La cultura antica e il suo ruolo storico. V.F. Gorokhov. Cultura antica: Alle origini della civiltà europea

introduzione
1. Cultura Grecia antica
1.1. Cultura dell'Ellade nei secoli XXX-XII. AVANTI CRISTO.
1.2. La cultura dei "secoli bui" (XI-IX secolo a.C.)
1.3. Cultura del periodo arcaico (VIII-VI secolo a.C.)
1.4. La cultura greca nel V secolo. AVANTI CRISTO.
2. Cultura dell'Antica Roma
2.1. Antica Roma (VIII-VI secolo a.C.)
2.2. Prima Repubblica Romana (V-IV secolo a.C.)
2.3. Il periodo di massimo splendore della cultura romana dell'era della repubblica (III-I secolo a.C.)
2.4. L'era del primo impero romano (27 a.C. - II secolo d.C.)
2.5. Cultura dell'Impero Romano nei secoli I-II.
2.6. Cultura del declino dell'Impero Romano (III-V secolo d.C.)
Conclusione
Elenco della letteratura usata

introduzione

Il termine "antichità" deriva dalla parola latina "antiquus" - antico. È consuetudine chiamarli un periodo speciale nello sviluppo dell'antica Grecia e di Roma, così come quelle terre e popoli che erano sotto la loro influenza culturale. Il quadro cronologico di questo periodo, come qualsiasi altro fenomeno culturale e storico, non può essere determinato con precisione, ma coincidono in gran parte con il tempo di esistenza degli stessi stati antichi: dall'XI al IX secolo. AC, il tempo della formazione dell'antica società in Grecia e prima del V d.C. - la morte dell'Impero Romano sotto i colpi dei barbari.

Comuni agli stati antichi erano le modalità di sviluppo sociale e una forma speciale di proprietà: l'antica schiavitù, nonché la forma di produzione basata su di essa. La loro civiltà era comune con un comune complesso storico e culturale. Ciò, ovviamente, non nega la presenza di caratteristiche e differenze indiscutibili nella vita delle società antiche.

Il principale, fondamentale nella cultura antica erano la religione e la mitologia. La mitologia era per gli antichi greci il contenuto e la forma della loro visione del mondo, la loro visione del mondo, era inseparabile dalla vita di questa società. Quindi - antica schiavitù. Non era solo la base dell'economia e della vita sociale, era anche la base della visione del mondo delle persone di quel tempo. Successivamente, la scienza e la cultura artistica dovrebbero essere individuate come fenomeni fondamentali nella cultura antica. Quando si studia la cultura dell'antica Grecia e di Roma, è necessario, prima di tutto, concentrarsi su questi dominanti della cultura antica.

1. Cultura dell'antica Grecia

1.1. Cultura dell'Ellade nei secoli XXX-XII. AVANTI CRISTO.

La prima cultura greca originale e sfaccettata si è formata nel 3000-1200. AVANTI CRISTO. Vari fattori hanno accelerato il suo movimento. Ad esempio, l'etnogenesi completata del popolo greco si è rafforzata comunicazioni interne in tutto il mondo di lingua greca, nonostante i frequenti scontri locali.

L'attività creativa dei greci dell'età del bronzo si basava sullo sviluppo di un ampio bagaglio di conoscenze sperimentali. È necessario, prima di tutto, notare il livello e il volume delle conoscenze tecnologiche che hanno permesso alla popolazione di Hellas di sviluppare ampiamente la produzione artigianale specializzata.

La ceramica testimonia anche la fluidità nei complessi processi termici eseguiti in fornaci di vario tipo.

L'accumulo di conoscenze tecnologiche e il progresso delle competenze di una vasta gamma di lavoratori ordinari, sia nell'agricoltura che nell'artigianato specializzato e domestico, furono alla base dell'intenso sviluppo economico del paese.

L'architettura si distingueva per gli alti risultati. I monumenti architettonici riflettono vividamente l'esistenza della disuguaglianza di proprietà e testimoniano l'emergere delle prime monarchie di classe.

Durante i secoli XX-XII. AVANTI CRISTO. l'arte della pittura vascolare si sviluppò rapidamente. L'ampiezza delle esigenze artistiche della società si è manifestata nella grande attenzione dell'arte all'uomo e alle sue attività. Allo stesso tempo, gli artisti non hanno dimenticato il trasferimento dell'aspetto fisico di una persona, riproducendo figure nude in pittura, scultura, toreutica e glittica. È interessante notare che anche nei normali monumenti d'arte si può notare il rispetto per una persona.

La letteratura dei primi greci, come altri popoli, risaliva alle tradizioni del folklore antico, che comprendeva fiabe, favole, miti e canzoni. Con il cambiamento delle condizioni sociali iniziò il rapido sviluppo della poesia epica popolare, glorificando le gesta degli antenati e degli eroi di ogni tribù.

La scrittura nella cultura greca dei secoli XXII-XII. AVANTI CRISTO. svolto un ruolo limitato. Come molti popoli del mondo, gli abitanti di Hellas, prima di tutto, iniziarono a prendere appunti pittorici, noti già nella seconda metà del 3 millennio: ogni segno di questa lettera pittografica denotava un intero concetto.

La religione dell'antica Grecia ha svolto un ruolo importante nelle dinamiche pensiero pubblico Elleni. Inizialmente, la religione greca, come ogni altra religione primitiva, riflette solo la debolezza dell'uomo di fronte a quelle "forze" che in natura, poi nella società e nella sua stessa mente, interferiscono, come pensa, con le sue azioni e pose una minaccia alla sua esistenza, quindi più terribile, che non capisce da dove provenga.

1.2. La cultura dei "secoli bui" (XI-IX secolo a.C.)

La civiltà palatina di epoca cretese-micenea uscì dalla scena storica in circostanze misteriose, ancora non del tutto chiarite, verso la fine del XII secolo. AVANTI CRISTO. L'era antica civiltà inizia solo dopo tre secoli e mezzo e anche quattro.

La ricerca archeologica negli ultimi anni ha permesso di scoprire la vera portata della terribile catastrofe vissuta dalla civiltà micenea a cavallo tra il XIII e il XII secolo. aC, nonché tracciare le principali tappe del suo declino nel periodo successivo.

La principale caratteristica distintiva di quel periodo è la deprimente povertà della cultura materiale, dietro la quale si nascondeva un forte calo del tenore di vita della maggior parte della popolazione greca e un altrettanto netto calo delle forze produttive del paese. I prodotti dei vasai sub-micenei che ci sono pervenuti danno l'impressione più desolante. Sono molto ruvidi nella forma, modellati con noncuranza, privi anche della grazia elementare.

Il numero totale di prodotti in metallo che sono scesi da questo periodo è estremamente ridotto. Gli oggetti di grandi dimensioni, come le armi, sono estremamente rari. Predominano piccoli mestieri come spille o anelli.

È vero, quasi contemporaneamente in Grecia sono apparsi i primi prodotti in ferro. All'inizio del periodo risalgono ritrovamenti sparsi di coltelli in bronzo con inserti in ferro.

Un'altra caratteristica distintiva del periodo sub-miceneo fu una rottura decisiva con le tradizioni dell'era micenea. Il metodo più comune di sepoltura in epoca micenea in tombe a camera fu soppiantato da sepolture individuali in tombe a cassetta (cisti) o in semplici fosse.

Il fattore più importante che contribuisce allo sradicamento delle tradizioni culturali micenee, ovviamente, dovrebbe essere considerato il forte aumento della mobilità della maggior parte della popolazione greca. Iniziato nella prima metà del XII secolo. AVANTI CRISTO. il deflusso della popolazione dalle regioni del paese più colpite dall'invasione barbarica continua anche nel periodo sub-miceneo.

Se proviamo ad estrapolare tutti questi sintomi di declino e regressione culturale nella sfera delle relazioni socio-economiche inaccessibili alla nostra osservazione diretta, dovremo quasi inevitabilmente ammetterlo nei secoli XII-XI. AVANTI CRISTO. La società greca è stata proiettata molto indietro, allo stadio del primitivo sistema comunitario e, in sostanza, è tornata alla linea originaria da cui un tempo era iniziata la formazione della civiltà micenea.

1.3. Cultura del periodo arcaico (VIII-VI secolo a.C.)

Uno dei fattori più importanti della cultura greca VIII-VI secoli. BC è considerato un nuovo sistema di scrittura. La scrittura alfabetica, in parte presa in prestito dai Fenici, era più conveniente dell'antico sillabario miceneo: consisteva di soli 24 caratteri, ognuno dei quali aveva un significato fonetico ben stabilito. A differenza del sillabario, utilizzato principalmente per tenere conti e, forse, in una certa misura per compilare testi religiosi, il nuovo sistema di scrittura era un mezzo di comunicazione veramente universale che poteva essere utilizzato con uguale successo nella corrispondenza commerciale e per registrare poesie liriche o aforismi filosofici. Tutto ciò ha portato alla rapida crescita dell'alfabetizzazione tra la popolazione delle politiche greche, come testimoniano le numerose iscrizioni su pietra, metallo e ceramica, il cui numero è in aumento man mano che ci avviciniamo alla fine del periodo arcaico.

Quasi contemporaneamente (la seconda metà dell'VIII secolo a.C.) furono creati e, molto probabilmente, scritti contemporaneamente esempi eccezionali dell'epopea eroica monumentale come l'Iliade e l'Odissea, con cui la storia del greco inizia la letteratura.

La poesia greca dell'epoca post-omerica (VII-VI secolo aC) si distingue per la sua straordinaria ricchezza tematica e varietà di forme e generi. La poesia lirica si sta diffondendo e diventa presto la principale tendenza letteraria dell'epoca, che a sua volta è suddivisa in diversi generi principali: elegia, giambico, monodico, ad es. destinato all'esibizione solista e ai testi corali.

Mentre alcuni poeti greci cercavano di comprendere nelle loro poesie il complesso mondo interiore di una persona e trovare l'opzione migliore per il suo rapporto con la squadra civile della politica, altri cercavano non meno insistentemente di penetrare nella struttura ambiente umano universo e risolvere il mistero della sua origine.

Nell'era della Grande Colonizzazione, la religione greca tradizionale non soddisfaceva i bisogni spirituali dei contemporanei anche perché era difficile trovare una risposta alla domanda su cosa attende una persona nella sua vita futura e se esiste. I rappresentanti di due insegnamenti religiosi e filosofici strettamente correlati, gli orfici e i pitagorici, hanno cercato di risolvere questa dolorosa domanda a modo loro. Sia gli orfici che i pitagorici cercarono di correggere e purificare le credenze tradizionali dei greci, sostituendole con una forma di religione più raffinata e spiritualmente piena.

Per la prima volta nella storia dell'umanità, i pensatori milesi cercarono di presentare l'intero universo che li circondava come un sistema armoniosamente organizzato, autosviluppante e autoregolante.

Nei secoli VII-VI. AVANTI CRISTO. Gli architetti greci per la prima volta dopo una lunga pausa iniziarono a costruire templi monumentali in pietra, pietra calcarea o marmo.

Il tipo più diffuso e accessibile di arte greca arcaica era, ovviamente, la pittura vascolare. Nel loro lavoro, rivolto al più vasto consumatore, i maestri vasai dipendevano molto meno degli scultori o degli architetti dai canoni consacrati dalla religione o dallo stato. Pertanto, la loro arte era molto più dinamica, diversificata e rispondeva rapidamente a tutti i tipi di scoperte ed esperimenti artistici.

1.4. La cultura greca nel V secolo. AVANTI CRISTO.

Nella prima metà del V sec. AVANTI CRISTO. ci sono cambiamenti importanti nell'ideologia religiosa dei greci. Sfortunatamente, ci sono poco conosciuti e si riflettono più spesso in Lavori letterari, il che rende difficile sapere se un dato fenomeno sia il risultato della creatività individuale o di gruppo, o rifletta una convinzione diffusa. L'ascesa della polis classica, la vittoria sui persiani ebbe importanti conseguenze per la mentalità popolare. I ricercatori moderni notano la crescita della religiosità tra i greci.

Lo sviluppo alla fine del periodo arcaico sulla base dell'antico culto contadino della speranza dell'immortalità, che in precedenza era considerato appartenere non a un individuo, ma a un numero di generazioni successive, ad Atene nel V secolo a.C., quando una persona si sente libera dai legami familiari e dalla tradizione, arriva al culto dell'immortalità personale.

La religione si umanizza, diventa mondana. Da quel momento, lo stato e gli dei formano un insieme inseparabile. Il sentimento religioso lascia il posto al patriottismo e all'orgoglio dei cittadini che possono erigere monumenti così magnifici ai loro dei, che furono occasione di magnifiche feste e divennero oggetto dell'ammirazione del mondo intero.

Nella filosofia del V sec. AVANTI CRISTO. la direzione principale era la filosofia naturale, che si sviluppò in Ionia nel secolo precedente. I rappresentanti più importanti della filosofia naturale spontaneo-materialista di questo tempo sono Eraclito di Efeso, Anassagora ed Empedocle.

Il materialismo della Grecia antica raggiunse il suo apice negli insegnamenti di Leucippo e Democrito. Leucippo pose le basi della filosofia atomistica. Il suo allievo Democrito non solo accettò la teoria cosmologica del suo maestro, ma la espanse e la raffinò, creando un sistema filosofico universale.

V secolo AVANTI CRISTO. può essere considerato il momento della nascita della scienza come campo speciale di attività. Tuttavia, la scienza dell'antica Grecia poteva preservare un tale carattere solo fino a un certo livello. L'espansione della sfera della conoscenza, l'aumento della sua somma, ha portato non solo alla ramificazione della filosofia naturale delle singole scienze, ma anche (a volte) al conflitto tra di esse.

Cambiamenti significativi avvenuti nella cultura greca durante il V secolo a.C. AC, si riflettono chiaramente nella letteratura. L'inizio del secolo vede il tramonto della lirica corale, quel genere di letteratura che ha dominato l'età arcaica; allo stesso tempo nacque la tragedia greca, il genere letterario che corrispondeva maggiormente allo spirito della polis classica.

Secondo la periodizzazione più comune della storia delle belle arti e dell'architettura greche del V secolo a.C. AVANTI CRISTO. solitamente diviso in due grandi periodi: l'arte dei primi classici, o stile rigoroso e l'arte dei classici alti o sviluppati. Il confine tra loro corre approssimativamente a metà del secolo, tuttavia, i confini nell'arte sono generalmente piuttosto arbitrari e il passaggio da una qualità all'altra avviene gradualmente e in diverse aree arte a diverse velocità. Questa osservazione è vera non solo per il confine tra i primi e gli alti classici, ma anche tra l'arte arcaica e quella dei primi classici.

Quindi, la fine dei secoli V-IV. AVANTI CRISTO. - il periodo della turbolenta vita spirituale della Grecia, la formazione delle idee idealistiche di Socrate e Platone, che si svilupparono nella lotta contro la filosofia materialistica di Democrito, e l'emergere degli insegnamenti dei cinici.

2. Cultura dell'Antica Roma

2.1. Antica Roma (VIII- VIsecoli AVANTI CRISTO.)

Nei primi secoli del I millennio a.C. il territorio della penisola appenninica era abitato da tribù indoeuropee italiane, divise etnicamente e linguisticamente in più gruppi. Sulla formazione della prima cultura romana maggiore influenza furono forniti dalle tribù dei Latini che vivevano nella regione del Lazio (dove sorse la città di Roma).

Gli Etruschi erano agricoltori esperti e abili artigiani. Producevano una specie di ceramica "buccero". . I vasi venivano cotti fino a diventare neri, quindi lucidati e decorati con immagini in rilievo di animali e uccelli. Famosa era anche la fusione artistica in bronzo etrusca. . La ceramica etrusca e vari prodotti in metallo erano ampiamente venduti nella stessa Italia, in Grecia, a Cartagine e in altri luoghi.

Il periodo di massimo splendore della cultura etrusca in Italia si svolge nel VII-V secolo. AVANTI CRISTO. Il livello di sviluppo delle forze produttive degli Etruschi per quel tempo era molto alto. Le loro città avevano una pianta regolare, strade lastricate, un buon sistema fognario, molti templi su fondamenta di pietra. Quasi tutte le conquiste degli Etruschi nel settore delle costruzioni furono successivamente prese in prestito dai Romani.

