Prima dell'alba, Gerhart Hauptmann leggeva. Gilenson B.A.: Storia della letteratura straniera tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Germania. Capitolo XIX. Gerhard Hauptmann: dall'alba al tramonto. "I solitari": Broken Souls

L'azione si svolge in scrittore moderno Slesia.

Alfred Lot appare nella tenuta Krause, vorrebbe vedere il signor Ingegnere. Frau Krause - contadina rumorosa, che apprezza aspetto modesto e i semplici vestiti di uno sconosciuto, lo prende per un supplicante e lo allontana. Hoffmann ha ragionato con la suocera, riconosce nell'arrivo di un amico del ginnasio, che non vedeva da dieci anni. È felice di incontrarsi, con piacere si abbandona ai ricordi del passato. Che ingenui idealisti fossero, si crogiolavano in nobili pensieri sulla riorganizzazione del mondo, la fratellanza universale. E questi ridicoli piani per andare in America, acquistare terreni e organizzare lì una piccola colonia, dove la vita sarebbe basata su altri principi. Hoffmann e Lot ricordano gli amici della loro giovinezza, i loro destini sono andati diversamente, altri non sono più al mondo. Osservando la situazione in casa, Lot nota un connubio di modernità e gusto contadino, tutto qui parla di prosperità. Hoffmann ha un aspetto curato, è vestito magnificamente ed è chiaramente soddisfatto di se stesso e della vita.

Lot racconta di sé: è stato innocentemente condannato, attribuendogli la partecipazione a un'illegalità attività politica, ha trascorso due anni in carcere, dove ha scritto il suo primo libro sui problemi economici, poi si è trasferito in America, ora lavora in un giornale.

In sostanza, è stato un bel momento, ricorda Hoffman, e quanto gli ha dato la comunicazione con gli amici, li deve per molti aspetti all'ampiezza di vedute, alla libertà dai pregiudizi. Ma lascia che tutto nel mondo vada per la sua strada naturalmente, non c'è bisogno di provare a sfondare il muro con la fronte. Hoffmann si definisce un sostenitore delle azioni pratiche e non di teorie astratte che non hanno nulla a che fare con la realtà. Certo, simpatizza con i poveri, ma il cambiamento nel loro destino deve venire dall'alto.

Hoffmann è pieno di compiacimento: ora è un uomo di posizione, impegnato con successo nell'imprenditorialità. Vive nella tenuta del suocero perché una moglie incinta ha bisogno di un ambiente tranquillo e di aria pulita. Molto già sentito grande truffa, quando Hoffmann riuscì a ottenere il diritto esclusivo su tutto il carbone estratto nelle miniere. In risposta alla richiesta di denaro di Lot, Hoffmann gli consegna un assegno di duecento marchi, sempre pronto a rendere un servizio a un vecchio amico.

Lot incontra la cognata di Hoffmann, Elena. La ragazza non ritiene necessario nascondere al suo ospite quanto odia questo villaggio e questa casa. Il carbone trovato qui in un istante ha trasformato i poveri contadini in ricchi. È così che la sua famiglia ha ottenuto la sua fortuna. E questi minatori sono persone scontrose e amareggiate che causano paura. Lot ammette di essere venuto proprio per il loro bene: è necessario trovare ed eliminare i motivi che rendono queste persone così cupe e amareggiate.

la cena stupisce Lot per la ricchezza della tavola imbandita e la raffinatezza dei piatti e delle bevande. Frau Krause, vestita in modo esagerato in seta e gioielli costosi, non perde l'occasione di vantarsi che non resisteranno al prezzo per amore dell'eleganza. Il figlio dei vicini, il nipote di Frau Krause, Wilhelm Kaal, un giovane vuoto e stupido, che caccia allodole e piccioni dall'ozio, è invitato a cena. È considerato il fidanzato di Elena, ma lei non lo sopporta. Tutti si stupiscono che Lot rifiuti l'alcol, è un astemio convinto, parla molto ea lungo dei pericoli dell'alcol e della perniciosità dell'ubriachezza, non accorgendosi della confusione dei riuniti a tavola.

