano a lungo.

Indipendentemente dalla realizzazione dell'utopia sociale, il simbolismo ha notevolmente arricchito la poesia russa e mondiale. I nomi di A. Blok, I. Annensky, Vyach. Ivanov, A. Bely e altri importanti poeti simbolisti: l'orgoglio della letteratura russa.

Acmeismo(dal greco "akme" - "massimo grado, picco, fioritura, tempo di fioritura") - un movimento letterario sorto all'inizio del decimo anno del XX secolo in Russia. Storicamente, l'acmeismo è stato una reazione alla crisi del simbolismo. A differenza della parola "segreta" dei simbolisti, gli acmeisti proclamavano il valore del materiale, l'oggettività plastica delle immagini, l'accuratezza e la raffinatezza della parola.

La formazione dell'acmeismo è strettamente connessa con le attività dell'organizzazione "Workshop of Poets", le cui figure centrali erano N. Gumilyov e S. Gorodetsky. Anche O. Mandelstam, la prima A. Akhmatova, V. Narbut e altri si unirono all'acmeismo, ma in seguito Akhmatova mise in dubbio l'unità estetica dell'acmeismo e persino la legittimità del termine stesso. Ma difficilmente si può essere d'accordo con lei su questo: l'unità estetica dei poeti acmeisti, almeno nei primi anni, è fuor di dubbio. E il punto non è solo negli articoli del programma di N. Gumilyov e O. Mandelstam, dove viene formulato il credo estetico della nuova tendenza, ma soprattutto nella pratica stessa. L'acmeismo in un modo strano combinava un desiderio romantico per l'esotico, per il vagabondaggio con la raffinatezza della parola, che lo rendeva legato alla cultura barocca.

Immagini preferite di acmeismo: bellezza esotica (ad esempio, in qualsiasi periodo del suo lavoro, Gumilyov ha poesie su animali esotici: giraffa, giaguaro, rinoceronte, canguro, ecc.), immagini della cultura(con Gumilyov, Akhmatova, Mandelstam), il tema dell'amore è risolto in modo molto plastico. Spesso un dettaglio sostanziale diventa un segno psicologico(ad esempio, un guanto a Gumilyov o Akhmatova).

All'inizio il mondo appare agli acmeisti raffinato, ma "giocattolo", decisamente irreale. Ad esempio, la famosa prima poesia di O. Mandelstam suona così:

Masterizzazione con foglia d'oro

Ci sono alberi di Natale nei boschi;

Lupi giocattolo tra i cespugli

Guardano con occhi terribili.

Oh, la mia tristezza,

Oh mia tranquilla libertà

E il cielo inanimato

Sempre ridendo cristallo!

Successivamente, le strade degli Acmeisti si sono discostate, poco è rimasto dell'antica unità, sebbene la lealtà agli ideali dell'alta cultura, il culto della maestria poetica, sia stata preservata fino alla fine dalla maggior parte dei poeti. Molti sono usciti dall'acmeismo maggiori artisti parole. La letteratura russa ha il diritto di essere orgogliosa dei nomi di Gumilyov, Mandelstam e Akhmatova.

Futurismo(dal latino "futurus" "- futuro). Se il simbolismo, come accennato in precedenza, non ha messo radici in Italia, allora il futurismo, al contrario, è di origine italiana. Il "padre" del futurismo è considerato il poeta e teorico dell'arte italiano F. Marinetti, che ha proposto una teoria scioccante e dura della nuova arte. Infatti Marinetti parlava di meccanizzazione dell'arte, di privarlo della spiritualità. L'arte dovrebbe diventare simile a un "gioco su un pianoforte meccanico", tutte le delizie verbali sono superflue, la spiritualità è un mito obsoleto.

Le idee di Marinetti hanno messo in luce la crisi dell'arte classica e sono state riprese da gruppi estetici "ribelli" in diversi paesi.

In Russia, i primi futuristi furono i fratelli artisti Burliuks. David Burliuk ha fondato la colonia di futuristi "Gilea" nella sua tenuta. Riuscì a radunarsi intorno a sé in modo diverso, a differenza di qualsiasi altro poeta e artista: Mayakovsky, Khlebnikov, Kruchenykh, Elena Guro e altri.

I primi manifesti dei futuristi russi erano di natura francamente scioccante (anche il nome del manifesto “Slapping the Public Taste” parla da sé), tuttavia, anche con questo, i futuristi russi non accettarono fin dall'inizio il meccanismo di Marinetti, impostando stessi altri compiti. L'arrivo di Marinetti in Russia ha causato delusione tra i poeti russi e ha ulteriormente sottolineato le differenze.

I futuristi si proponevano di creare una nuova poetica, un nuovo sistema di valori estetici. Il gioco virtuoso con la parola, l'estetizzazione degli oggetti quotidiani, il discorso della strada: tutto questo eccitato, scioccato, ha provocato una risonanza. La natura accattivante e visibile dell'immagine ha infastidito alcuni, deliziato altri:

Ogni parola,

anche uno scherzo

che vomita con la bocca ardente,

buttato fuori come una prostituta nuda

da un bordello in fiamme.