In generale, nonostante le numerose influenze e prestiti, la prima cultura romana crebbe sul suolo italico locale ed era piuttosto originale.

2.2. Prima Repubblica Romana (v- IVsecoli AVANTI CRISTO.)

Il primo stato romano acquisì le caratteristiche principali della politica. La Repubblica Romana era aristocratica e patrizia.

romano cultura V-IV secoli AVANTI CRISTO. si formò e si rafforzò, assorbendo vari influssi, principalmente etruschi e greci.

Ci fu uno sviluppo della lingua e della scrittura latina, l'alfabetizzazione si diffuse a Roma, la retorica si sviluppò, fu realizzata una costruzione su larga scala. Nel IV sec. AVANTI CRISTO. a Roma prese piede l'usanza di un nome composto di tre sillabe (Gaius Julius Caesar, Mark Lininius Krase, Publius Virgil Maron). I nomi romani consistevano in personale (proprio) , nome generico e cognome (soprannome) . A partire dal IV secolo a.C. il cognomen iniziò ad essere ereditato e denota il nome della famiglia nel genere a cui apparteneva la persona.

2.3. Il periodo di massimo splendore della cultura romana nell'era della repubblica (III- IOsecoli AVANTI CRISTO.)

Nei secoli III-II. aC Roma era già in guerra fuori dall'Italia: prima con Cartagine, forte stato del Nord Africa. Allo stesso tempo, Roma era in guerra con gli Illiri, la Macedonia e il regno

Lo stato romano, essendosi trasformato in un potente potere dell'antichità proprietario di schiavi, fu lacerato dall'interno da aspre contraddizioni sociali e di classe. A Roma c'è stata una feroce lotta per il potere tra rappresentanti di famiglie nobili, politici e generali.

In questo contesto movimentato, ebbe luogo l'ulteriore sviluppo della cultura romana. Il sistema socio-politico ed economico di Roma ha dato origine al proprio sistema di valori, dove il valore militare, le imprese militari e la gloria del nome romano occupavano il posto principale. Tra i romani, i miti - storie sugli dei - non hanno ricevuto un tale sviluppo come tra i greci, lasciando il posto in una certa misura alle tradizioni storiche, in particolare la storia dei guerrieri romani.

Un potente movimento culturale inizia a Roma alla fine del III secolo. AVANTI CRISTO. La sua caratteristica principale era l'influenza della cultura greca, della lingua greca e dell'istruzione. Per i giovani e nobili romani era obbligatorio padroneggiare tutto ciò che veniva insegnato in Grecia. Esigenze per persone educate soddisfatto importando schiavi greci istruiti. Numerose figure della cultura romana - scrittori di prosa, poeti, filosofi, oratori, avvocati, insegnanti, medici, artisti, architetti, erano in gran parte non romani. Per conoscere la cultura greca, non solo la nobiltà. Ma anche di grande importanza per la gente comune fu l'accumulo a Roma di dipinti e statue prelevati dalle città greche, che venivano esposti nelle piazze e nei templi e servivano da modelli per i maestri romani.

Alla fine del III sec. AVANTI CRISTO. a Roma si forma la lingua letteraria latina e, sulla sua base, la poesia epica. Appare un'intera galassia di poeti e drammaturghi di talento, che di solito prendevano come modelli tragedie e commedie greche.

Dalla metà del II sec. AVANTI CRISTO. Il genere più importante in prosa è storico. Gli scritti storici romani, di regola, avevano un pronunciato carattere propagandistico, Roma rimase per loro il punto di partenza.

IN l'ultimo secolo della Repubblica Romana (I sec. lotta politica nell'era delle guerre civili, Sallustio ha dato magnifici ritratti di politici romani contemporanei.

Insieme alle opere storiche, le opere scientifiche, filosofiche e retoriche occupavano un posto importante nella letteratura romana dell'era della Repubblica.

Nei secoli II-I. AVANTI CRISTO. a Roma divennero note varie correnti della filosofia ellenistica. Per familiarizzare con loro, gli antichi romani fecero molto figura politica, famoso oratore e scrittore Marco Tullio Cicerone (I secolo aC).

Nel I sec AVANTI CRISTO. a Roma, la retorica, l'arte dell'eloquenza politica e giudiziaria, raggiunse il suo massimo sviluppo, che fu associato alla turbolenta vita sociale dell'era di transizione dalla Repubblica all'Impero.

Il risultato più originale della narrativa romana fu la satira, un genere letterario di origine prettamente romana.

Solo pochi sono sopravvissuti dal periodo repubblicano della storia dell'antica Roma. monumenti architettonici. Nella costruzione i romani utilizzarono principalmente quattro ordini architettonici: toscano (preso in prestito dagli etruschi), dorico, ionico e corinzio. I templi romani ricordano quelli greci nella loro forma rettangolare e nell'uso dei portici, ma a differenza di quelli greci erano più grandiosi e. di regola venivano eretti su alti podi (piattaforme rettangolari con scale). Nel V-IV sec. AVANTI CRISTO. nelle costruzioni romane veniva utilizzato principalmente tufo vulcanico tenero. Nel tardo periodo repubblicano si diffuse il cotto e il marmo. Nel II sec. AVANTI CRISTO. I costruttori romani hanno inventato il cemento, che ha causato la diffusione capillare di strutture ad arco-volta che hanno trasformato tutta l'architettura antica -

Molto popolari nell'architettura romana erano le colonne autoportanti erette, ad esempio, in onore delle vittorie militari.

Molto tipo caratteristico Le strutture romane erano portici - una serie di archi poggianti su pilastri o colonne. I portici venivano usati nella costruzione di loggiati che correvano lungo il muro di un edificio, come un teatro, così come negli acquedotti - ponti di pietra a più livelli. al cui interno si nascondevano tubi di piombo e argilla che rifornivano d'acqua la città.

Strutture ad arco ea volta furono utilizzate anche nella costruzione di anfiteatri - i teatri romani originali, in cui i sedili non erano disposti a semicerchio, come in greco, ma in un'ellisse attorno al palcoscenico o all'arena.

Un tipo specifico di struttura romana era l'arco trionfale, che era più ampiamente utilizzato nell'era dell'Impero come monumento di gloria militare e imperiale.

2.4. L'era del primo impero romano (27 a.C. - II secolo d.C.)

Durante il regno di Ottaviano Augusto (27 aC - 14 dC), la cultura romana conobbe una brillante fioritura, la sua "età dell'oro". Il principato di Augusto, i cui principali slogan erano: la restaurazione della repubblica e della morale degli antenati, la cessazione delle guerre e dei disordini, era percepito dai contemporanei come una tanto attesa liberazione dai conflitti civili e dalle guerre che sconvolgevano la società romana.

Nell'"età di Augusto" si compie la sintesi della cultura antica, greca e romana. Sotto l'influenza dell'assimilazione e dell'elaborazione finali dell'eredità ellenica, la letteratura e l'arte raggiunsero un alto livello di perfezione e si formò finalmente la cultura antica, che divenne una componente essenziale della cultura europea.

Lo sviluppo dell'architettura (ma solo nella Roma metropolitana) ha portato alla nascita di pitture murali, meglio conosciute dagli scavi di case a Pompei in Italia. Gli affreschi raffiguravano dipinti colorati su soggetti mitologici, storici, quotidiani e somigliavano a quelli greci. I disegni greci sono stati riprodotti da scultori. È vero, la scultura romana si distingueva per un maggiore realismo nel riprodurre le caratteristiche dell'originale, poiché l'arte romana era caratterizzata da un interesse per la psicologia. Tale è la statua in marmo di Augusto Primaporta, realizzata nello stile di Policleto, ma più maestosa e più vicina all'originale. La cultura dell'"età di Augusto" creò i presupposti per il fiorire a tutto tondo della cultura romana nel I-II secolo. ANNO DOMINI

2.5. Cultura dell'Impero Romano nei secoli I-II.

La cultura romana ha mantenuto il suo splendore e il suo splendore e per alcuni aspetti ha superato il suo livello precedente. Mai prima d'ora ha brillato con una tale costellazione di nomi: filosofi: Senka, Epithet, Marcus Aurelius, Sextus Empyrek, Dio Chrysostomos.

tratto caratteristico vita culturale Roma dell'era del primo impero era che i nativi non solo della città di Roma, ma anche di tutta l'Italia e soprattutto delle province romane parteciparono attivamente alla sua creazione.

Il genere epistolare era molto popolare nel primo impero romano. Tali, ad esempio, sono le lettere del senatore Plinio il Giovane agli amici e all'imperatore Traiano. Il genere del romanzo era nuovo, ma solo uno dei romanzi romani ci è pervenuto: "Metamorfosi" (o "L'asino d'oro") di Apuleio (II secolo).

Gli eccezionali risultati dell'architettura romana includono anche archi trionfali, uno, tre e cinque campate, che furono eretti in onore dell'imperatore. Se i greci spiegavano la vittoria militare con il valore di tutti i soldati, i romani la attribuivano ai meriti personali del comandante. L'arco trionfale serviva come espressione dei più alti onori all'imperatore-comandante.

Nel II sec. Le prime statue equestri compaiono a Roma. Tale è la statua equestre di Marco Aurelio, che ancora adorna la piazza del Campidoglio.

Uno degli edifici romani più notevoli sono i termini (terme), che hanno svolto un ruolo importante nella vita quotidiana dei romani. Le terme romane hanno fatto molta strada dalla semplicità repubblicana al lusso e agli eccessi dell'era imperiale. Appartenevano sia ai privati ​​che allo Stato, questi ultimi erano destinati ai bisogni pubblici.

Nei secoli I-II. la rapida costruzione avveniva non solo a Roma, ma anche in altre città d'Italia e nelle province. In tutto l'impero si possono trovare i resti di edifici monumentali e monumenti dell'epoca: il grande tempio di Zeus ad Atene, l'anfiteatro di Verona, i porti di Ostia ed Ercolano, l'anfiteatro di Pompei. E in Mesopotamia, in Egitto, in Galia e in Spagna sono state conservate tracce dell'antica architettura greco-romana: anfiteatri e circhi, terme e acquedotti, strade e ponti, archi e colonne, templi e composizioni plastiche.

2.6. Cultura durante il declino dell'Impero Romano (III- vsecoli ANNO DOMINI)

Gli eventi del III secolo nell'Impero Romano ricevettero nella scienza il nome di "crisi del III secolo". La crisi colpì soprattutto la vita politica di Roma: nuove guerre civili, la "barbarizzazione" dell'Impero, il crescente separatismo delle province, la pressione sempre crescente sull'impero delle unioni tribali dei tedeschi e di altri popoli, eccetera. In termini economici, entro la metà del III sec. l'impero cadde in uno stato di completa rovina.

La crisi ha colpito anche la cultura. Quasi perso interesse per la filosofia e la scienza. Invece della filosofia, c'è sempre più un appello alla religione, a vari culti mistici e superstizioni.

Nelle arti visive, quasi l'unico fenomeno degno di nota era un ritratto scultoreo realistico, uno dei più grandi successi dell'arte romana in generale. Sorto in epoca repubblicana (busti marmorei di Pompeo, Cesare, Cicerone, ecc.), raggiunse il suo massimo splendore in epoca imperiale.

Il culto del potere imperiale ha contribuito alla creazione di strutture colossali e maestose. L'arte tardo romana è simbolica: le statue degli imperatori incarnano una grandezza disumana, sembrano prive di un corpo, la vita brucia solo negli occhi che riflettono l'anima.

Dopo la morte di Costantino (337) a Roma, la crisi degli ordini antichi si aggravò di nuovo bruscamente. Gli attacchi dei barbari ai confini dell'impero si intensificarono, i romani persero quasi tutte le loro province. fatto a pezzi contraddizioni interne, l'Impero Romano, pressato da ogni parte da nemici esterni, si stava muovendo costantemente verso la sua fine. Nel 395, l'impero romano fu finalmente diviso in occidentale e orientale. Roma rimase la capitale della metà occidentale, mentre Costantinopoli, fondata da Costantino sul sito dell'ex colonia greca di Bisanzio, divenne la capitale dell'Impero Romano d'Oriente (futura Bisanzio).

Nel 410 e nel 455 Roma subì una terribile sconfitta, prima dai Goti e poi dai vandali (da qui il concetto di vandalismo). A metà del V sec Solo l'Italia rimase sotto il dominio dell'imperatore. Nel 476, il comandante dei mercenari tedeschi di stanza in Italia, Odoacre, depose l'imperatore neonato Romolo-Augustolo e inviò a Costantinopoli le insegne della dignità imperiale. Questo evento è considerato la fine dell'Impero Romano d'Occidente.

Ciò che è punito dall'Impero Romano d'Oriente, non è morto sotto i colpi dei barbari, ma è esistito per quasi mille anni. Con la fine dell'Impero Romano d'Occidente perì anche la cultura antica. La storia delle antiche civiltà dell'Asia, dell'Africa e dell'Europa ci consente di tracciare le caratteristiche e le fasi principali dello sviluppo della cultura mondiale di quel tempo - dalla prima classe e abbastanza culture primitive Oriente - alle culture del mondo antico che stupiscono per la loro armonia e perfezione,

La cultura delle antiche civiltà ha avuto un enorme impatto sul successivo sviluppo culturale dell'umanità. I diversi valori culturali sviluppati dall'antico Egitto e dall'antica civiltà mesopotamica furono accettati, compresi ed elaborati in modo creativo dalle società successive, principalmente dall'antica Grecia e da Roma. A sua volta, il mondo antico e la sua cultura hanno costituito la base della civiltà europea, che periodicamente si è rivolta alle idee e ai motivi del patrimonio culturale greco-romano. Eminenti astronomi del Medioevo - Galileo Galilei, Niccolò Copernico, Giovanni Keplero - si affidarono alle opere di Aristarco di Samo e alla sua teoria della rivoluzione della Terra e dei pianeti attorno al Sole. Il teorema di Pitagora, la geometria di Euclide, la legge di Archimede divennero la base dell'educazione scolastica nell'Europa feudale.

Il cristianesimo, avendo assorbito i valori della cultura antica, è diventato la principale religione mondiale.

Il diritto romano costituiva la base di tutti i sistemi giuridici negli stati dell'Europa occidentale.

Anche i tipi e i generi letterari moderni risalgono all'antichità. È stata costantemente contattata teatro europeo, teatro e letteratura.

Conclusione

cultura anticafenomeno unico, che ha dato valori culturali generali letteralmente in tutte le aree dell'attività spirituale e materiale. Solo tre generazioni di figure culturali, le cui vite si inseriscono praticamente nel periodo classico della storia dell'antica Grecia, hanno gettato le basi della civiltà europea e creato immagini da seguire per i millenni a venire. Caratteristiche distintive dell'antica cultura greca: diversità spirituale, mobilità e libertà - hanno permesso ai greci di raggiungere vette senza precedenti prima che i popoli imitassero i greci, costruissero una cultura secondo i modelli che avevano creato.

La cultura dell'antica Roma, per molti aspetti erede delle antiche tradizioni della Grecia, si distingue per moderazione religiosa, severità interna ed opportunità esterna. La praticità dei romani trovò degna espressione nell'urbanistica, nella politica, nella giurisprudenza e nell'arte militare. La cultura dell'antica Roma determinò in gran parte la cultura delle epoche successive nell'Europa occidentale.

Elenco della letteratura usata

  1. Kumanetsky K. Storia della cultura dell'antica Grecia e di Roma. - M., 1990.
  2. Filosofia: libro di testo per le università / Sotto il generale. ed. VV Mironova. — M.: Norma, 2005.
  3. Cultura dell'arte mondiale: edizione educativa / ed. L. Yu. Vasilevskaya, O.V. Divnenko. - M.: Centro, 1996.
  4. Lezioni di cultura antica: libro di testo / Miretskaya N.V., Miretskaya E.V. - Obninsk: Titolo, 1996.
  5. Zeller E. Filosofia antica. - SPb., 1996.
  6. Chanyshev N.A. Filosofia del mondo antico: libro di testo per le università. - M.: Scuola superiore, 2001.