Al mattino, un Krause ubriaco torna dalla taverna, infastidendo senza ambiguità sua figlia. Elena riesce a malapena a scappare. Desidera la comunione con Lot, che le sembra meraviglioso, una persona insolita. La vita qui è miserabile, niente spunti di riflessione, spiega all'ospite. La sua unica consolazione sono i libri, ma Lot rimprovera il suo amato "Werther", chiamandolo libro stupido Per persone deboli, ottiene da lui e Ibsen da Zola, che chiama "un male necessario". E nel deserto rurale c'è molto fascino. Lot non ha mai aspirato al benessere personale, il suo obiettivo è la lotta a beneficio del progresso, della povertà e della malattia, la schiavitù e la meschinità devono scomparire, questi ridicoli relazioni pubbliche. Elena lo ascolta con il fiato sospeso, discorsi del genere la stupiscono, ma trovano una risposta nella sua anima.

Frau Krause, in qualità di paladina della moralità, intende scacciare l'operaio che ha passato la notte con il cocchiere. Elena viene in sua difesa, accusando la matrigna di ipocrisia: di regola, Kaal esce dalla sua camera da letto solo la mattina.

Hoffmann sta parlando con il dottor Schimmelpfenning, che ha fatto visita a sua moglie. Teme per la vita del futuro, il bambino dopo la perdita del primogenito. Il medico gli consiglia di separare immediatamente il bambino dalla madre, deve vivere separato da lei e l'educazione può essere affidata alla cognata. Hoffmann è d'accordo, ha già comprato una casa adatta.

Elena è sull'orlo dell'isteria. Il padre è un ubriacone, un animale lussurioso. Una matrigna è una meretrice, una mezzana che fa da mediatrice tra lei e il suo amante. È impossibile sopportare più a lungo questi abomini, è necessario scappare di casa o suicidarsi. Non può consolarsi con la vodka, come sua sorella. Hoffmann persuade dolcemente la ragazza, sembra che ci sia uno stretto rapporto tra loro. Entrambi non sono adatti a questo ambiente contadino, insiste Hoffmann, sono fatti l'uno per l'altro. Presto vivranno separatamente, lei sostituirà la madre del bambino. Nel fatto che Elena non reagisce alle prospettive da lui delineate, Hoffmann vede l'influenza corruttrice di Lot e chiama a guardarsi da lui, è un sognatore, un maestro nell'annebbiare il cervello. E in generale, la stessa comunicazione con una persona del genere scende a compromessi.

Hoffmann cerca di screditare Lot agli occhi di Helen chiedendogli della sua fidanzata. Lot spiega che il fidanzamento si è interrotto quando è andato in prigione. In generale, probabilmente non è adatto la vita familiare perché vuole darsi alla lotta. Lot spiega il motivo del suo arrivo: intende studiare la situazione dei minatori locali. Chiede a Hoffmann il permesso di ispezionare le miniere per conoscere la produzione. È indignato: perché minare le fondamenta in un luogo in cui uno dei tuoi amici ha trovato la felicità ed è rimasto saldamente in piedi? Accetta di pagare tutte le spese di viaggio e persino di fornire un sostegno finanziario campagna elettorale il partito a cui appartiene Lot. Ma mantiene fermamente la sua posizione, gli amici litigano e Lot strappa l'assegno in contanti precedentemente prelevato da Hoffmann.

Un quarto d'ora dopo, Hoffmann si scusa per il suo carattere e prega Lot di restare. Elena ha paura che Lot, senza il quale non può più immaginare la sua esistenza futura, se ne vada, gli confessa il suo amore. A Lot sembra di aver finalmente trovato quello che stava cercando da tutti questi anni. È sorpreso da alcune stranezze nel comportamento di Elena, ma lei ha semplicemente paura che quando scoprirà la verità sulla loro famiglia, la respingerà, la allontanerà.