(V. Mayakovsky, "Una nuvola in pantaloni")

Oggi si può riconoscere che gran parte dell'opera dei futuristi non ha resistito alla prova del tempo, è solo di interesse storico, ma in generale l'influenza delle sperimentazioni dei futuristi su tutto il successivo sviluppo dell'arte (e non solo verbale, ma anche pittorico, musicale) si è rivelato colossale.

Il futurismo aveva al suo interno diverse correnti, convergenti o contrastanti: il cubo-futurismo, l'ego-futurismo (Igor Severyanin), il gruppo Centrifuga (N. Aseev, B. Pasternak).

Molto diversi tra loro, questi gruppi convergevano in una nuova comprensione dell'essenza della poesia, in una brama di esperimenti verbali. Il futurismo russo ha dato al mondo diversi poeti di enorme portata: Vladimir Mayakovsky, Boris Pasternak, Velimir Khlebnikov.

Esistenzialismo (dal latino "exsistentia" - esistenza). L'esistenzialismo non può essere definito una tendenza letteraria nel pieno senso della parola, è piuttosto un movimento filosofico, un concetto di uomo, che si è manifestato in molte opere letterarie. Le origini di questa tendenza si possono trovare nel XIX secolo nella filosofia mistica di S. Kierkegaard, ma l'esistenzialismo ha ricevuto il suo vero sviluppo già nel XX secolo. Tra i filosofi esistenzialisti più significativi, si possono nominare G. Marcel, K. Jaspers, M. Heidegger, J.-P. Sartre e altri L'esistenzialismo è un sistema molto diffuso, con molte varianti e varietà. Tuttavia, le caratteristiche comuni che ci permettono di parlare di una certa unità sono le seguenti:

1. Riconoscimento del significato personale dell'essere . In altre parole, il mondo e l'uomo nella loro essenza primaria sono principi personali. Errore aspetto tradizionale, secondo gli esistenzialisti, sta nel fatto che la vita umana è considerata come "dall'esterno", oggettivamente, e l'unicità della vita umana sta proprio nel fatto che essa C'è e quella lei Mio. Ecco perché G. Marcel ha proposto di considerare il rapporto tra uomo e mondo non secondo lo schema "Lui è il mondo", ma secondo lo schema "Io - Tu". La mia relazione con un'altra persona è solo un caso speciale di questo schema onnicomprensivo.

M. Heidegger ha detto la stessa cosa in modo leggermente diverso. Secondo lui, è necessario cambiare la domanda di base su una persona. stiamo cercando di rispondere, Che cosa c'è una persona", ma è necessario chiedere " Chi c'è una persona". Ciò cambia radicalmente l'intero sistema di coordinate, poiché nel mondo familiare non vedremo le basi per un "sé" unico per ogni persona.

2. Riconoscimento della cosiddetta "situazione di confine" quando questo "sé" diventa direttamente accessibile. Nella vita ordinaria questo “io” non è direttamente accessibile, ma di fronte alla morte, sullo sfondo della non esistenza, si manifesta. Il concetto di situazione di confine ha avuto un enorme impatto sulla letteratura del XX secolo, sia tra gli scrittori direttamente associati alla teoria dell'esistenzialismo (A. Camus, J.-P. Sartre), sia tra autori che sono generalmente lontani da questa teoria , ad esempio, sull'idea di una situazione di confine sono costruite quasi tutte le trame delle storie militari di Vasil Bykov.

3. Riconoscimento di una persona come progetto . In altre parole, l'"io" originario che ci è stato dato ci costringe a fare ogni volta l'unica scelta possibile. E se la scelta di una persona si rivela indegna, la persona inizia a sgretolarsi, indipendentemente dalle ragioni esterne che può giustificare.

L'esistenzialismo, ripetiamo, non ha preso forma come movimento letterario, ma ha avuto un enorme impatto sul moderno cultura mondiale. In questo senso può essere considerata una tendenza estetica e filosofica del XX secolo.

Surrealismo(francese "surrealisme", lett. - "superrealismo") - una tendenza potente nella pittura e nella letteratura del XX secolo, tuttavia, che ha lasciato il segno più grande nella pittura, principalmente a causa dell'autorità artista famoso Salvador Dalì. La famigerata frase di Dali sui suoi disaccordi con altri leader della tendenza "il surrealista sono io", con tutta la sua oltraggio, pone chiaramente gli accenti. Senza la figura di Salvador Dalì, il surrealismo probabilmente non avrebbe avuto un tale impatto sulla cultura del XX secolo.