Cultura antica: valori fondamentali

Il termine "antichità" deriva dalla parola latina antiquus - antico. È consuetudine chiamarli un periodo speciale nello sviluppo dell'antica Grecia e di Roma, così come quelle terre e popoli che erano sotto la loro influenza culturale. Il quadro cronologico di questo periodo, come qualsiasi altro fenomeno culturale e storico, non può essere determinato con precisione, ma coincidono in gran parte con il tempo di esistenza degli stessi stati antichi: dall'XI al IX secolo. AC, il tempo della formazione dell'antica società in Grecia e prima del V d.C. - la morte dell'Impero Romano sotto i colpi dei barbari.

Comuni agli stati antichi erano le modalità di sviluppo sociale e una forma speciale di proprietà: l'antica schiavitù, nonché la forma di produzione basata su di essa. La loro civiltà era comune con un comune complesso storico e culturale. Ciò, ovviamente, non nega la presenza di caratteristiche e differenze indiscutibili nella vita delle società antiche. La religione e la mitologia erano le principali, fondamentali nella cultura antica. La mitologia era per gli antichi greci il contenuto e la forma della loro visione del mondo, la loro visione del mondo, era inseparabile dalla vita di questa società. Quindi - antica schiavitù. Non era solo la base dell'economia e della vita sociale, era anche la base della visione del mondo delle persone di quel tempo. Successivamente, la scienza e la cultura artistica dovrebbero essere individuate come fenomeni cardine nella cultura antica. Quando si studia la cultura dell'antica Grecia e di Roma, è necessario prima di tutto concentrarsi su questi dominanti della cultura antica.

L'antica (o antica) Grecia è stata la culla della civiltà e della cultura europea. Fu qui che furono posti quei valori materiali, spirituali, estetici che, in un modo o nell'altro, trovarono il loro sviluppo in quasi tutti i popoli europei.

La storia dell'antica Grecia è solitamente suddivisa in 5 periodi, che sono anche epoche culturali:

Egeo o Creta-Miceneo (III - II millennio a.C.),

Omerico (XI - IX secolo a.C.),

Arcaico (VIII - VI secolo a.C.),

Classica (V - IV secolo a.C.),

Ellenistico (seconda metà del IV - metà del I secolo a.C.).

La cultura dell'antica Grecia raggiunse il suo massimo splendore nel periodo classico.

La religione greca prese forma in epoca egea e indubbiamente subì l'influenza dei culti cretese-micenei con le loro divinità femminili. Come tutti i popoli antichi, i greci avevano culti comunali locali, divinità protettrici delle singole città-stato e divinità agricole. Ma già dentro tempi antichi c'è stata una tendenza all'assorbimento degli dei locali da parte dei grandi dei della Grecia: gli dei dell'Olimpo. Questa tendenza raggiunse la sua conclusione definitiva nell'era macedone e fu un riflesso dell'unificazione culturale, politica ed economica delle città greche. Ma già in epoca omerica, la comunanza culturale dei greci era chiaramente realizzata da loro, che si rifletteva nella venerazione degli dei greci comuni. La creatività epica e i suoi creatori, gli Aed, hanno svolto un ruolo significativo nella progettazione del pantheon. In questo senso, il vecchio detto che "Omero creò gli dei della Grecia" riflette una sorta di realtà storica.

La questione dell'origine dei grandi dei del pantheon olimpico è estremamente difficile. Le immagini di questi dei sono molto complesse e ognuna di esse ha attraversato una lunga evoluzione. Le principali divinità del pantheon greco sono: Zeus, Era, Poseidone, Atena, Artemide, Apollo, Hermes, Dioniso, Asclepio, Pan, Afrodite, Ares, Efesto, Estia. Una caratteristica dell'antica religione greca era l'antropomorfismo: la deificazione dell'uomo, l'idea degli dei come persone forti e belle che sono immortali e hanno l'eterna giovinezza. Secondo i greci, gli dei vivevano sul Monte Olimpo, situato al confine tra Tessaglia e Macedonia.

Le forme di culto presso i greci erano relativamente semplici. La parte più comune del culto era il sacrificio. Altri elementi del culto erano la deposizione di ghirlande sugli altari, la decorazione delle statue degli dei, il loro lavaggio, le solenni processioni, il canto di inni e preghiere sacre e talvolta danze religiose. L'amministrazione di un culto pubblico era considerata una questione di importanza nazionale. Oltre al culto pubblico esisteva anche un culto privato, domestico, i cui riti più modesti venivano eseguiti dai capifamiglia e dai clan. Il sacerdozio in Grecia non era una corporazione speciale o una tenuta chiusa. I sacerdoti erano semplicemente considerati servitori nei templi; in alcuni casi erano impegnati nella divinazione, divinazione e guarigione. La posizione del sacerdote era onoraria, ma non dava potere diretto, poiché il culto ufficiale era spesso guidato da civili. funzionari. Le politiche greche a questo riguardo erano molto diverse dagli stati dispotici orientali con il loro predominio del sacerdozio.

Il prossimo dominante della cultura greca è la mitologia. La mitologia greca non è solo e non tanto il mondo delle idee religiose, è il mondo dei greci in generale, è un insieme complesso ed esteso, che, insieme ai miti veri e propri, comprende anche leggende e tradizioni storiche, fiabe, racconti letterari, libere variazioni su temi mitologici. Ma poiché questi diversi elementi sono difficili da separare l'uno dall'altro, questa mitologia ampiamente intesa deve essere considerata nel suo insieme.

Tra i miti si trova uno strato profondamente arcaico di miti totemici su Giacinto, Narciso, Dafne, Edone, ecc .. I miti agricoli su Demetra e Persefone, su Triptolemus e Iakh, su Dioniso sono molto caratteristici: personificavano la semina e la germinazione di grano e la pratica rituale dei proprietari terrieri Importante il significato apparteneva alle personificazioni mitologiche degli elementi della natura terrena.

I Greci popolarono tutta la natura di esseri divini: driadi, ninfe, satiri dai piedi caprini vivevano nei boschi; nel mare - naiadi e sirene (uccelli con teste di donna). I miti sono vivi e colorati, riflettendo il cambiamento storico dei culti: sulla lotta tra generazioni di dei. sul rovesciamento di suo padre Urano da parte di Crono, sul mangiare i propri figli e, infine, sulla vittoria su di lui di suo figlio Zeus.

Il motivo antropologico è quasi assente nella mitologia greca. Non dà una risposta chiara alla domanda sull'origine dell'uomo. Secondo un mito, il titano Prometeo era il creatore dell'uomo. In ogni caso, è caratteristico che nella mitologia greca gli dei non agiscano come i creatori del mondo e dell'uomo.

Ma se l'idea di un dio - il creatore era estranea alla mitologia dei greci, allora le immagini eroi culturali occupò un posto di rilievo in esso. Gli dei, i titani e gli eroi semidei, che, secondo i greci, provenivano dai matrimoni degli dei con le persone, agiscono come eroi culturali. Particolarmente famoso e venerato era Ercole, che compì 12 fatiche. Questa è un'immagine nobile eroe combattere il male e vincerlo. Il titano Prometeo portò alle persone il fuoco benedetto, diede loro ragione, conoscenza, che incorse nell'ira di Zeus e subì una terribile esecuzione millenaria, dalla quale Ercole lo liberò molti anni dopo. Alla dea Atena fu attribuita l'introduzione della cultura dell'olivo; Demetra - cereali; Dioniso - viticoltura e vinificazione; Hermes - l'invenzione di misure e pesi, numeri e scrittura; Apollonus - insegnare alla gente poesia e musica e altre arti.

Vicini alle immagini degli eroi culturali ea volte indistinguibili da essi

semi-leggendario - figure semi-storiche di legislatori e organizzatori di città, grandi cantanti, poeti e artisti. Tale è l'immagine di Omero, il leggendario autore dell'Iliade e dell'Odissea. Esiste una vasta letteratura sulla questione omerica, che può essere suddivisa in tre gruppi principali:

Teorie dell'epopea popolare;

Teorie sintetiche (solo una persona ha raccolto, elaborato l'epopea popolare).

Quindi, la mitologia greca, con tutta la complessità e la diversità dei suoi elementi, ha una caratteristica che fa ancora un'impressione così forte sull'ascoltatore e sul lettore: l'alto talento artistico e l'umanesimo delle immagini.

Nella questione dell'antica schiavitù, un ruolo importante è svolto dalle opere di autorità antiche come Aristotele e Platone, nonché dagli argomenti sulla schiavitù universale di persone e divinità del retore Libanio, vissuto nel VI secolo d.C. La presenza e la naturalezza della schiavitù nella vita dell'antichità hanno portato all'idea della schiavitù cosmica, poiché tutto nello spazio è organizzato in modo tale che l'uno, ovviamente, obbedisca all'altro.

Ai tempi del sistema comunale-tribale, i rapporti di parentela nascevano da soli in modo naturale e su di essi si fondavano i rapporti economici. Il passaggio alla schiavitù ha dato origine a una potente divisione del lavoro; mentale e fisico. Ciò ha portato alla necessità di regolare mentalmente il lavoro fisico, cioè di gestire gli schiavi. Allo stesso tempo, c'era bisogno di una comprensione più profonda del mondo e delle sue leggi rispetto alla mitologia. Non era più un semplice trasferimento dei rapporti di parentela a tutta la natura e al mondo intero, ma anche la sua complessa interpretazione, cioè la filosofia.

Uno dei fenomeni più notevoli dell'antica cultura greca è il teatro. Nacque sulla base di canti e balli popolari durante le feste in onore del dio Dioniso. Dai canti rituali che venivano cantati, vestiti di pelli di capra, nacque la tragedia (tragos - una capra, ode - una canzone); la commedia è nata da canzoni maliziose e allegre.

Gli spettacoli teatrali erano considerati una scuola di educazione e lo stato prestava loro grande attenzione. Gli spettacoli si tenevano più volte all'anno durante le principali festività e continuavano per diversi giorni consecutivi. Sono state messe in scena 3 tragedie e 2 commedie. Hanno guardato dalla mattina alla sera e, affinché tutti i residenti potessero visitare il teatro, dal tesoro è stato emesso denaro speciale per il teatro.

Durante il periodo di massimo splendore della cultura greca (VI - V secolo a.C.), vissero e lavorarono ad Atene i più eminenti poeti tragici greci, classici non solo della letteratura greca, ma anche mondiale: Eschilo, giustamente chiamato il padre della tragedia per il suo opere immortali("Prometeo incatenato", "Persiani"); Sofocle, che creò la tragedia Edipo Re, Elettra e altri; Euripde è l'autore di Medea, Ippolito, Ifigenia in Aulide. Un classico della commedia greca è Aristofane, che ha scritto commedie: "Pace", "Donne nell'assemblea popolare", "Cavalieri", ecc.

Le belle arti dell'antica Grecia entrarono saldamente nello sviluppo artistico dei tempi successivi. I suoi elementi vivono nel presente. Le principali strutture architettoniche della Grecia classica erano templi, teatri ed edifici pubblici. La principale struttura architettonica è il tempio. Gli esempi più famosi di architettura greca sono i templi del Partenone e dell'Eretteo che sono sopravvissuti fino ai nostri giorni nell'acropoli ateniese. Nell'antica architettura greca, tre stili architettonici furono successivamente sostituiti: dorico, ionico e corinzio. Una caratteristica distintiva di questi stili è la forma delle colonne, un attributo indispensabile delle antiche strutture greche.

La scultura greca era originariamente inferiore alla scultura antico Oriente. Ma dal V sec. AVANTI CRISTO. raggiunto vette senza precedenti. Vengono trasmessi non solo la figura e il volto, ma anche il movimento e persino i sentimenti delle persone raffigurate. Scultori come Miron, Polikleitos, Fidia, Prassitele, Scopa, Lisippo godettero di fama e gloria speciali.

La pittura era diffusa nell'antica Grecia sotto forma di affreschi e mosaici che adornano templi ed edifici, ma difficilmente sono sopravvissuti ai nostri giorni. I famosi vasi greci a figure nere e rosse sono esempi di dipinti conservati.

ellenismo (ellenistico epoca III- II sec. a.C.) è solitamente considerato principalmente come un fenomeno culturale, come la diffusione della cultura greca nei paesi conquistati dalla Macedonia. La cultura del mondo ellenistico era complessa e diversificata. Era una sintesi e varie combinazioni della cultura greca e della cultura dei paesi del Vicino e Medio Oriente. La cultura ellenistica è caratterizzata dal suo design greco e dalle profonde tradizioni locali. Durante questo periodo, la lingua greca comune, Koine, si diffuse nel mondo ellenico e divenne un mezzo di comunicazione interetnica. I greci - guerrieri, funzionari, artigiani, mercanti, sparsi nei vasti territori del mondo ellenistico, superarono i limiti della polis delle loro opinioni. Tra questi si diffuse una nuova visione del mondo: il cosmopolitismo (dal Parola greca"cosmopoliti" - "cittadino del mondo").

Le conoscenze accumulate in Grecia e nell'antico Oriente, unite ai successi e allo sviluppo pratico di vaste aree, hanno contribuito al rapido sviluppo della scienza. Nell'era dell'ellenismo, la differenziazione si approfondì e ebbe luogo la sistematizzazione delle scienze. Grazie alle ricerche di Stratone (III secolo a.C.) apparve la scienza della fisica. Euclide e Archimede hanno dato un contributo eccezionale allo sviluppo delle scienze matematiche; nello sviluppo dell'astronomia - Aristarco; nella creazione della geografia - Erastofen. La combinazione della teoria e della pratica medica greca con l'antica esperienza orientale ha dato origine alla conoscenza medica nella scuola alessandrina. Il suo fondatore Herophilus ha creato un'anatomia umana descrittiva. Di tutte le società ellenistiche, la storia dell'Egitto è meglio conosciuta grazie ai papiri conservati sul suolo egiziano. Ad Alessandria fu raccolta un'enorme biblioteca per quel tempo (fino a 700mila rotoli di papiro). Alla corte dei re tolemaici d'Egitto fu organizzato Museyon, un'istituzione scientifica con un ostello per

scienziati che i Tolomei invitarono qui da tutto il mondo ellenistico. Qui ha creato le condizioni per studiare scienze, filosofia e letteratura.

Callimaco era il capo dei poeti alessandrini e Teocrito era molto popolare. Gli scienziati alessandrini erano anche famosi per i loro risultati in matematica, naturale e scienze tecniche. Ma Alessandria non era l'unico centro della scienza e dell'arte. Ad Atene, le tradizioni della filosofia greca continuarono. Durante il periodo ellenistico sorsero e si svilupparono due nuovi sistemi filosofici: gli stoici e gli epicurei. Le tradizioni di Aristofane furono continuate dall'autore di molte commedie Menandro. Il più grande stato greco e il centro della cultura ellenistica era Siracusa sull'isola di Sicilia.

Le belle arti dell'era ellenistica ebbero i suoi risultati eccezionali. Furono creati importanti monumenti architettonici, unendo tradizioni greche e orientali, caratterizzate da un desiderio di grandiosità e splendore. Caratterizzato dal naturalismo nei ritratti, sottolineando l'individualità della persona raffigurata, il trasferimento della sofferenza mentale e fisica. Nuova nella struttura era l'immagine del paesaggio come sfondo, sconosciuto ai classici greci, su cui si svolgeva la trama. Secondo i dati letterari, la pittura ellenistica ottenne un grande successo, ma dei dipinti, dipinti principalmente con colori a cera, e degli affreschi, non è sopravvissuto quasi nulla. Il patrimonio culturale comune del periodo ellenistico è una parte essenziale della base su cui la cultura mondiale si è sviluppata con successo nel corso dei millenni.

L'antica cultura romana ha attraversato un difficile percorso di sviluppo dalla cultura della comunità romana della città-stato, avendo assorbito le tradizioni culturali dell'antica Grecia, avendo sperimentato l'influenza delle culture etrusche, ellenistiche e delle culture dei popoli dell'antica Est. La cultura romana divenne il terreno fertile per la cultura dei popoli romano-germanici d'Europa. Ha dato al mondo esempi classici di arte militare, governo, legge, pianificazione urbana e molto altro.

La storia dell'antica Roma è solitamente suddivisa in tre periodi principali:

Reale (VIII - inizio VI secolo a.C.),

Repubblicano (510/509 - 30/27 a.C.),

Periodo Impero (30/27 a.C. - 476 d.C.).