La moglie di Hoffmann inizia il travaglio. Lot sta parlando con un dottore che è in casa di questo. Schimmelpfenning è un altro dei suoi ex amici, che ha anche tradito se stesso, deviato dai principi che professavano in gioventù. Tornando, secondo lui, alla trappola per topi, fa soldi. Sogna, avendo raggiunto l'indipendenza materiale, di fare finalmente lavoro scientifico. E la situazione qui è terribile: ubriachezza, gola, incesto e, di conseguenza, degenerazione diffusa. Si chiede come abbia vissuto Lot in questi anni. Non ti sei sposato? Ricordo che sognava una specie di donna vigorosa con sangue sano nelle vene. Avendo saputo che Lot si è innamorato di Helen e intende sposarla, il dottore ritiene suo dovere chiarirgli la situazione. Questa è una famiglia di alcolisti, anche il figlio di tre anni di Hoffmann è morto di alcolismo. Sua moglie beve fino a svenire. Il capofamiglia non esce affatto dalla taverna. È un peccato, ovviamente, per Elena, si sente male in questa atmosfera, ma Lot ha sempre ritenuto importante dare alla luce una prole fisicamente e spiritualmente sana, e qui possono comparire difetti ereditari. Sì, e Hoffmann ha rovinato la reputazione della ragazza.

Lot decide di uscire subito di casa, trasferirsi dal dottore. Lascia ad Elena una lettera d'addio. Hoffmann può stare tranquillo, domani Lot sarà lontano da questi posti.

La casa è in subbuglio, il bambino è nato morto. Dopo aver letto la lettera, Elena si dispera, afferra un coltello da caccia appeso al muro e si toglie la vita. Allo stesso tempo, si sente una canzone cantata da un padre ubriaco che torna a casa.


Gerhart Hauptmann prima del tramonto

CARATTERI

Matthias Clausen - elegante gentiluomo, 70 anni, consigliere commerciale segreto.

Wolfgang Clausen - suo figlio, di circa 42 anni, professore di filologia. Secco, tipo di professore tedesco.

Egmont Clausen (a casa chiamato Egert) - figlio minore Consigliere privato, 20 anni, magro, bello, atleta.

Bettina Clausen - figlia del consigliere privato, 36 anni. Leggermente storto. Più sentimentale che intelligente.

Ottilie - figlia di un consigliere privato, 27 anni, dal marito Klamroth; bello, donna attraente, niente si distingue.

Erich Klamroth - marito di Ottilie, 37 anni. Direttore delle imprese Clausen. Neotesano, professionale, provinciale.

Paula Clotilde Clausen - nata von Rubzamen, 35 anni. Ha lineamenti taglienti e sgradevoli, un collo lungo, come un avvoltoio. Aspetto ruvido, ovviamente sensuale.

Steinitz - consulente sanitario, circa 50 anni. Medico di famiglia e amico della famiglia Clausen. Separare; ricco, ridusse la sua pratica.

Hanefeldt - Consigliere di giustizia, persona flessibile, 44 anni.

Immoos è un pastore.

Geiger è professore all'Università di Cambridge. vecchio amico Il consigliere privato Clausen.

Il dottor Wuttke è il segretario personale di Clausen. Piccolo, rotondo, con gli occhiali.

Ebish è un giardiniere, ha più di 50 anni.

Frau Peters, nata Ebisch, è la sorella di un giardiniere, di circa 45 anni.

Inken Peters è sua figlia. tipo nordico.

Winter è il servitore personale del consigliere privato Clausen.

Ober-burgomastro.

Presidente del Comune.

I membri del comune.

consiglieri comunali.

La scena è una grande città tedesca.

Atto primo

Biblioteca e ufficio del consigliere privato Matthias Clausen nella sua casa di città. A sinistra sopra il camino c'è un ritratto di una bella ragazza di Friedrich August Kaulbach. Sulle pareti al soffitto del libro. Nell'angolo c'è un busto in bronzo dell'imperatore Marco Aurelio. Due porte, una di fronte all'altra, che conducono ad altri ambienti della casa, sono aperte, così come un'ampia porta a vetri nella parete di fondo, che si affaccia su un balcone in pietra.

Ci sono diversi grandi globi sul pavimento; su uno dei tavoli c'è un microscopio. Dietro il balcone si vedono le cime degli alberi del parco, dal parco si sentono i suoni del jazz.

Calda giornata di luglio. Il tempo è di circa un'ora.

Entra Bettina Clausen; è accompagnata dal professor Geiger.

Geiger. Sono passati tre anni da quando tua madre è morta e da allora non sono più tornato.

Bettino. È stato molto difficile con mio padre, soprattutto il primo anno. Non poteva farne a meno.

Geiger. Le tue lettere, cara Bettina, mi hanno spesso ispirato ansia. Quasi non credeva nella sua guarigione.