Allo stesso tempo, il fondatore di questa tendenza non è affatto Dalì, e nemmeno un artista, ma solo lo scrittore Andre Breton. Il surrealismo prese forma negli anni '20 come movimento di sinistra, ma nettamente diverso dal futurismo. Il surrealismo rifletteva i paradossi sociali, filosofici, psicologici ed estetici della coscienza europea. L'Europa è stanca delle tensioni sociali, delle forme d'arte tradizionali, dell'ipocrisia etica. Questa ondata di "protesta" ha dato origine al surrealismo.

Gli autori delle prime dichiarazioni e opere del surrealismo (Paul Eluard, Louis Aragon, Andre Breton, ecc.) si sono posti l'obiettivo di "liberare" la creatività da tutte le convenzioni. Grande importanza è stata attribuita agli impulsi inconsci, alle immagini casuali, che tuttavia sono state poi sottoposte a un'attenta elaborazione artistica.

Il freudismo, che attualizzava gli istinti erotici dell'uomo, ebbe una seria influenza sull'estetica del surrealismo.

Alla fine degli anni '20 e '30, il surrealismo ha svolto un ruolo molto importante nella cultura europea, ma la componente letteraria di questa tendenza si è gradualmente indebolita. Si è allontanato dal surrealismo maggiori scrittori e poeti, in particolare, Eluard e Aragon. I tentativi di André Breton di far rivivere il movimento dopo la guerra non hanno avuto successo, mentre il Surrealismo ha dato origine a una tradizione pittorica molto più potente.

Postmodernismo - una potente tendenza letteraria del nostro tempo, molto eterogenea, contraddittoria e fondamentalmente aperta a qualsiasi innovazione. La filosofia del postmodernismo si è formata principalmente nella scuola del pensiero estetico francese (J. Derrida, R. Barthes, J. Kristeva e altri), ma oggi si è diffusa ben oltre la Francia.

Allo stesso tempo, molti origini filosofiche e le prime opere si riferiscono alla tradizione americana, e il termine "postmodernismo" in relazione alla letteratura fu usato per la prima volta dal critico letterario americano di origine araba, Ihab Hasan (1971).

La caratteristica più importante del postmodernismo è il rifiuto fondamentale di ogni centralità e di ogni gerarchia di valori. Tutti i testi sono fondamentalmente uguali nei diritti e in grado di entrare in contatto tra loro. Non esiste arte alta e bassa, moderna e superata. Dal punto di vista della cultura, esistono tutti in un certo "adesso", e poiché la catena del valore è fondamentalmente distrutta, nessun testo ha vantaggi rispetto a un altro.

Quasi tutti i testi di qualsiasi epoca entrano in gioco nelle opere dei postmodernisti. Anche il confine tra la propria parola e quella di un altro viene distrutto, quindi i testi di autori famosi possono essere intervallati in una nuova opera. Questo principio è stato chiamato principio di centonalità» (centon - un genere di gioco quando una poesia è composta da diverse righe di altri autori).

Il postmodernismo è radicalmente diverso da tutti gli altri sistemi estetici. In vari schemi (ad esempio, nei noti schemi di Ihab Hasan, V. Brainin-Passek, ecc.), Si notano dozzine di segni distintivi del postmodernismo. Questa è un'ambientazione per il gioco, il conformismo, il riconoscimento dell'uguaglianza delle culture, un'ambientazione per il secondario (cioè il postmodernismo non mira a dire qualcosa di nuovo sul mondo), l'orientamento al successo commerciale, il riconoscimento dell'infinito dell'estetica ( cioè tutto può essere arte) ecc.

L'atteggiamento nei confronti del postmodernismo sia tra gli scrittori che tra i critici letterari è ambiguo: dalla completa accettazione alla negazione categorica.

IN ultimo decennio sempre più spesso parlano della crisi del postmodernismo, ricordano la responsabilità e la spiritualità della cultura.

Ad esempio, P. Bourdieu considera il postmodernismo una variante del “radical chic”, spettacolare e confortevole allo stesso tempo, e invita a non distruggere la scienza (e, nel contesto, anche l'arte) “nei fuochi d'artificio del nichilismo” .

Attacchi taglienti contro il nichilismo postmoderno sono anche intrapresi da molti teorici americani. In particolare, il libro Against Deconstruction di J. M. Ellis, che contiene un'analisi critica degli atteggiamenti postmodernisti, ha suscitato risonanza.

Allo stesso tempo, bisogna ammettere che finora non ci sono nuove tendenze interessanti che offrano altre soluzioni estetiche.

"Clarissa, o La storia di una giovane donna, contenente le questioni più importanti della vita privata e mostrando, in particolare, i disastri che possono essere la conseguenza della cattiva condotta di genitori e figli in relazione al matrimonio". Ora, tuttavia, questo schema è molto più complicato. È consuetudine parlare di pre-simbolismo, primo simbolismo, simbolismo mistico, post-simbolismo, ecc. Tuttavia, ciò non annulla la divisione naturalmente formata in più vecchio e più giovane.