La prima cultura romana, come quella greca, è strettamente connessa con le idee religiose della popolazione dell'antica Roma. La religione di questo tempo era caratterizzata dal politeismo, molto vicino all'animismo. Nella visione del romano, ogni oggetto e ogni fenomeno aveva il proprio spirito, la propria divinità. Ogni casa aveva la sua Vesta, la dea del focolare. Gli dei erano responsabili di ogni movimento e respiro di una persona dalla nascita alla morte. Un'altra caratteristica curiosa della prima religione romana e della visione del mondo delle persone è l'assenza di certe immagini degli dei. Le divinità non erano separate da quei fenomeni e processi di cui erano responsabili. Le prime immagini degli dei compaiono a Roma intorno al VI secolo. AVANTI CRISTO. influenzato dalla mitologia etrusca e greca e dalle sue divinità antropomorfe. Prima di allora, c'erano solo simboli degli dei sotto forma di lancia, freccia, ecc. Come altri popoli del mondo, le anime degli antenati erano venerate a Roma. Li chiamavano penati, lari, mans. Una caratteristica della visione religiosa del mondo dei romani è la loro stretta praticità e la natura utilitaristica della comunicazione con le divinità secondo il principio "do, ut des" - "Io do, così che tu mi dia".

La natura contrattuale formale del rapporto con gli dei è associata alla magia e alle idee magiche. Nella magia, tutto si basa su una combinazione formale di parole e azioni. Il minimo errore distrugge l'effetto. Il magicismo della religione romana ha portato all'ampio sviluppo del suo lato rituale. I rituali complessi, a loro volta, richiedevano numerosi specialisti, da qui lo sviluppo del sacerdozio. Il sacerdozio romano era più numeroso, differenziato e autorevole di quello greco. C'erano un certo numero di college greci che combattevano per l'influenza nello stato. Il più influente era il collegio dei pontefici. Il capo di questo collegio era il sommo sacerdote di Roma. Il collegio dei sacerdoti-indovini era molto numeroso e influente, poiché occupava la divinazione bel posto nella vita dei romani e nel lato rituale della religione romana.

Dal V sec AVANTI CRISTO. inizia una seria influenza della cultura e della religione greca, che passa attraverso le colonie dei greci in Italia. La ricca mitologia dei greci, l'intero mondo poetico e colorato delle leggende greche, ha arricchito in molti modi il suolo arido e prosaico della religione italo-romana. Sotto l'influenza della tradizione mitologica greca ed etrusca, spiccavano le divinità supreme dei romani, le principali delle quali sono: Giove - il dio del cielo, la dea del cielo e la protettrice del matrimonio, la moglie di Giove - Giunone, Minerva - la patrona dei mestieri, Diana - la dea dei boschi e della caccia, Marte - il dio della guerra. Appare il mito di Enea, che stabilisce il rapporto dei romani con i greci, il mito di Ercole (Ercole), ecc. In larga misura si identificano i pantheon romano e greco. Intorno al IV sec AVANTI CRISTO. la lingua greca si diffonde, soprattutto tra gli strati superiori della popolazione. Alcune usanze greche stanno guadagnando popolarità: radersi la barba e tagliare i capelli corti, sdraiarsi a tavola mentre si mangia, ecc. Nel IV secolo. AVANTI CRISTO. a Roma viene introdotta una moneta di rame secondo il modello greco, e prima si pagava semplicemente con un pezzo di rame. Lo sviluppo della civiltà romana portò a una significativa crescita e ascesa della capitale dello stato, la città di Roma, che I - III secolo. AVANTI CRISTO. numerati da uno a un milione e mezzo di abitanti. Dopo la conquista della parte occidentale del mondo ellenistico da parte di Roma, grandi centri culturali come Alessandria d'Egitto, Antiochia in Siria, Efeso in Asia Minore, Corinto e Atene in Grecia e Cartagine sulla costa settentrionale dell'Africa entrarono nei suoi confini. Roma e altre città dell'impero erano decorate con magnifici edifici: templi, palazzi, teatri, anfiteatri, circhi. Anfiteatri e circhi, in cui venivano avvelenati animali, combattimenti di gladiatori ed esecuzioni pubbliche, erano una caratteristica della vita culturale di Roma. Il terreno fertile di questi spettacoli crudeli erano guerre senza fine, un colossale afflusso di schiavi dalle terre conquistate, la capacità di nutrire e intrattenere la plebe attraverso guerre predatorie.

Una caratteristica distintiva delle città dell'era dell'impero era la presenza di comunicazioni: pavimenti in pietra, condutture idriche (acquedotti), fognature (pozzi neri). C'erano 11 acquedotti a Roma, due dei quali sono ancora in funzione. Le piazze di Roma e di altre città erano decorate con archi trionfali in onore di vittorie militari, statue di imperatori e personaggi pubblici di spicco dello stato. sono stati costruiti magnifici edifici bagni pubblici (termini) con acqua calda e acqua fredda, palestre e bagni. In molte città, le case sono state costruite su 3-6 piani.

Le belle arti dell'Impero Romano assorbirono le conquiste di tutte le terre e i popoli conquistati. Palazzi ed edifici pubblici furono decorati pitture murali e dipinti, la cui trama principale erano episodi della mitologia greca e romana, così come l'immagine dell'acqua e del verde. Durante il periodo dell'impero, la scultura del ritratto ricevette un'attenzione speciale, la cui caratteristica era l'eccezionale realismo nel trasferimento dei tratti del volto raffigurato. Molte opere di scultura erano copie magnificamente eseguite di opere d'arte greche ed ellenistiche classiche. I mosaici e la lavorazione dei metalli preziosi e del bronzo erano una forma d'arte particolarmente diffusa.

L'illuminismo e la vita scientifica ottennero un grande successo a Roma. L'istruzione consisteva in tre livelli: elementare, liceo e scuola retorica. Quest'ultima era una scuola superiore, e insegnava l'arte dell'eloquenza, molto apprezzata a Roma. Gli imperatori si appropriarono grosse somme sul mantenimento delle scuole di retorica.

I centri dell'attività scientifica rimasero le città ellenistiche e greche: Alessandria, Pergamo, Rodi, Atene e, naturalmente, Roma e Cartagine. Grande importanza fu attribuita a Roma nei secoli I-II. conoscenza geografica e storia. Un contributo particolarmente importante allo sviluppo di queste aree del sapere fu dato dai geografi Strabone e Claudio Tolomeo, dagli storici Tacito, Tito Livio e Appiano. L'attività dello scrittore e filosofo greco Plutarco appartiene a questo periodo. Nell'era dell'impero, la letteratura dell'antica Roma raggiunse il suo apogeo. Durante il regno dell'imperatore Augusto visse Gaio Cilnio Mecenate. Ha raccolto, sostenuto finanziariamente e si è preso cura di poeti di talento del suo tempo. Tra i poeti, Virgilio, membro della cerchia di Mecenate e autore dell'Immortale poema epico"Eneide". Un altro poeta della cerchia mecenate è il maestro della forma perfetta del verso Orazio Flacco. Il destino di Ovidio Nason, meraviglioso poeta lirico, autore del poema "L'arte dell'amore", che provocò l'ira dell'imperatore Augusto e l'esilio del poeta nella città del Mar Nero di Toma (Costanza), lontano da Roma, fu drammatico, dove ha creato due raccolte di poesie liriche "Dolore" e "Messaggi dal Ponto". Ha scritto poesie e il famoso imperatore Nerone. Veramente l'era dell'impero fu l'età d'oro della poesia romana. Il satirico Junius Juvenal, autore di 16 satire, e lo scrittore Apuleio, autore di un singolare

romanzo fantasy "Metamorfosi, o l'asino d'oro" sulla trasformazione del giovane Lucio in un asino e le sue avventure.

Le caratteristiche principali dell'antico tipo di cultura si manifestavano attraverso la norma, i classici e la forma estetica.

Il concetto di norma come il concetto di cultura prenda forma già nell'era dell'antica Grecia, ma riceva completezza, fiorisca pienamente nel periodo romano dell'antichità. La storia romana è piena di storie di natura edificante, quando una persona ha sacrificato i suoi sentimenti affini nell'interesse della società e dello stato. La norma morale era la glorificazione delle persone, prima di tutto, per il loro fedele servizio alla patria e allo stato. Non è un caso che la norma dell'arte della retorica fosse una tale forma di organizzazione del discorso in cui il significato generale prevaleva sull'individuo. Anche sulle lapidi era consuetudine scrivere stati sociali uomo e i suoi meriti davanti a Roma. Solo dal II sec. ANNO DOMINI compaiono epitaffi di contenuto lirico, personale e familiare. L'etica e l'estetica del successo erano la norma della società antica e della cultura antica.

Il concetto di classici significa uno stato sociale o un tipo di arte in cui l'unico, l'individuo e il sociale si trovano in uno stato di equilibrio dinamico, instabile, ma reale.I classici come principio di sviluppo sociale sono l'interazione tra vita e norme. Ad esempio, la schiavitù per Roma è uno stato naturale: il mercato interno non è sviluppato, non c'è un tale numero di consumatori che consumerebbero eventuali manufatti. Ma questo è anche uno stato innaturale della società, quando un numero enorme della popolazione non appartiene alla società romana. La risoluzione di questa contraddizione è andata a Roma lungo il percorso della creazione di una tenuta di liberti. Il conflitto è stato costantemente risolto in questo modo (ovviamente, fino a un certo momento).

Un altro esempio è la tragedia antica. Come pezzo d'arte si basa sulla collisione di due verità: socialmente significativa (norma) e individualmente personale. Quindi, l'eroina della tragedia di Sofocle "Antigone" cerca di adempiere al suo dovere verso la sua famiglia e la persona amata: seppellire suo fratello, ucciso per aver partecipato alla cospirazione. La morte di Antigone è la morte di un prematuro principio morale e il trionfo di una norma socialmente imposta.

La chiarezza estetica delle forme è importante per la coscienza antica. Da qui la caratteristica forma estetica arte antica. Lo scopo dell'arte è fare un talento e un dono per i concittadini intelligibili. Le poesie seguono sempre una norma chiara. Esibizione teatrale corrisponde al canone esistente: il pubblico conosce con largo anticipo la trama della tragedia o della commedia, non possono esserci sorprese, ma qualcos'altro è importante per loro: chiarezza e persuasività trama famosa e immagini, cioè una certa forma estetica accettata.

La cultura romana è cultura pagana. Ma l'era del tardo impero romano fu segnata dall'ampia diffusione all'interno dei suoi confini di un nuovo credo: il cristianesimo, che ottenne la vittoria finale a Roma sotto l'imperatore Costantino (324-330). Il quarto secolo della nostra era fu il periodo di massimo splendore dell'eloquenza cristiana. L'abbondanza di controversie ecclesiastiche e polemiche con i pagani ha dato origine a un'ampia letteratura cristiana, creata secondo tutte le regole dell'antica retorica. Nitidezza speciale lotta ideologica tra cristiani e pagani adottato nel V secolo. ANNO DOMINI - v ultimi decenni esistenza della grande potenza romana.

Nella crisi che travolse il mondo romano nel III sec. dC, si può rilevare l'inizio dello sconvolgimento, grazie al quale è nato l'Occidente medievale. Le invasioni barbariche del V sec. può essere visto come un evento che ha accelerato la trasformazione, le ha dato un corso catastrofico e ha cambiato profondamente l'intero aspetto di questo mondo. Ma insieme alla morte dello stato romano, la cultura antica non scomparve, sebbene il suo sviluppo come un tutto organico si fermò. Le potenzialità della cultura antica, i suoi tesori, pur non essendo stati a lungo dimenticati, furono apprezzati e rivendicati dai discendenti.

La cultura antica è un fenomeno unico che ha dato valori culturali generali letteralmente in tutte le aree dell'attività spirituale e materiale. Solo tre generazioni di figure culturali, le cui vite si inseriscono praticamente nel periodo classico della storia dell'antica Grecia, hanno gettato le basi della civiltà europea e creato immagini da seguire per i millenni a venire. Le caratteristiche distintive dell'antica cultura greca: diversità spirituale, mobilità e libertà - hanno permesso ai greci di raggiungere vette senza precedenti prima che i popoli imitassero i greci, costruissero una cultura secondo i modelli che avevano creato.

La cultura dell'antica Roma - per molti aspetti il ​​​​successore delle antiche tradizioni della Grecia - si distingue per moderazione religiosa, severità interna ed opportunità esterna. La praticità dei romani trovò degna espressione nell'urbanistica, nella politica, nella giurisprudenza e nell'arte militare. La cultura dell'antica Roma determinò in gran parte la cultura delle epoche successive nell'Europa occidentale.

BIBLIOGRAFIA

1. Libro di testo sugli studi culturali, casa editrice dell'Accademia economica russa intitolata a G.V. Plekhanov, Mosca, 1994.

La parola antichità deriva dal latino. antiguus - antico. L'antichità è un campione, uno standard, un modello e un classico per cultura europea. E anche l'infanzia dell'umanità. Nella società antica, la cultura era percepita come una combinazione di abilità e abilità, nonché i risultati dell'attività umana. La cultura è stata individuata come oggetto di riflessione. Protagora credeva che l'emergere della cultura materiale, così come lo sviluppo ordinato della vita sociale, le persone dovessero agli dei. Secondo Democrito, il creatore della cultura è l'uomo, crea cultura, obbedendo ai suoi bisogni e imitando la natura, cioè la seconda natura. Gli antichi pensatori greci distinguevano tra i principi naturali e morali come due opposti l'uno all'altro. La morale, cioè la cultura, era inerente solo alle persone, in particolare, solo ai greci. Greco antico paideia(cultura), avendo fatto dell'uomo la misura di tutte le cose, ha evitato tutto ciò che era incoerente con l'uomo e con i suoi concetti. Anche gli dei greci sono umanoidi, non solo nell'aspetto, ma anche nel comportamento. Anche i templi greci sono correlati all'uomo. L'attenzione per una persona, insita nella cultura greca, le ha permesso di diventare un valore spirituale nel pieno senso della parola, poiché è la cultura greca che è alla base della cultura europea. La cultura greca si è aperta umano-cittadino, proclamando supremazia motivo E libertà. antica civiltà greca dotò la civiltà moderna di miti su Prometeo, Apollo e Dioniso, ecc., Che divennero simboli tradizioni culturali diverse e ha anche gettato le basi per lo sviluppo della scienza e della tecnologia nei paesi dell'Europa occidentale.

1. Periodizzazione
Tappe: Grecia
1. Cretese-miceneo
2. Omerico
3. Arcaico
4. Classico
5. Rifiuta
6. Ellenismo
4. Secondo Impero
5. Cristianesimo

Tappe: Roma
1. Etrusco
2. Primo impero
3. Repubbliche

Cultura cretese-micenea. (L'isola di Creta e la città di Micene - a cavallo tra il 111 e l'11 mila fino al 1200 a.C.) La cultura cretese si sviluppa intorno ai palazzi. Giochi di tori. Adorazione della Grande Dea, teocrazia. La distruzione avviene a seguito dell'eruzione del vulcano Fera (Santorini), a cui va aggiunta l'invasione degli Achei. Successivamente, il centro della civiltà si spostò nella Grecia continentale. Il periodo di massimo splendore della cultura micenea cade nel 1700. AVANTI CRISTO. L'influenza della cultura cretese è evidente, ma ci sono anche realizzazioni proprie (costruzione di tombe, maschere d'oro postume). Lo sviluppo avviene vicino ai palazzi. Hanno adottato la scrittura minoica (lettera A) e avevano la propria scrittura (lettera B). Intorno al 1300 AVANTI CRISTO. Le tribù doriche arrivarono in Grecia, portando la scoperta del ferro.

Periodo omerico . (1200 aC - prima metà dell'VIII secolo aC) Epoca analfabeta. Possiamo giudicarlo solo dalle poesie di Omero.