Bettino. E ho creduto fermamente, e poiché ho creduto, è successo! (Con una faccia sognante illuminata.) È vero, ho eseguito l'ultima volontà di mia madre; mi ha letteralmente consegnato mio padre, mi ha letteralmente reso responsabile del suo destino, mi ha letteralmente implorato di prendermi cura di lui. Due giorni prima della sua morte, mia madre disse: “Una persona simile ha ancora molto da fare sulla terra; si deve conservare a lungo, e tu, Bettina, prenditene cura. Dal momento in cui chiudo gli occhi, iniziano i tuoi doveri."

Geiger. Questi compiti difficili che hai adempiuto con onore.

Bettino. Erano entrambi difficili e facili. Voi - migliore amico padre, professore, tu lo conoscevi molto prima di me e meglio di me; io solo dentro l'anno scorsoè stato dato per capirlo veramente e avvicinarlo. Riesci a immaginare quanto sia stato importante questo momento per me! E infine, tanta felicità, una tale ricompensa per essa fatta da me.

Geiger. Ora è completamente lo stesso.

Bettino. Dopo la morte di sua madre, sembrò diventare cieco. E doveva lentamente, quasi a tentoni, tornare in vita! Me lo ha confessato lui stesso.

Geiger (adatto per porta aperta balcone, affacciato sul giardino, dove si sentono i suoni del jazz). E ora la vita è tornata in casa - una vacanza in giardino: vino, bibite... come accadeva ai vecchi tempi felici.

Bettino. Sì, è tornato in vita.

Mentre parlano e apparentemente si dirigono verso il giardino, escono dalla porta opposta. Il professor Wolfgang Clausen e sua moglie Paula Clotilde emergono dalla porta da cui erano entrati in precedenza.

Wolfgang. Hanno appena consegnato a mio padre un diploma di cittadino onorario della nostra città.

PAULA CLOTILDE (con finta indifferenza). Di questa intenzione si parla da tempo... Cos'ha di speciale?

Wolfgang. In serata, da due a tremila persone - rappresentanti di diversi partiti - organizzano una fiaccolata in suo onore.

Paola Clotilde. Bene, questo dovrà sopportare.

Wolfgang. Dovrai sopportare? Che cosa vuoi dire con questo?

Paola Clotilde. Dopo tutto, cos'è una fiaccolata? Mio padre, quando era comandante di corpo, di tanto in tanto doveva sopportare un tale divertimento. È arrivato al punto che non si è quasi mai alzato da tavola ...