Arcaico. (VIII-VI sec. aC) L'aspetto della scrittura mutuato dai Fenici. Grande colonizzazione. Prendendo in prestito varie conoscenze dai popoli circostanti. Da comunità tribali la formazione dell'antico politiche : Atene, Sparta, Corinto, Argo, Tebe. Essere città-stato. Tuttavia, compaiono i concetti di "Greci" e "Hellas", che coprono l'intero mondo greco nel suo insieme. L'emergere di santuari greci comuni: un unico pantheon di dei. Politeismo. Giochi Olimpici ad Olimpia dal 776. AVANTI CRISTO. una volta ogni 4 anni dedicato a Zeus. Pythean sport e musica, in onore di Apollo a Delfi ogni 4 anni. Istmico in onore di Poseidone vicino a Corinto ogni 2 anni. Aspetto filosofia . Ha avuto origine in Ionia come filosofia naturale. Pensa al mondo nel suo insieme. Talete è acqua, Anassimene è aria, Anassimandro è sconfinato, cioè materia primordiale con l'inizio opposto: solido e liquido, caldo e freddo. Pitagora e i pitagorici divennero il fondamento di tutti i numeri e le relazioni numeriche. L'arte caratterizza la ricerca di una forma che esprima l'ideale di una bella cittadina nel corpo e nello spirito. Un giovane nudo “kouros”, una ragazza drappeggiata “kora”, caratterizzate da un “sorriso arcaico. L'emergere degli ordini architettonici: dorico, ionico. Ceramica.

periodo classico. Atene divenne il centro della cultura, soprattutto durante il regno di Pericle (444-429). L'emergere dei sofisti. Socrate. La dottrina degli atomi di Democrito. Aspetto Teatro : commedia e tragedia. Eschilo: "Prometeo incatenato", "Oresteia", Sofocle "Edipo", Euripide "Medea", "Fedra". Aristofane. Storiografia Erodoto (padre della storia) scrisse la storia delle guerre greco-persiane. Tucidide "Storia della guerra del Peloponneso". Un tentativo di scoprire la connessione degli eventi. Arte: lo sviluppo della scultura di Fidia, Mirone, Policleto. L'emergere dell'ordine corinzio. Complesso dell'Acropoli.

L'era della crisi. (IV secolo a.C.) la crisi della politica, che si manifestò nell'era della guerra del Peloponneso tra Sparta e Atene, che furono sconfitte. La crisi ha contribuito al fatto che tutti si sono concentrati esclusivamente su se stessi. Emerge la filosofia cinica. Antistene e Diogene, Platone e Aristotele. L'emergere della letteratura. Oratorio di Isocrate e Demostene. Storia greca di Senofonte. Scultori Scopas, Lissip.

l'era dell'ellenismo. Questo periodo è associato alla campagna di A. Macedon (356-323 aC), che creò una potenza dal Danubio all'Indo, dall'Egitto alla moderna Asia centrale. La cultura greca si sta diffondendo. L'emergere di un certo numero di stati ellenistici dopo il crollo dell'impero. Attività di Archimede, Euclide. La scienza. La nascita delle biblioteche. L'arte è dominata dall'eclettismo. Epicureismo. Stoicismo. cultura ellenistica cattura l'idea del restauro: tutte le opere dell'antichità classica sono state copiate, raccolte e ripubblicate, su di esse sono stati compilati commenti.

Letteratura:
1. Takho-Godi A.A., Losev A.F. La cultura greca in miti, simboli e termini. - San Pietroburgo: "Aletheya", 1999. - 716s.
2. Kinyar P. Sesso e paura: saggio. M.: Testo, 2000. - 189s.

L'era della cultura antica inizia con la formazione nel X-XIII secolo a.C. delle politiche greche - "città-stato" sulle terre dell'Ellade e dell'Asia Minore e termina con il crollo dell'Impero Romano nel V secolo d.C. e. In Grecia e Roma in quest'epoca, l'allevamento, l'agricoltura, l'artigianato e il commercio si stavano sviluppando intensamente. La disuguaglianza di ricchezza delle famiglie sta crescendo. Grazie all'uso diffuso del lavoro degli schiavi, la nobiltà tribale accumula ricchezza e questo porta a una lotta per il potere. La vita pubblica è instabile, che si esprime in conflitti sociali, guerre, sconvolgimenti politici.

Il concetto di "mondo antico" (dal latino apglcisch - antico) fu introdotto dagli umanisti italiani del Rinascimento, che chiamarono questo termine cultura greco-romana come la prima a loro nota a quel tempo. Questo nome è sopravvissuto fino ad oggi, sebbene siano state scoperte anche culture più antiche. Il concetto di "mondo antico" è usato come sinonimo comune per la cultura classica, cioè il mondo in cui è sorta la nostra civiltà europea.

La storia dell'era antica è divisa in due fasi: l'antichità greca e quella romana. Sistema statale, creata in Grecia, era speciale - per le dimensioni del paese e secondo le abitudini dei suoi abitanti - era una piccola città-stato, entro i confini determinati dalla natura e dall'organizzazione tribale.

Le condizioni sociali di queste città-stato possono essere definite democratiche solo con grandi emendamenti. Nell'era il massimo sviluppo Atene (V secolo aC), su più di duecentomila abitanti di questa città, solo ventunomila, cioè un decimo, potevano realmente godere della pienezza dei diritti civili e politici. organizzazione sociale la società basata sulla schiavitù non può essere considerata una società di uguaglianza e libertà. Tuttavia, rispetto ai dispotismi orientali, un tale dispositivo era ancora progressista in Grecia: la lotta tra gli strati inferiori e superiori della società schiavista portò alla sconfitta dell'aristocrazia tribale e alla distruzione della dittatura individuale di i governanti (tiranni) e, infine, all'instaurazione di una democrazia proprietaria di schiavi. Serviti da schiavi, i cittadini liberi godevano dei benefici della vita in ordinati, secondo loro, piccoli stati.

Questi stati si sono formati attorno alle città, che sono diventate i loro centri economici e culturali. Un cittadino di una tale città-stato ("polis") si sentiva veramente indipendente.

La cultura antica nel tempo ha un carattere mitologico, assorbe ed elabora miti tribali disparati, li combina in un unico sistema religioso e mitologico. Già nell'VIII - VII secolo a.C. e. nei poemi di Omero "Iliade" e "Odissea" e "Teogonia" e "Opere e giorni" di Esiodo questo sistema assume la forma in cui diventa la base dell'intera visione del mondo antico. Sulla base della mitologia sorse anche l'arte classica greca.

Le aree principali della cultura greca sono la filosofia e l'arte, che nascono dalla mitologia e ne usano le immagini. Ma nel tempo acquisiscono un significato significativo diverso, che è andato oltre i limiti della mitologia. Il pensiero filosofico, a differenza del pensiero mitologico, cerca di spiegare la realtà attraverso un giudizio logico razionale, e non attraverso la natura narrativa di un'immagine artistica, la cui autenticità è fuori dubbio fin dall'inizio. I mezzi del giudizio filosofico non sono immagini visive ed emozioni, ma concetti astratti. Contrariamente alla mitologia, la filosofia separa chiaramente fatti e conclusioni logiche da finzioni e previsioni prive di fondamento.

Primo antico filosofo greco Talete di Mileto, dopo aver sollevato la questione del principio fondamentale di tutte le cose, iniziò a cercare la risposta non nell'azione degli dei, ma nelle generalizzazioni logiche dei fatti. Ciò gli ha permesso di concludere che il principio fondamentale è l'acqua. In futuro, questa domanda riceve una soluzione diversa da Anassimene e Anassimandro, dai Pitagorici e dagli Elliati, da Eraclito, Anassagora e Democrito, da Platone e Aristotele. Ma sempre più spesso i filosofi greci non usano la mitologia, ma fatti e conclusioni per convalidare i loro pensieri (il che non impedisce loro di modellare i loro pensieri in immagini del linguaggio mitologico). Contemporaneamente alla filosofia, che già nell'antica Grecia riceve un'autonomia autonoma dalla mitologia, si sviluppano anche le prime forme di conoscenza scientifica - astronomia, matematica, medicina. Socrate riportò la filosofia greca allo studio dell'anima umana. L'apice della filosofia greca erano gli insegnamenti di Platone e Aristotele, in cui i filosofi cercavano di portare idee sul mondo, la società, l'uomo, la verità, la bontà e la bellezza in un unico sistema.

L'arte dell'antica Grecia, come la filosofia, si basava sulla mitologia e ne traeva temi e trame. Le opere d'arte acquisiscono un proprio valore estetico, determinato non dal loro scopo di culto, ma da valori artistici. L'arte diventa un'area culturale indipendente, una sfera di attività volta a soddisfare esigenze estetiche. Architettura, scultura, pittura, arti e mestieri, poesia lirica, teatro, teatro sorgono e si differenziano come tipi speciali in esso.

Caratteristiche caratteristiche dell'arte:

> i creatori della cultura antica furono gli antichi greci, che si chiamavano Elleni, e il loro paese Hellas. L'arte greca si è sviluppata sotto l'influenza di tre tendenze culturali molto diverse: egeo, dorico, orientale.

Ma questa era solo una fase preparatoria dell'arte greca, che mostrava una sorta di norma, una sorta di fondamento. L'ideale di quest'arte iniziò a rivelarsi pienamente in seguito, in una nuova fase dello sviluppo dell'antica società greca;

> la base dell'arte greca era la mitologia. La differenza fondamentale tra la cultura antica e la cultura dell'Egitto, della Mesopotamia o della Scizia deriva dalla natura stessa della mitologia greca, che i romani presero in prestito solo dopo averla ribattezzata a modo loro.

Come ogni altra, la mitologia greca è la creatività artistica delle persone, incarnava le misteriose forze della natura in immagini specifiche. La poesia greca, e in particolare l'epopea omerica, ha conferito alle leggende popolari un carattere narrativo completo.

Le leggende mitologiche dell'Ellade, sulla base delle quali si sviluppò l'arte greca, in modo completamente diverso dai miti sorti in altre parti, rappresentavano l'uomo nella lotta per il trionfo sulla natura. La mitologia greca segna la fine delle forze, degli elementi della natura, che hanno potere sull'uomo. Lui, un uomo, accetta la natura così com'è, lotta con pericoli e segreti come meglio può, ma non cerca di sconfiggere queste forze con stregoneria, magia, divinizzazione servile degli idoli.

La vita per i greci è una lotta, e dopo la vita arriva la morte, ma la vita non è solo una lotta, la cosa principale nella vita è la gioia. E la gioia genera un sorriso. L'arte greca è segnata dal sorriso calmo della gioia umana. Quindi, la mitologia greca ha creato dei che incarnavano in bellissime immagini umane le passioni e i sogni di cui vive il mondo;

> se il greco antico percepisse la natura non nei suoi misteri irrisolti, ma nel suo visibile realtà oggettiva, la sua arte doveva diventare realistica. La creatività artistica di Hellas per la prima volta nella storia del mondo ha stabilito il realismo come norma assoluta dell'arte. Ma non realismo nella copia esatta della natura, ma nel completamento di ciò che la natura non ha potuto o non ha avuto il tempo di completare. Quindi, l'arte ha bisogno di creare una tale perfezione, che la natura è appena iniziata, ma essa stessa non potrebbe raggiungere (gli dei dell'Olimpo - Zeus, Afrodite, Atena - chi sono, se non persone che sono diventate ancora più belle e hanno ricevuto l'immortalità in la loro perfezione umana).

Il realismo è la base dell'arte greca, ma, come già accennato, l'obiettivo di quest'arte non è solo copiare la natura. In un'opera d'arte, la somiglianza dell'immagine

dovrebbe essere illuminato dall'ispirazione, che ha trasformato l'artista in un rivale della natura. Gli artisti greci hanno cercato la massima plausibilità per rivelare tutta la bellezza del mondo reale, con la convinzione che in esso sia possibile la massima armonia.

Il tema principale dell'arte greca è l'uomo. Rivelare pienamente tutte le possibilità dell'uomo: tale era l'obiettivo dell'arte, della poesia, della filosofia e della scienza.

L'arte greca è saldamente sulla via dell'umanesimo. Lo scopo dell'arte greca è la creazione della bellezza, che equivale al bene, alla perfezione fisica e spirituale dell'uomo. La bellezza ideale creata dall'arte fa nascere in una persona un nobile desiderio di auto-miglioramento.

Architettura. A differenza dell'architettura cretese, che aveva l'aspetto di palazzi, l'architettura della Grecia era principalmente un tempio. Ma i templi greci avevano fin dall'inizio uno scopo speciale. Non si riunivano per la preghiera, poiché le cerimonie religiose si tenevano all'aperto davanti all'altare. Il tempio greco è inteso esclusivamente come stanza per una statua di una divinità sotto forma di un'immagine ideale di una persona (maschio o femmina).

Che straordinaria bellezza doveva essere questo edificio, in cui si trovava la creazione più perfetta: l'immagine di Dio, che ricrea sembianze umane.

Il credo dell'architettura antica è una misura. Al centro della sua influenza artistica c'è la coerenza proporzionale, nata dallo studio delle leggi tettoniche del mondo circostante, inclusa la straordinaria struttura del corpo umano. Pertanto, questa architettura era in qualche modo antropomorfa (simile a una persona, correlata alle sue proporzioni). La base del suo significato semantico era l'unità della tettonica costruttiva e artistica.

Già nel periodo arcaico nell'architettura greca si distinguevano nettamente due stili, o ordini: dorico e ionico. L'ordine (dispositivo, ordine) determina la struttura delle colonne e del tetto posto nella parte alta dell'edificio.

Il ruolo della colonna nell'architettura greca era ampio e vario. Le colonne circondavano la cella (la stanza per la statua della divinità), determinando l'intero aspetto del tempio. La colonna greca è una sinfonia interrotta di suoni chiari e pieni di una purezza sorprendente.

Ordini architettonici A - Dorico; B - ionico

ed espressività, questa è l'assoluta completezza delle singole parti e del tutto, questa è l'affermazione di un ordine ideale, che il genio umano cerca inizialmente.

cultura della più alta fioritura Grecia antica giunge negli anni Quaranta e Trenta del V sec. AVANTI CRISTO e. Questo periodo fu il culmine del periodo di massimo splendore di Atene. La gloria di Atene, la maestosità e la bellezza di questa città nella storia della cultura mondiale sono indissolubilmente legate al nome del leader della democrazia ateniese, Pericle. Prima di tutto, Pericle decise di ricostruire l'ateniese

Frontone di un antico tempio greco

Acropoli (città alta), la cosiddetta parte fortificata delle antiche città greche, costruita nel punto più alto.

Acropoli di Atene

All'insieme strutture architettoniche L'Acropoli ateniese dell'epoca classica comprendeva i seguenti monumenti architettonici:

Tempio Partenone, dedicato alla patrona della città di Atene - Atena;

Tempio di Nike Apteros (senza ali). Architetto Callicrate 449-420 AVANTI CRISTO e.;

Tempio di Eretteo. 421-406 AVANTI CRISTO e.

Il tempio del Partenone fu costruito sotto la supervisione generale di Fidia. D'accordo con Pericle, ha voluto incarnare l'idea del trionfo della democrazia in questo più grande monumento dell'Acropoli. Partenone - il miglior tempio, realizzato in stile dorico.

Tempio del Partenone

Il Partenone era anche un deposito, una tesoreria statale, una banca statale. Il tesoro della dea Atena ha ricevuto varie donazioni. Un valore significativo in termini monetari era rappresentato da utensili in metallo prezioso e altri oggetti di valore, molti dei quali donati da città amiche, proventi da terre appartenute alla dea, parte del reddito da miniere d'argento. Anche la statua principale del tempio, realizzata con la tecnica crisoelefantina, era conservata nel Partenone (greco "chrysos" - oro, "elephas" - avorio). Il secondo scopo del Partenone era quello di essere un edificio di culto strettamente associato alla festa panatenaica e alla processione panatenaica. Durante le misurazioni architettoniche del Partenone, si è riscontrato che nell'edificio, come nel corpo umano, non ci sono piani né diritti né uguali: tutte le linee sono curve, i piani sono leggermente curvi o concavi, gli assi delle colonne, quando sono proseguiti mentalmente verso l'alto, si intersecano in un punto ad un'altezza di due chilometri. Il Partenone sembra essere naturalmente e organicamente inscritto nell'alta roccia dell'Acropoli.