L'azione si svolge nella Slesia contemporanea. Alfred Lot appare nella tenuta Krause, vorrebbe vedere il signor Ingegnere. Frau Krause, una contadina rumorosa, apprezzando l'aspetto modesto e gli abiti rustici dello sconosciuto, lo prende per un postulante e lo allontana. Hoffmann ha ragionato con la suocera, riconosce nell'arrivo di un amico del ginnasio, che non vedeva da dieci anni. È felice di incontrarsi, con piacere si abbandona ai ricordi del passato. Che ingenui idealisti fossero, si crogiolavano in nobili pensieri sulla riorganizzazione del mondo, la fratellanza universale. E questi ridicoli piani per andare in America, acquistare terreni e organizzare lì una piccola colonia, dove la vita sarebbe basata su altri principi. Hoffmann e Lot ricordano gli amici della loro giovinezza, i loro destini sono andati diversamente, altri non sono più al mondo. Osservando la situazione in casa, Lot nota un connubio di modernità e gusto contadino, tutto qui parla di prosperità. Hoffmann ha un aspetto curato, è vestito magnificamente ed è chiaramente soddisfatto di se stesso e della vita. Lot racconta di sé: è stato innocentemente condannato, attribuendogli la partecipazione ad attività politiche illegali, ha trascorso due anni in prigione, dove ha scritto il suo primo libro sui problemi economici, poi si è trasferito in America, ora lavora in un giornale. In sostanza, è stato un bel momento, ricorda Hoffman, e quanto gli ha dato la comunicazione con gli amici, li deve per molti aspetti all'ampiezza di vedute, alla libertà dai pregiudizi. Ma lascia che tutto nel mondo vada per il suo modo naturale, non c'è bisogno di provare a sfondare il muro con la fronte. Hoffmann si definisce un sostenitore delle azioni pratiche e non di teorie astratte che non hanno nulla a che fare con la realtà. Certo, simpatizza con i poveri, ma il cambiamento nel loro destino deve venire dall'alto. Hoffmann è pieno di compiacimento: ora è un uomo di posizione, impegnato con successo nell'imprenditorialità. Vive nella tenuta del suocero perché una moglie incinta ha bisogno di un ambiente tranquillo e di aria pulita. Lot ha già sentito parlare della grande truffa quando Hoffmann è riuscito a ottenere il diritto esclusivo su tutto il carbone estratto nelle miniere. In risposta alla richiesta di denaro di Lot, Hoffmann gli consegna un assegno di duecento marchi, sempre pronto a rendere un servizio a un vecchio amico. Lot incontra la cognata di Hoffmann, Elena. La ragazza non ritiene necessario nascondere al suo ospite quanto odia questo villaggio e questa casa. Il carbone trovato qui in un istante ha trasformato i poveri contadini in ricchi. È così che la sua famiglia ha ottenuto la sua fortuna. E questi minatori sono persone scontrose e amareggiate che causano paura. Lot ammette di essere venuto proprio per il loro bene: è necessario trovare ed eliminare i motivi che rendono queste persone così cupe e amareggiate. la cena stupisce Lot per la ricchezza della tavola imbandita e la raffinatezza dei piatti e delle bevande. Frau Krause, vestita in modo esagerato in seta e gioielli costosi, non perde l'occasione di vantarsi che non resisteranno al prezzo per amore dell'eleganza. Il figlio dei vicini, il nipote di Frau Krause, Wilhelm Kaal, un giovane vuoto e stupido, che caccia allodole e piccioni dall'ozio, è invitato a cena. È considerato il fidanzato di Elena, ma lei non lo sopporta. Tutti si stupiscono che Lot rifiuti l'alcol, è un astemio convinto, parla molto ea lungo dei pericoli dell'alcol e della perniciosità dell'ubriachezza, non accorgendosi della confusione dei riuniti a tavola. Al mattino, un Krause ubriaco torna dalla taverna, infastidendo senza ambiguità sua figlia. Elena riesce a malapena a scappare. Si sforza di comunicare con Lot, che le sembra una persona straordinaria e insolita. La vita qui è miserabile, niente spunti di riflessione, spiega all'ospite. La sua unica consolazione sono i libri, ma Lot rimprovera il suo amato "Werther", definendolo uno stupido libro per i deboli, riceve da lui e Ibsen da Zola, che chiama "il male necessario". E nel deserto rurale c'è molto fascino. Lot non ha mai aspirato al benessere personale, il suo obiettivo è la lotta per il bene del progresso, la povertà e la malattia, la schiavitù e la meschinità devono scomparire, questi ridicoli rapporti sociali devono essere cambiati. Elena lo ascolta con il fiato sospeso, discorsi del genere la stupiscono, ma trovano una