Tempio di Nike Apteros (senza ali)

Tempio di Nike Apteros. Ultimo quarto del V sec AVANTI CRISTO e. Marmo, altezza colonna - 4,04 M. Costruito intorno al 425 a.C. e. architetto Kallikrates, il tempio di Nike Apteros è uno degli edifici più belli dell'ordine ionico dell'era classica. Aveva quattro colonne ioniche sui lati occidentale e orientale e muri ciechi a sud ea nord. Il tempio è di un tipo speciale: anfiprostilo. In un piccolo (3,74x4,19 m) interni c'era una statua della dea della vittoria - Nike. Secondo la leggenda, Nika fu concepita e creata senza ali, poiché gli abitanti di Atene volevano che la Vittoria rimanesse sempre con loro e non potesse lasciare la città.

Tempio di Eretteo (421-406 d.C.). L'ultimo edificio dell'Acropoli era un tempio dedicato ad Atena, Poseidone e al mitico re Eretteo. Questo è l'unico tempio dell'Acropoli, che ha un carattere asimmetrico in termini di pianta. Qui, per la prima volta nella storia dell'architettura mondiale nel portico occidentale del tempio, il ruolo delle colonne è stato svolto da sculture di figure femminili - cariatidi.

Scultura. Come già accennato, architettura e scultura costituivano un unico insieme organico in Grecia. Le opere scultoree non solo determinavano la forma simbolica e semantica del tempio stesso, che costituiva la "cornice" della statua della divinità, ma riempivano anche le forme tettoniche e portanti del soffitto e delle parti strutturali dell'edificio. Composizioni scultoree furono poste sui frontoni e sulle metope dell'edificio, e nell'ordine ionico circondarono un fregio in rilievo.

Le prime sculture greche risentono ancora dell'influenza dell'Egitto: frontalità e incerto superamento della rigidità dei movimenti - la gamba sinistra avanzata o la mano premuta sul petto. Queste sculture in pietra sono spesso Polikleitos. Dorifor dal marmo - atleti, vincitori nelle competizioni. Potere

dire senza esagerare che la scultura dell'Hellas è nata nello stadio. L'artista è stato ispirato dalla bellezza di un corpo allenato e snello, e bellissime statue hanno ispirato i giovani ad allenarsi, dando loro un modello di perfezione fisica.

Un altro prototipo per le sculture erano giovani donne in chitoni o mantelli. Di norma, le donne greche non prendevano parte alle competizioni sportive, quindi bellezza corpo femminile non ha brillato subito nell'arte.

I corpi delle statue greche sono estremamente spiritualizzati. Corpo e psiche si sono realizzati nella loro indivisibilità. Le pose potrebbero essere le più semplici, quasi quotidiane: Nika che si mette i sandali, un ragazzo che si toglie una scheggia dal tallone. Questi movimenti non incarnavano necessariamente qualcosa di elevato.

La creazione di immagini ideali di persone contraddistingue il lavoro dei grandi scultori del V secolo a.C.: Myron - il famoso "Discobolus" (l'atleta, che lo scultore ha ritratto in una posa calma di movimento leggero e lento - è un inno plastico alla chiarezza della mente, saggio equilibrio), Polikle-Miron Discobolusta - " Doryfor "(Portatore di lancia). Facce di statue greche

nel periodo classico sono poco individualizzati, riflessi in variazioni del tipo generale, ma questo tipo incarna un alto significato spirituale.

Ceramica. Il riflesso più sorprendente della pittura greca era la ceramica greca. La ceramica greca aveva forme piuttosto diverse: anfore ovali con collo stretto e due manici - vasi per conservare il vino e trasportare l'acqua; crateri a bocca larga - per conservare grano, olio vegetale e miele; crateri volumetrici - per il vino mescolato all'acqua, la solita bevanda dei greci; una squisita forma di hydria - recipienti per il trasporto dell'acqua con due anse orizzontali da alzare sulla testa, e una terza verticale da togliere dalla testa; kiliki: ciotole per bere; lekythos alto e allungato - per olio profumato, ecc.

Tutti si distinguono per una forma sorprendentemente raffinata, che in ogni nave era determinata dal suo scopo. L'arte della ceramica sta rapidamente migliorando nell'era tardo arcaica. I vasi a figure nere sono tipici del VI secolo; l'Attica, con la sua capitale Atene, occupa il primo posto nella loro produzione.

La ceramica a figure nere è esclusivamente decorativa. Il disegno è stato trasferito su uno sfondo giallo argilla, arancione o rosa del vaso. Il disegno si basa su una silhouette, quindi la figura non è rappresentata in volume. I dettagli sono stati elaborati con un cutter come l'incisione del metallo. Il corpo delle figure femminili è stato dipinto di bianco, la parte non dipinta del vaso è stata aperta con vernice, che gli ha conferito una lucentezza metallica.

La pittura a figure nere su ceramica alla fine del VI secolo fu sostituita da una più perfetta pittura a figure rosse. Durante il dipinto, le figure umane sono state lasciate nel colore caldo dell'argilla e lo sfondo è stato aperto con vernice nera lucida. I dettagli non erano più incisi, ma applicati con sottili linee nere, e sottili tratti giallo pallido appena percettibili. Ciò ha permesso di "strappare" le figure dall'aereo, disegnarne i muscoli, raffigurare sottili pieghe di vestiti, ecc.

L'antichità romana prende in prestito la maggior parte delle idee e delle tradizioni della cultura greca. La storia dell'antica Roma copre il periodo dall'VIII secolo. AVANTI CRISTO e. secondo l'art. N. e. Parallelamente alla prosperità dei centri ellenistici in Occidente, crebbe la potenza militare di Roma.

Caduta di Cartagine nel 146 a.C e. fu un punto di svolta, da quel momento Roma conquistò la Grecia. La tradizione artistica dei romani era piuttosto povera. Roma adottò e assimilò l'intero pantheon delle divinità greche, dando loro solo altri nomi. Zeus divenne Giove, Afrodite divenne Venere, Ares divenne Marte, ecc.

La cultura romana fin dall'inizio portava i semi del declino. Poiché la Roma proprietaria di schiavi era l'ultimo atto di una società di proprietari di schiavi, entrò in scena quando le contraddizioni di questa società raggiunsero un'acutezza minacciosa. Padroneggiando la cultura greca, i romani l'arricchirono di notevoli scoperte nel campo della tecnologia edilizia. I romani furono i primi a utilizzare un materiale resistente e impermeabile nelle costruzioni: il cemento romano, creò e migliorò uno speciale sistema di grandi edifici pubblici in mattoni e cemento, forme architettoniche ampiamente utilizzate come archi, volte e cupole accanto agli ordini greci .

tratti caratteristici dell'art. Con la proclamazione dell'Impero Romano (secoli I-V dC) all'arte fu affidato il compito di glorificare la personalità del sovrano e il suo potere.

Nove grandiosi acquedotti (dal latino aqua - acqua, duko - piombo - struttura per l'approvvigionamento idrico) fornivano acqua alla Roma imperiale. Lo scrittore romano Julius Frontinus afferma con sicurezza che queste "enormi strutture in pietra non possono essere paragonate alle disinteressate piramidi d'Egitto". In queste parole, la chiave per comprendere lo stimolo più importante dell'arte romana - il culto dell'utilità - era necessario, utile, solo ciò che soddisfaceva tali aspirazioni.

Il potere degli imperatori romani N. AC) sono enfatizzati da grandiosi monumenti architettonici: complessi urbani splendidamente progettati, i famosi bagni imperiali - terme, anfiteatri.

L'architettura romana non può essere paragonata in merito artistico a quella greca, ma essa

maestoso, piuttosto impressionante

" " 4 4 Arco di Trionfo 1ita

e nella loro ingegneria e costruzione

risultati era molto più alto della semplice costruzione a travi di un tempio greco.

Nel I e ​​II secolo fu costruito il famoso Colosseo, un anfiteatro che ospitava contemporaneamente cinquantamila spettatori, i quali, attraverso ottanta ingressi e uscite, potevano riempire e svuotare velocemente l'anfiteatro. Qui si svolgevano combattimenti di gladiatori e adescamenti di animali. L'arena dell'anfiteatro è un pavimento mobile in legno, che veniva riempito d'acqua dalla manica dell'acquedotto portata nell'edificio, e poi nel Colosseo si tenevano battaglie navali.

La base artistica del Colosseo erano i ritmi del muro esterno verticalmente e orizzontalmente. Il Colosseo è diviso in tre ordini di arcate, il quarto ordine del muro spoglio era coronato da scudi rotondi, che esaltavano l'effetto dell'ampiezza dell'edificio, “sostenevano” il ritmo degli archi dei piani inferiori e lo decoravano.

L'antico edificio a cupola più famoso con un'altezza di 43 metri "il tempio di tutti gli dei" è il Pantheon (118-125). Qui, per la prima volta, è stato risolto il problema di organizzare un grande spazio interno: l'unificazione di un muro e una volta, un muro e una cupola. La Grecia non conosceva uno spazio così sferico e l'Europa dei tempi successivi ha imparato grazie a Roma.

Scultura. Le belle arti romane si sono formate sotto l'influenza dell'arte etrusca e greca, ma non hanno ereditato queste tradizioni, ma hanno sviluppato i propri tratti caratteristici: un ritratto scultoreo si è diffuso a Roma, e questa era precisamente l'originalità delle belle arti romane.

Il ritratto scultoreo romano nasce dalla tradizione di asportare dal volto di un defunto una maschera di gesso, dalla quale si ricavava un calco che ne ripeteva esattamente i lineamenti. I romani adottarono i metodi per rimuovere la maschera dalla Grecia. Le maschere per lo scultore greco erano materiale ausiliario nel corso della creazione di un ritratto. Maestri romani che hanno lavorato per creare un ritratto in marmo o

Ritratto di Caracalla

bronzo, ha seguito esattamente la fusione, senza modificare nulla, conservando tutti i piccoli dettagli del volto.

I ritratti romani in marmo ripetono la tecnica scultorea egiziana, quindi il ritratto scultoreo romano è un fenomeno peculiare in natura: non sembra né egiziano né greco. Il ritratto romano è la storia stessa di Roma, presentata in volti, la storia della sua ascesa senza precedenti e della sua tragica morte.

Con lo sviluppo della vita pubblica e la crescente importanza del comandante conquistatore, statista, il legislatore, appare una statua di un romano, avvolto in una toga (togatus) - un grande mantello largo, vestito sopra una tunica. Gettata sopra la spalla, la toga forma tre gruppi di pieghe arrotondate:

petto vicino alla vita, vicino alle ginocchia e sotto.

I ritratti romani del periodo del declino di Roma con l'impassibilità di uno specchio raccontano la profondità della crisi della coscienza pubblica. Nel 395, l'Impero Romano si divise in occidentale - latino e orientale - greco. Nel 476, l'Impero Romano d'Occidente cadde sotto l'invasione dei Germani. Una nuova pagina è stata aperta nella storia della cultura: la cultura del Medioevo.

Ritratto di un ragazzo

Cultura dell'Oriente arabo. Sotto la cultura dell'Oriente arabo (secoli V-XVI) intendono la cultura dell'Arabia e quei paesi in cui si sviluppò il popolo arabo: Iran, Siria, Palestina, Egitto e altri paesi del Nord Africa.

Il ruolo principale nel processo di arabizzazione è stato svolto dalle tribù che abitavano la penisola arabica, la maggior parte delle quali

furono collocati dai nomadi beduini, che si definivano arabi "^ta^ nel nome del Signore ..." ("Arabo" - significava "cavaliere audace"). Tra le tribù nomadi

Nacque l'Islam (dall'arabo letteralmente "sottomissione"). L'Islam è la futura religione mondiale, che ha avuto un'influenza eccezionalmente forte sui paesi dell'Est e si è rapidamente diffusa ed è stata accettata da tutti gli abitanti della penisola arabica.

L'Islam sorse all'inizio del VII secolo. N. e. Il fondatore dell'Islam era una persona reale: il profeta Maometto (in russo ci sono anche ortografie del nome del profeta - Maometto e vicino alla pronuncia araba - Maometto), la cui biografia è abbastanza nota.

Mohammed è rimasto orfano presto ed è stato allevato da parenti, in gioventù era un pastore, ea 25 anni ha sposato una ricca vedova di 40 anni, madre di diversi figli. È stato un matrimonio d'amore e hanno avuto quattro figlie. In totale, il profeta aveva nove mogli.

Nel corso del tempo, Maometto si interessò sempre meno al commercio e sempre più alle questioni di fede: ricevette le sue prime rivelazioni in sogno: l'angelo Jabrail, il messaggero di Allah, gli apparve e gli annunciò la sua volontà: Maometto doveva predicare in il suo nome, il Signore. Nel 622 Maometto lasciò la Mecca, si trasferì in un'altra città (Medina - la città del profeta); anche i suoi soci si trasferirono lì con lui. Da quest'anno inizia il volo per Medina e la cronologia musulmana.

La feroce guerra tra La Mecca e Medina si concluse con la completa vittoria di Medina. Nel 630 Maometto tornò solennemente alla Mecca, che divenne il centro dell'Islam, allo stesso tempo si formò uno stato musulmano: il Califfato arabo, il cui primo leader fu lo stesso Maometto. L'Islam (o Islam) diventa la religione di stato dell'Oriente arabo. Maometto morì nel 632 e fu sepolto a Medina. La sua tomba è il santuario più importante dell'Islam.

Entro l'VIII secolo Gli arabi soggiogarono Palestina, Siria, Egitto, Iran, Iraq, parte del territorio della Transcaucasia, Asia centrale, Nord Africa, Spagna. Tuttavia, questa enorme formazione politica non era forte nemmeno all'inizio del X secolo. disintegrato in parti indipendenti separate - emirati.

Quanto alla cultura arabo-musulmana, avendo assorbito la diversa cultura dei persiani, dei siriani, dei copti (gli abitanti originari dell'Egitto), degli ebrei, dei popoli dell'Asia centrale e di altri, è rimasta sostanzialmente unita. Questo collegamento principale era l'Islam.

Islam. Gli scienziati riconoscono che l'Islam è nato dalla combinazione di elementi del giudaismo, del cristianesimo, nonché di alcune delle tradizioni rituali degli antichi culti della natura arabi pre-musulmani: la maggior parte degli arabi del VI - inizio VII secolo. erano pagani. Tuttavia, l'Islam è una religione indipendente, le principali disposizioni dell'Islam sono le seguenti.

I musulmani credono in un Dio-Allah, onnipotente e incomprensibile per l'uomo. Per dire all'umanità la verità su Dio e sul mondo, furono scelte persone speciali: i profeti, l'ultimo dei quali fu Maometto. Altri profeti precedenti erano Adamo, Noè, Abramo, Lot, Mosè, Davide, Salomone, Gesù Cristo - quindi, l'Islam distingue cristiani ed ebrei tra le persone che professano un'altra religione, considerandole "persone del libro".

Vedendo un profeta in Cristo, l'Islam si oppone alla dottrina cristiana della consustanzialità di Cristo con Dio e all'idea della Trinità in generale, sostenendo che "non è naturale che Dio abbia figli" e "come avrà figli quando non aveva una ragazza”.

Il mondo, secondo l'Islam, è stato creato in sei giorni: Allah ha detto: "Sii", e il cielo e la terra sono apparsi. L'uomo è stato creato da Allah dalla terra: modellando il guscio dell'uomo da

argilla, Allah ha soffiato nell'uomo "il suo spirito" - la vita. Pertanto, una persona è composta da due entità: corporea e spirituale. La donna Eva (Hava) uscì dalla costola di Adamo mentre dormiva.

L'Islam insegna che il periodo felice della vita in paradiso nella storia dell'umanità è alle nostre spalle. La vita in questo mondo, assicura l'Islam, è "piacere ingannevole, seduzione, abbigliamento vano, vanità"; dietro il trambusto quotidiano, una persona non dovrebbe dimenticare la sua anima, ciò che lo attende dopo il giudizio di Dio.

I musulmani credono che dopo la morte di una persona attende la punizione divina: il giudizio universale di Dio. Il destino postumo di una persona dipenderà da come si è comportato durante la sua vita, dal rapporto in esso tra cattive e buone azioni che ha commesso. Il destino di una persona e la sua ora della morte, dicono i musulmani, sono scritti in anticipo nel Libro dei destini. L'atteggiamento degli arabi nei confronti del destino si riflette nel vecchio proverbio: "Il giorno della morte è fissato per tutti". Da tempo immemorabile, hanno inteso il destino come un destino predeterminato, il corso irresistibile e immutabile del tempo.

La cosa più importante nell'Islam era la questione di come correlare la volontà di Dio e dell'uomo: dopotutto, Allah è onnipotente, ha creato le persone e le loro azioni, tutto ciò che accade nel mondo - sia il bene che il male - è destinato da Allah. È necessario lodare i giusti, odiare i peccatori e se la volontà di Allah è assoluta, allora dove sono le differenze tra il bene e il male?

Nel X sec. Il noto teologo musulmano al-Ashari (la scuola Shafi) ha cercato di rispondere a questa domanda, il quale ha affermato che Allah ha creato l'uomo con tutte le sue azioni future e che l'uomo immagina solo di avere il libero arbitrio e la libertà di scelta. Altri noti teologi al-Maturidi e Abu Hanifa (la scuola Hani-Fi) hanno sostenuto che una persona ha il libero arbitrio, e Allah lo aiuta nelle buone azioni e lo lascia in quelle cattive.

La questione del libero arbitrio non era l'unica questione controversa nell'Islam; già nel VII sec. C'erano tre direzioni principali nell'Islam, che esistono fino ad oggi: Harajdis, sunniti, sciiti. La divisione era basata su una disputa sui principi di eredità del potere religioso e secolare.

A cavallo tra il V e l'VIII secolo. nell'Islam si è sviluppata un'altra tendenza: il sufismo, i suoi seguaci erano chiamati fachiri o dervisci. Condannavano la ricchezza, proclamavano il culto della povertà e l'abnegazione per salvare l'anima e fondersi con Dio.

Corano. Le principali disposizioni dell'Islam sono stabilite nel principale libro sacro dei musulmani: il Corano (dall'arabo. Kuran - lettura). Si basa su comandamenti, sermoni, regolamenti rituali e legali, preghiere, storie edificanti e parabole di Maometto, pronunciate da lui a Medina e alla Mecca. I discepoli del Profeta le impararono a memoria e le recitarono come un'antica poesia araba. Il Corano è scritto in prosa in rima e frasi ritmiche; Gli arabi considerano la rima raffinata e il ritmo chiaro.

Tutti i detti in cui la persona che parla non è Maometto, ma Allah, sono classificati come rivelazioni, tutti gli altri - come leggende. Il testo completo del Corano fu raccolto dopo la morte di Maometto, e poi, a metà del VII secolo, sotto il califfo Osman, che era socio e genero di Maometto, questo testo fu dichiarato canonico. Ben presto furono compilati anche commenti al Corano.

L'islamizzazione ha assunto la lettura e la conoscenza indispensabili di questo grande libro, che ha portato alla diffusione della lingua araba - quindi, il ruolo della lingua araba nello sviluppo della cultura dell'Oriente arabo è enorme: insieme all'Islam, è stato un potente fattore che unisce tutti i paesi arabi. È generalmente accettato che la lingua araba letteraria classica si sia sviluppata nell'alto medioevo sulla base della poesia araba antica e del Corano. La scrittura araba è considerata dagli arabi il più grande valore culturale e la sua paternità è attribuita al leggendario antenato degli arabi - Ismail.

Nel Medioevo c'erano molte persone che conoscevano il Corano a memoria. Era proibito tradurre il Corano dall'arabo in altre lingue, ed era sul Corano che si basava l'insegnamento della lingua araba.

Ci sono molte traduzioni in russo della prima sura del Corano, il cui testo deve essere conosciuto da ogni musulmano. Famoso orientalista russo Gordy Semenovich Sa

Blukov (1804-1880), che fu il primo a tradurre il Corano in russo, intitolò questa prima sura del Corano "Al-Fatiha" ("Apertura") come segue: "Aprire le porte alla venerabile lettura". Ecco il suo testo:

Nel nome di Dio, il Benevolo, il Misericordioso. Gloria a Dio, Signore dei mondi, Grazioso, Misericordioso, che tiene

Il Giorno del Giudizio è a Sua disposizione! Adoriamo te e te

ti chiediamo aiuto: guidaci sulla retta via, la via di coloro che hai favorito, non di quelli

che sono sotto rabbia, non quelli

che vagano.

Va tenuto presente che il testo del Corano in arabo, che è Sacra Scrittura Musulmani, è un'opera poetica. Pertanto, oltre alla "traduzione dei significati", sono stati fatti tentativi per mostrare i meriti poetici del Corano. Ecco come Vasily Eberman (1899-1937) ha tradotto "Fatiha":

Lode ad Allah, che è il Signore dei mondi,

Misericordioso, Misericordioso Egli è uno.

Signore del giorno del giudizio,

Ti adoriamo.

L'aiuto ci viene dato da Te solo.

Guidaci lungo il sentiero di coloro che ti guidano.

Lungo il cammino di coloro sui quali si è estesa la tua misericordia.

Con chi non sei arrabbiato?

Chi non conosce le delusioni dei kruchin.

L'arabizzazione nel Medioevo è stata uno degli elementi più importanti nella creazione della cultura musulmana.

AL-FATIHA

Nel nome del Signore, il cui cuore è misericordioso, la cui misericordia vogliamo, chiedendola diligentemente! Sia lode a Lui, Sovrano dei mondi, Che ha steso una copertura sull'essere. A colui il cui cuore è misericordioso verso le creature, di cui vogliamo la misericordia, chiedendola diligentemente! Al Signore del giorno del Giudizio Universale Lode per sempre e devozione sempre! Servendoti, gridandoti con timore: "Aiutaci!" Siamo distesi nella polvere. Guidaci, o Dio, in modo giusto, cari coloro che sono dotati da te, non quelli, la tua rabbia per il cui destino è sorta, non quelli che vagano nel fitto crepuscolo.

(Tradotto da T. Shumovsky)

cultura araba. Già dentro primo medioevo gli arabi avevano ricche tradizioni folcloristiche, apprezzavano la parola parlata, una bella frase, un buon paragone, un proverbio pronunciato al punto. Ogni tribù d'Arabia aveva il suo poeta, che usava

Sura (capitolo) del Corano. Un esempio di grafica libraria araba del XIV secolo.

prosa ritmica. I ritmi erano tanti: si crede che siano nati in sella a un cammello, quando il beduino cantava lungo la strada, adattandosi alla rotta della sua “nave del deserto”.

Nei primi secoli dell'Islam, l'arte della rima diventa un mestiere di corte nelle grandi città. I poeti hanno anche agito come critici letterari. Nei secoli VIII-X. sono state registrate molte opere di poesia orale araba preislamica: IX sec. - due raccolte di "Hamas" ("Songs of Valor"), che includevano poesie di oltre 500 antichi poeti arabi; X secolo - "Kitab al-Agani" ("Libro delle canzoni"), creato dallo scrittore, scienziato, musicista Abu-l-Faraj Al-Isfahani.

L'atteggiamento degli arabi nei confronti dei poeti, con tutta la loro ammirazione per la poesia, non era univoco. Credevano che l'ispirazione che li aiuta a scrivere poesie provenga da demoni, shaitan: origliano le conversazioni degli angeli e poi ne parlano a sacerdoti e poeti. Inoltre, gli arabi non erano quasi per niente interessati alla personalità specifica del poeta.

Sui grandi poeti dell'Oriente arabo Abu Nuwas (747-813), Abu l-Atahiya, Al-Mu-tanabbi, Abu-l-Ala al Maari (973-1057/58) non sono state conservate informazioni complete e affidabili.

Nei secoli X-XV. A poco a poco, si formò gradualmente la famosa raccolta di racconti popolari arabi "Mille e una notte". Erano basati su trame rielaborate di leggende persiane, indiane, greche, la cui azione è stata trasferita alla corte araba e all'ambiente urbano, così come i racconti arabi veri e propri: su Ali Baba, Aladdin, Sinbad il marinaio. Gli eroi delle fiabe erano principesse, sultani, mercanti, cittadini. Il personaggio preferito della letteratura araba medievale era il beduino: sfacciato e cauto, astuto e ingenuo, custode del puro linguaggio arabo.

Il matematico e filosofo Omar Khayyam Giyasaddin Abu al-Faht ibn Ibrahim (1048-1122) divenne famoso nel mondo grazie alle sue poesie filosofiche e di libero pensiero. Il suo libro più famoso è il Rubaiyat. Fino ad oggi sono sopravvissute circa duemila quartine: i rubai, che venivano eseguiti oralmente, potevano essere cantati. Rubaiyat era facile da ricordare, ognuna è una piccola poesia. Il poeta glorifica il movimento, eterno e continuo, ma Khayyam non è chiuso nella cerchia dei suoi interessi scientifici. Nella poesia, e così probabilmente fu nella vita, lo ritroviamo in un'allegra cerchia di amici in seno alla natura. Sempre con un lieve sorriso sulle labbra. Anche Allah stesso non può sfuggire alla sua parola tagliente.

Chi, vivendo sulla terra, non ha peccato? Risposta! Bene, e chi non ha peccato - è vissuto? Risposta! In che modo sei migliore di me, se hai fatto del male in cambio della mia punizione? Risposta!

Prima di tutto tutto il resto è amore, nel canto della giovinezza la prima parola è amore. Oh, sfortunato ignorante nel mondo dell'amore, sappi che la base di tutta la nostra vita è l'amore!

Nella cultura araba medievale, la poesia e la prosa erano strettamente intrecciate: la poesia era naturalmente inclusa nelle storie d'amore, nei trattati medici, nelle storie eroiche, nelle opere filosofiche e storiche e persino nei messaggi ufficiali dei governanti medievali. E tutta la letteratura araba era unita dalla fede musulmana e dal Corano: citazioni e svolte da lì si trovavano ovunque.

Gli orientalisti ritengono che il periodo di massimo splendore della poesia, della letteratura e della cultura arabe nel suo insieme cada nell'VIII-IX secolo: durante questo periodo, il rapido sviluppo parola araba era a capo della civiltà mondiale. Dal 12° secolo il livello della vita culturale sta diminuendo. Principale conquiste scientifiche Gli studiosi arabi risalgono quindi all'alto medioevo.

Il contributo degli arabi alla scienza matematica fu significativo: Abu-l-Wafa (X secolo) - il creatore del teorema del seno della trigonometria sferica, tabelle dei seni con un intervallo di 15 °, il concetto di "segmenti corrispondenti a secante e cosecante".

Omar Khayyam scrisse "Algebra", che conteneva uno studio sistematico delle equazioni di terzo grado; affrontato il problema dei numeri irrazionali e reali

seduto; possiede il trattato filosofico "Sull'universalità dell'essere"; nel 1079 introdusse un calendario più accurato del moderno gregoriano.

Ibn al-Khaytham è un eccezionale scienziato, matematico e fisico egiziano, autore di famose opere sull'ottica.

La medicina ha fatto passi da gigante. La medicina medievale araba è stata glorificata da Ibn Sina - Avicenna (980-1037), l'autore dell'enciclopedia della medicina teorica e clinica, che ha riassunto le opinioni e l'esperienza dei medici greci, romani, indiani e dell'Asia centrale - "Il canone della scienza medica ". Per molti secoli, questo lavoro è stato una guida obbligatoria per i medici.

Abu Bakr Mohammed ar-Razi - un famoso chirurgo di Baghdad, ha dato una descrizione classica del vaiolo e del morbillo, ha usato la vaccinazione contro il vaiolo. La famiglia siriana Bakhtisho ha prodotto sette generazioni di medici famosi.

La filosofia araba si è sviluppata sulla base dell'antica eredità, gli scienziati-filosofi erano Al-Kindi, che visse nel IX secolo, e al-Farabi (870-950), Ibn Sina ("Il libro della guarigione") - il decimo secolo. Gli scienziati, uniti nel circolo filosofico "Fratelli della purezza" nella città di Bassora, hanno compilato un'enciclopedia delle conquiste scientifiche filosofiche del loro tempo.

Si sviluppò anche il pensiero storico; I principali rappresentanti della scienza storica erano al-Beladhuri, che scrisse delle conquiste arabe, al-Nakubi, al-Tabari e al-Masudi, autori di opere sulla storia del mondo. È la storia che rimarrà in realtà l'unico ramo della conoscenza scientifica che si svilupperà nei secoli XIII-XV. sotto il dominio del fanatico clero musulmano, quando né le scienze esatte né la matematica si svilupparono nell'Oriente arabo. Maggior parte famosi storici secoli XIV-XV furono l'egiziano Makrizi, che compilò la storia dei copti, e Ibn Khaldun, il primo degli storici arabi a tentare di creare una teoria della storia.

A cavallo dei secoli VIII-IX. Fu compilata la grammatica araba, che costituì la base di tutte le grammatiche successive.

I centri della scienza araba medievale erano le città di Baghdad, Kufa, Bassora, Harron. Particolarmente vivace è stata la vita scientifica di Baghdad, dove è stata creata la "Casa della Scienza", una sorta di associazione di un'accademia, un osservatorio, una biblioteca e un collegio di traduttori.

Entro il X secolo. in molte città apparvero scuole musulmane secondarie e superiori: le madrasa. Nei secoli X-XIII. in Europa, il sistema decimale dei segni per scrivere i numeri, chiamato "numeri arabi", divenne noto dalle scritture arabe.

Architettura. Famosi monumenti architettonici del VII secolo. - la Moschea Amr a Fustat e la Moschea Cattedrale a Kufa. Quindi fu costruito il famoso tempio "Cupola della Roccia" a Damasco, decorato con mosaici e marmi policromi. Dal VII all'VIII secolo le moschee avevano un cortile rettangolare circondato da gallerie, una sala di preghiera a più colonne.

Dal X secolo gli edifici iniziano ad essere decorati con eleganti ornamenti floreali e geometrici, che includevano iscrizioni - caratteri arabi. Gli europei chiamavano un tale ornamento un arabesco.

L'oggetto dell'hajj (hajj - il pellegrinaggio dei musulmani per fare un sacrificio durante la festa di Eid al-Adha - uno dei doveri principali di un musulmano) era la Kaaba - un tempio alla Mecca, che ha la forma di un cubo . Nella sua parete è presente una nicchia con una pietra nera, probabilmente di origine meteoritica. Questa pietra nera è venerata come simbolo di Allah, personificando la sua presenza.

L'Islam, sostenendo un rigoroso monoteismo, ha combattuto contro i culti tribali degli arabi. Nell'Islam la scultura era vietata, le immagini di esseri viventi non erano approvate. Di conseguenza

Moschea Gaukhar-shad. Meshked. 1405-1418. Iran

la pittura non ha ricevuto uno sviluppo significativo nella cultura araba, essendo limitata agli ornamenti. Dal 12° secolo iniziò a svilupparsi l'arte delle miniature, comprese le miniature dei libri.

In generale, le belle arti entravano nella moquette, i suoi tratti caratteristici erano colorati e modellati. La combinazione di colori vivaci era sempre rigorosamente geometrica, razionale e soggetta a simboli musulmani.

Gli arabi consideravano il rosso il miglior colore per gli occhi: era il colore delle donne, dei bambini e della gioia. Per quanto il rosso fosse amato, il grigio era disprezzato. Bianco, nero e colori viola venivano interpretati come i colori del lutto, il rifiuto delle gioie della vita. Particolarmente importante nell'Islam colore verde che godeva di un prestigio eccezionale. Per secoli è stato vietato ai non musulmani.

Vita e costumi degli arabi. Il Corano contiene norme rituali e legali che regolano vari aspetti della vita della società musulmana. In conformità con questi regolamenti, sono stati costruiti i rapporti familiari, legali e di proprietà delle persone. Il codice di moralità, legge, cultura e altri principi che regolano l'intera vita pubblica e personale di un musulmano, chiamato Sharia (dall'arabo. Sharia - letteralmente "il modo corretto") - la parte più importante della legge musulmana, la sua fonte, è la componente più importante

sistemi islamici. Ascensione del profeta Maometto. ttt,

11 ^ Sharia è stata formata in quelli

Miniatura araba medievale D, ., £. t „ ґ

chenie YP-USH secoli. Entro il IX secolo sulla base

Norme della Sharia, è stata sviluppata una scala di valutazione per tutte le azioni dei credenti.