risposta nella sua anima. Frau Krause, in qualità di paladina della moralità, intende scacciare l'operaio che ha passato la notte con il cocchiere. Elena viene in sua difesa, accusando la matrigna di ipocrisia: di regola, Kaal esce dalla sua camera da letto solo la mattina. Hoffmann sta parlando con il dottor Schimmelpfenning, che ha fatto visita a sua moglie. Teme per la vita del futuro, il bambino dopo la perdita del primogenito. Il medico gli consiglia di separare immediatamente il bambino dalla madre, deve vivere separato da lei e l'educazione può essere affidata alla cognata. Hoffmann è d'accordo, ha già comprato una casa adatta. Elena è sull'orlo dell'isteria. Il padre è un ubriacone, un animale lussurioso. Una matrigna è una meretrice, una mezzana che fa da mediatrice tra lei e il suo amante. È impossibile sopportare più a lungo questi abomini, è necessario scappare di casa o suicidarsi. Non può consolarsi con la vodka, come sua sorella. Hoffmann persuade dolcemente la ragazza, sembra che ci sia uno stretto rapporto tra loro. Entrambi non sono adatti a questo ambiente contadino, insiste Hoffmann, sono fatti l'uno per l'altro. Presto vivranno separatamente, lei sostituirà la madre del bambino. Nel fatto che Elena non reagisce alle prospettive da lui delineate, Hoffmann vede l'influenza corruttrice di Lot e chiama a guardarsi da lui, è un sognatore, un maestro nell'annebbiare il cervello. E in generale, la stessa comunicazione con una persona del genere scende a compromessi. Hoffmann cerca di screditare Lot agli occhi di Helen chiedendogli della sua fidanzata. Lot spiega che il fidanzamento si è interrotto quando è andato in prigione. In generale, probabilmente non è adatto alla vita familiare, poiché cerca di dedicarsi interamente alla lotta. Lot spiega il motivo del suo arrivo: intende studiare la situazione dei minatori locali. Chiede a Hoffmann il permesso di ispezionare le miniere per conoscere la produzione. È indignato: perché minare le fondamenta in un luogo in cui uno dei tuoi amici ha trovato la felicità ed è rimasto saldamente in piedi? Accetta di pagare tutte le spese di viaggio e persino di fornire un supporto materiale nella campagna elettorale del partito a cui appartiene Lot. Ma mantiene fermamente la sua posizione, gli amici litigano e Lot strappa l'assegno in contanti precedentemente prelevato da Hoffmann. Un quarto d'ora dopo, Hoffmann si scusa per il suo carattere e prega Lot di restare. Elena ha paura che Lot, senza il quale non può più immaginare la sua esistenza futura, se ne vada, gli confessa il suo amore. A Lot sembra di aver finalmente trovato quello che stava cercando da tutti questi anni. È sorpreso da alcune stranezze nel comportamento di Elena, ma lei ha semplicemente paura che quando scoprirà la verità sulla loro famiglia, la respingerà, la allontanerà. La moglie di Hoffmann inizia il travaglio. Lot sta parlando con un dottore che è in casa di questo. Schimmelpfenning è un altro dei suoi ex amici, che ha anche tradito se stesso, deviato dai principi che professavano in gioventù. Tornando, secondo lui, alla trappola per topi, fa soldi. Sogna, avendo raggiunto l'indipendenza materiale, di svolgere finalmente un lavoro scientifico. E la situazione qui è terribile: ubriachezza, gola, incesto e, di conseguenza, degenerazione diffusa. Si chiede come abbia vissuto Lot in questi anni. Non ti sei sposato? Ricordo che sognava una specie di donna vigorosa con sangue sano nelle vene. Avendo saputo che Lot si è innamorato di Helen e intende sposarla, il dottore ritiene suo dovere chiarirgli la situazione. Questa è una famiglia di alcolisti, anche il figlio di tre anni di Hoffmann è morto di alcolismo. Sua moglie beve fino a svenire. Il capofamiglia non esce affatto dalla taverna. È un peccato, ovviamente, per Elena, si sente male in questa atmosfera, ma Lot ha sempre ritenuto importante dare alla luce una prole fisicamente e spiritualmente sana, e qui possono comparire difetti ereditari. Sì, e Hoffmann ha rovinato la reputazione della ragazza. Lot decide di uscire subito di casa, trasferirsi dal dottore. Lascia ad Elena una lettera d'addio. Hoffmann può stare tranquillo, domani Lot sarà lontano da questi posti. La casa è in subbuglio, il bambino è nato morto. Dopo aver letto la lettera, Elena si dispera, afferra un coltello da caccia appeso al muro e si toglie la vita. Allo stesso tempo, si sente una canzone cantata da un padre ubriaco che torna a casa.