Gli atti obbligatori includevano quelli la cui inosservanza veniva punita durante la vita e dopo la morte: leggere preghiere, osservare il digiuno, vari rituali dell'Islam. Atti desiderabili includevano preghiere aggiuntive e digiuno, carità, questo era incoraggiato durante la vita e ricompensato dopo la morte. Gli atti indifferenti - sonno, cibo, matrimonio - non erano incoraggiati o proibiti. Le azioni disapprovate, ma non punibili, erano chiamate azioni causate dal desiderio di godere dei beni terreni: la cultura dell'Oriente arabo medievale, incline al lusso, era sensuale: cibo, incenso.

Gli atti proibiti includevano quelli puniti sia durante la vita che dopo la morte: era vietato bere vino, mangiare carne di maiale, giocare d'azzardo, praticare l'usura ed evocare. Nonostante i divieti dell'Islam, molti abitanti dell'Oriente arabo medievale continuarono a bere vino (questo era particolarmente caratteristico delle città), ma tutti gli altri divieti - su maiale, sangue, carne di qualsiasi animale ucciso non secondo il rito musulmano - erano rigorosamente osservato.

La posizione di uomini e donne. Sulla base del Corano, è stata sviluppata la legge sull'eredità, la tutela, il matrimonio e il divorzio. Il matrimonio era visto come l'evento più importante nella vita di un uomo e di una donna.

L'unione di una cugina e di una sorella, il Monumento a Khoja Nasrad-Din, era considerata ideale e il numero delle mogli legali era limitato a quattro. Era a Bukhara

la posizione subordinata delle donne nella famiglia e nella società è stata confermata e la parentela è stata mantenuta rigorosamente lungo la linea paterna. L'uomo è stato riconosciuto come il leader assoluto. La benedizione di Dio giaceva proprio sui figli, e quindi solo dopo la nascita di un figlio una persona qui era considerata completa. Un vero uomo si distingueva per generosità, generosità, capacità di amare e divertirsi, valore, lealtà parola data. All'uomo era richiesto di affermare costantemente la sua superiorità, di essere tenace, paziente e pronto a qualsiasi avversità. Spettava a lui prendersi cura degli anziani e dei giovani, doveva conoscere la sua genealogia e le tradizioni tribali.

Le norme tradizionali di comportamento della società orientale erano combinate con il pensiero tradizionale. A sua volta, era in gran parte determinato dalla mitologia.

Mitologia dell'Oriente arabo. Gli amuleti fornivano una certa protezione dalle forze del male. L'amuleto più importante era una palma di rame con una perla blu - era la "palma di Fatima" - dal nome della figlia del profeta Maometto. Si credeva che la "palma di Fatima", così come altri amuleti - rane gemelle d'argento piatte, spille d'argento, conchiglie di ciprea - proteggessero una persona dal malocchio.

Avevano molta paura del malocchio e gli venivano spiegati molti fenomeni della vita, dalla malattia al fallimento del raccolto. Si credeva che il potere del malocchio fosse notevolmente potenziato se accompagnato da discorsi ostili o, al contrario, troppo lusinghieri. Così, l'evasività nei discorsi, la tendenza a continue riserve: "Per volontà di Allah", il desiderio di nascondere agli estranei dietro un muro bianco il loro privato la vita familiare. Ciò ha influenzato anche lo stile dell'abbigliamento, principalmente femminile: le donne indossavano copricapi sordi e abiti piuttosto informi, nascondendo quasi completamente la figura.

Grande importanza era attribuita ai sogni nell'Oriente arabo: credevano nei sogni profetici, e già all'inizio dell'XI secolo. Ad-Di-navari ha compilato il primo libro dei sogni in arabo. Non era permesso inventare e inventare sogni: "Chi mente sui suoi sogni risponderà nel giorno della risurrezione dei morti", dice il Corano.

Arabo cultura medievale sviluppato in quei paesi che hanno subito l'arabizzazione, hanno adottato l'Islam e in cui la lingua araba classica ha dominato a lungo come lingua delle istituzioni statali, della letteratura e della religione.

L'intera cultura araba medievale, la vita quotidiana e lo stile di vita delle persone, le norme morali nella società sviluppate sotto l'influenza della religione islamica, il gesto magico della mano destra del collo sorse tra le tribù della penisola arabica nel VII secolo

nel Maghreb arrivò la massima fioritura della cultura araba

nei secoli VIII-XI. In quel momento si sviluppò con successo la poesia, che diede al mondo Omar Khayyam e che era caratterizzata da un carattere secolare, allegro e allo stesso tempo carattere filosofico; sono state compilate le fiabe di fama mondiale "Mille e una notte"; molte opere di altri popoli, in particolare autori antichi, furono tradotte attivamente in arabo.

Gli arabi hanno dato un contributo significativo al mondo della scienza matematica, allo sviluppo della medicina e della filosofia. Hanno creato monumenti architettonici così unici come le moschee e i famosi templi della Mecca e di Damasco, conferendo una significativa originalità agli edifici, decorandoli con un ornamento: la scrittura araba.

L'influenza dell'Islam ha portato al sottosviluppo della pittura e della scultura nella cultura araba, predeterminando la partenza delle belle arti nella moquette.

L'Islam è la più giovane delle tre religioni mondiali e la sua importanza è in costante aumento. Nel mondo moderno, l'Islam è la seconda religione mondiale in termini di numero di seguaci.

La civiltà europea ha le sue radici nell'antichità. L'antica cultura del Mediterraneo è considerata la più grande creazione dell'umanità. Limitata dallo spazio (principalmente la costa e le isole dell'Egeo e dello Ionio) e dal tempo (dal II millennio a.C. ai primi secoli del cristianesimo), la cultura antica ha ampliato i confini dell'esistenza storica, dichiarandosi il significato universale dell'architettura e della scultura , poesia epica e dramma, scienze naturali e filosofia. In termini storici, l'antichità si riferisce al periodo storico che copre la società degli schiavi greco-romana.

Il concetto di antichità nella cultura è sorto durante il Rinascimento. Così gli umanisti italiani chiamavano la prima cultura a loro nota. Questo nome è stato conservato per lei fino ad oggi come sinonimo familiare di antichità classica, separando accuratamente la cultura greco-romana dai mondi culturali dell'antico Oriente. La cultura antica è cosmologica e basata sul principio dell'oggettivismo; in generale, è caratterizzata da un approccio razionale (teorico) alla comprensione del mondo e allo stesso tempo la sua percezione emotiva ed estetica, la logica armoniosa e l'originalità individuale nella risoluzione socio-pratica e problemi teorici.

La cultura antica - la cultura dell'antica Grecia e di Roma - divenne il fondamento dell'intera civiltà europea. È a lei che risalgono i generi letterari ei sistemi filosofici, i principi dell'architettura e della scultura, i fondamenti dell'astronomia, della matematica e delle scienze naturali. A questo proposito, l'antichità attira l'attenzione dei contemporanei.

L'antichità è vista in modo diverso dagli scienziati. Pertanto, A.F. Losev collega l'antichità con l'alba, l'infanzia dello spirito umano e crede che l'antichità sia stata un miracolo greco. F. Nietzsche vede "antico orrore" nell'antichità. Nella religione e nell'arte greca, vedeva due principi opposti: apollineo e dionisiaco. Alle tempestose feste in onore di Dioniso, l'uomo antico fu liberato dai soliti divieti, dimenticò le disposizioni legali apollinee.

Così, dovunque penetrò l'inizio dionisiaco, l'apollineo fu abolito o distrutto. A. Bonnard crede che il miracolo greco non esista, il popolo greco si limita a sviluppare e continuare l'evoluzione iniziata dai popoli vissuti prima di lui. Questo complesso, contraddittorio, spesso antiumano e sanguinoso processo di formazione di una nuova civiltà europea ha compiuto un nuovo passo nel lento progresso dell'umanità.

Cultura dell'antica Grecia.

Ambiente favorevole alla nascita civiltà greca creato: la lotta per la democrazia, patrimonio storico Cultura cretese-micenea, nonché condizioni naturali. La base per l'ascesa della cultura greca era la politica di proprietà degli schiavi: una città-stato controllata democraticamente. Il periodo di massimo splendore della politica greca nei secoli IV-V a.C. e. divenne un'età dell'oro allo stesso tempo, epoca classica antichità. Tuttavia, il lato inferiore dell'impennata culturale era il lavoro degli schiavi. La schiavitù fu la causa della debolezza interna del mondo greco, che non resistette alle invasioni barbariche.


Prima di tutto, l'antichità attrae il contemporaneo con l'umanesimo e un senso di libertà individuale. I greci cercavano di aumentare il potere dell'uomo sulla natura, di affermare ed elevare la loro essenza umana. L'educazione è subordinata alla soluzione del problema del miglioramento a tutto tondo dell'uomo. La base dell'educazione letteraria erano le opere di Omero, Esiodo, Esopo.

Se cerchi di determinare la coscienza dominante del greco - un cittadino della politica, allora molto probabilmente sarà la sensazione di libertà. In Grecia non c'era trepidazione davanti al concetto di potere supremo, che la distingueva dai dispotismi orientali. La struttura polis dello stato si incarnava nella partecipazione dei cittadini alle assemblee pubbliche, ai tribunali, nel prendere decisioni su questioni di importanza nazionale. Ciò ha avuto un impatto diretto sulla mentalità dei cittadini. L'ideale di un cittadino era la polis, gli interessi sociali, la partecipazione alla discussione e all'attuazione degli affari di stato. Scrivere da un'abilità professionale si trasforma in personale. La società si pone il compito di educare una personalità attiva.

Nella cultura greca si richiama l'attenzione sul desiderio di una norma ideale e sulla collisione di un modello ideale con la realtà. Gli eroi di Omero con le loro imprese si alzano sopra persone normali, Eschilo elogia le idee del dovere patriottico, Sofocle descrive le persone come dovrebbero essere. Il modello di gestione ideale è la democrazia della polis. Tuttavia, nelle condizioni di schiavitù, un tale sistema può essere definito democratico solo con un certo grado di convenzionalità. Secondo A. Bonnard, ad Atene, ad esempio, il loro diritti civili solo 14.240 cittadini su 400.000 potrebbero usufruirne.

L'antichità è caratterizzata dall'impianto dell'organizzazione sul caos. La polis è una struttura organizzata, il cosmo è un mondo organizzato, il mondo degli dei è organizzato secondo ordine sociale per terra. La visione del mondo dell'antico greco era cosmologica, mitologica, politeista. Il cosmo per i greci è una divinità assoluta. Il termine stesso “cosmo” indica non solo il mondo, ma anche l'armonia, la struttura, l'ordine e la bellezza. E se tutto intorno è bello, allora la fedeltà ad esso diventa un principio irremovibile dell'arte greca. L'intero cosmo è interpretato come una formazione universale di clan-comunità, in cui esistono relazioni familiari abbastanza terrene. La terra è interpretata come la madre di tutto ciò che esiste, come la madre di tutti gli dei e le persone. uomo antico realtà contemplata. Per lui, il mondo intero appariva in diverse parole generalizzanti, ad es. miti.

Cultura dell'antica Roma.

Nel I secolo a.C e. Roma sorge nel mondo antico. Ad esso è associata la cultura tardo ellenistica.

Una caratteristica dell'antica cultura romana è:

a) continuità, apertura della cultura romana (è possibile identificare l'influenza etrusca e greca, mostrare la tolleranza religiosa dei romani);

b) bilinguismo della cultura romana (greco e latino);

c) illuminazione, sistematizzazione, enciclopedismo della scienza e dell'educazione;

d) l'interesse per il mondo interiore di una persona continua ad approfondirsi, lo psicologismo si osserva nella letteratura e nell'arte.

Essendo penetrata nel mondo interiore dell'uomo, la cultura romana ha preparato la coscienza pubblica dell'antichità alla percezione del cristianesimo. Per rivelare queste caratteristiche, puoi utilizzare il ricco materiale del periodo di massimo splendore della cultura nell'impero romano.

Il regno di Augusto (27 aC - 14 dC) e l'età degli Antonini (II secolo) sono considerati l'età d'oro della cultura romana. A lui sono associati i nomi famosi dell'architetto Vetruvio, dello storico Tito Livio, dei poeti Virgilio, Orazio, del matematico, astronomo e geografo Claudio Tolomeo, dell'anatomista e fisiologo Galeno, dei filosofi Seneca ed Epitteto e altri.

Artisti, scrittori, poeti e filosofi romani sono guidati dai geni della cultura classica greca, ma la naturalezza dei classici greci è sostituita da razionalità, moderazione e autodisciplina. La lingua greca è molto usata. Negli anni 90-80. AVANTI CRISTO e. la nobiltà romana parlava correntemente il greco come i nobili russi parlavano francese nel XVIII secolo. I giovani della capitale potevano ascoltare i filosofi greci senza interprete.

L'architettura e le belle arti si stanno sviluppando. A Roma iniziò la costruzione intensiva, furono restaurate antiche condutture idriche, furono ricostruite strade e ponti. Augusto era orgoglioso di aver lasciato la Roma di marmo, che accettò di mattoni. Viene pubblicato "Dieci libri sull'arte di costruire" di Marco Vetruvio Pollione. Furono creati edifici speciali per assemblee pubbliche, giudici, fu eretto il Pantheon (tempio di tutti gli dei), fu costruito il Foro di Augusto. Molti templi sono stati costruiti. Nell'architettura romana, l'influenza greca si manifesta pur conservando le antiche tradizioni locali dell'architettura templare e funeraria.

A partire dal I secolo d.C. e. La cultura ellenistico-romana è catturata dall'idea di restauro. Gli scrittori hanno cercato di far rivivere tutte le caratteristiche ideologiche e stilistiche degli scrittori della Grecia classica, nella scienza hanno cercato di sistematizzare ciò che era stato accumulato. Restauro filosofico mitologia antica era il neoplatonismo.

La cultura della Roma imperiale è inerente all'enciclopedismo, al desiderio di padroneggiare e presentare sistematicamente i risultati già accumulati. Plinio il Vecchio, sulla base di duemila opere di autori greci e romani, compilò un enciclopedico “ storia Naturale". Un contributo originale nel campo del diritto è stato dato dall'eccezionale giurista dell'epoca di Adriano Salvio Giuliano, che ha esaminato tutti gli editti pretoriali esistenti (i pretori esercitavano il supremo potere giudiziario), selezionando da essi tutto ciò che corrispondeva alle nuove condizioni della vita, li ha inseriti in un sistema e poi li ha trasformati in un unico editto del pretore. Pertanto, è stata presa in considerazione tutta la preziosa esperienza nelle precedenti decisioni giudiziarie.

Inizialmente, Roma considerava il suo principale riconoscimento il potere sul mondo. Cedendo ai Greci la palma nelle scienze e nelle arti, i Romani misero la capacità di governare sopra ogni altra cosa. Avendo raggiunto il desiderato, avendo conquistato il potere sul mondo, Roma perse il suo obiettivo: l'apice del potere imperiale divenne contemporaneamente una crisi e la morte dell'idea romana.

Con la caduta di Roma finisce la cultura antica, ma le sue tradizioni continuano a vivere. Le immagini artistiche dell'antichità hanno ispirato i maestri del Rinascimento, l'era del classicismo. In Russia, l'estetica e l'arte del classicismo si diffusero nel XVIII secolo. Odi di M. V. Lomonosov, G. R. Derzhavin, tragedie di A. P. Sumarkov, attività teatrale di F. G. Volkov, architettura di V. I. Bazhenov, M. F. Kazakov, scultura di I. P. Martos, ecc. In futuro, si osserva un appello alle immagini dell'antichità nell'età dell'argento della cultura russa.

La cultura antica è diventata una delle culture più sviluppate del mondo antico. Si distingue per la sua completezza, varietà parti costitutive cultura (letteratura, arte, filosofia, ecc.), orientamento umanistico. L'antichità ha dato un grande contributo al tesoro della cultura mondiale. L'interazione e lo sviluppo di elementi greci e romani nella cultura hanno creato la civiltà europea.