L'azione si svolge nella Slesia contemporanea.

Alfred Lot appare nella tenuta Krause, vorrebbe vedere il signor Ingegnere. Frau Krause, una contadina rumorosa, apprezzando l'aspetto modesto e gli abiti rustici dello sconosciuto, lo prende per un postulante e lo allontana. Hoffmann ha ragionato con la suocera, riconosce nell'arrivo di un amico del ginnasio, che non vedeva da dieci anni. È felice di incontrarsi, con piacere si abbandona ai ricordi del passato. Che ingenui idealisti fossero, si crogiolavano in nobili pensieri sulla riorganizzazione del mondo, la fratellanza universale. E questi ridicoli piani per andare in America, acquistare terreni e organizzare lì una piccola colonia, dove la vita sarebbe basata su altri principi. Hoffmann e Lot ricordano gli amici della loro giovinezza, i loro destini sono andati diversamente, altri non sono più al mondo. Osservando la situazione in casa, Lot nota un connubio di modernità e gusto contadino, tutto qui parla di prosperità. Hoffmann ha un aspetto curato, è vestito magnificamente ed è chiaramente soddisfatto di se stesso e della vita.

Lot racconta di sé: è stato innocentemente condannato, attribuendogli la partecipazione ad attività politiche illegali, ha trascorso due anni in prigione, dove ha scritto il suo primo libro sui problemi economici, poi si è trasferito in America, ora lavora in un giornale.

In sostanza, è stato un bel momento, ricorda Hoffman, e quanto gli ha dato la comunicazione con gli amici, li deve per molti aspetti all'ampiezza di vedute, alla libertà dai pregiudizi. Ma lascia che tutto nel mondo vada per il suo modo naturale, non c'è bisogno di provare a sfondare il muro con la fronte. Hoffmann si definisce un sostenitore delle azioni pratiche e non di teorie astratte che non hanno nulla a che fare con la realtà. Certo, simpatizza con i poveri, ma il cambiamento nel loro destino deve venire dall'alto.

Hoffmann è pieno di compiacimento: ora è un uomo di posizione, impegnato con successo nell'imprenditorialità. Vive nella tenuta del suocero perché una moglie incinta ha bisogno di un ambiente tranquillo e di aria pulita. Lot ha già sentito parlare della grande truffa quando Hoffmann è riuscito a ottenere il diritto esclusivo su tutto il carbone estratto nelle miniere. In risposta alla richiesta di denaro di Lot, Hoffmann gli consegna un assegno di duecento marchi, sempre pronto a rendere un servizio a un vecchio amico.

Lot incontra la cognata di Hoffmann, Elena. La ragazza non ritiene necessario nascondere al suo ospite quanto odia questo villaggio e questa casa. Il carbone trovato qui in un istante ha trasformato i poveri contadini in ricchi. È così che la sua famiglia ha ottenuto la sua fortuna. E questi minatori sono persone scontrose e amareggiate che causano paura. Lot ammette di essere venuto proprio per il loro bene: è necessario trovare ed eliminare i motivi che rendono queste persone così cupe e amareggiate.

la cena stupisce Lot per la ricchezza della tavola imbandita e la raffinatezza dei piatti e delle bevande. Frau Krause, vestita in modo esagerato in seta e gioielli costosi, non perde l'occasione di vantarsi che non resisteranno al prezzo per amore dell'eleganza. Il figlio dei vicini, il nipote di Frau Krause, Wilhelm Kaal, un giovane vuoto e stupido, che caccia allodole e piccioni dall'ozio, è invitato a cena. È considerato il fidanzato di Elena, ma lei non lo sopporta.

"PRIMA DELL'ALBA". DRAMMA G. HAUPTMAN

Per lo spettacolo di oggi

Il dramma si sta svolgendo in Slesia.

Ricchi giacimenti di carbone sono stati scoperti nella terra del piccolo villaggio di Witzdorf; i contadini hanno affittato la terra a una società per azioni, la società li ha pagati bene - e questo è l'inizio del dramma.

E intorno a loro e sotto di loro - nel terreno - senza riposo, silenziosi, neri, inzuppati di polvere di carbone, lavorano instancabilmente ...

Il primo atto del dramma di Hauptmann inizia con l'apparizione di Alfred Lot nella famiglia Krause. Lot è un amico universitario del genero di Krause, Hoffmann, ma non si è laureato all'università, perché da giovane è andato in prigione, dove ha trascorso due anni e in quel periodo ha scritto un saggio di economia politica. Venne in Slesia per studiare la vita dei minatori.

Il suo arrivo agisce sulle persone marce come veleno, come la luce del giorno sugli uccelli notturni. Non beve niente, e solo questo provoca imbarazzo nell'ubriaco che gli sta davanti, irritazione nei suoi confronti e sorpresa di Elena, abituata a vedere tutti bere. Elena ha studiato in un collegio. Secondo lei, quando ha finito di studiare, si è sentita stupida: la vita di famiglia l'ha stordita come un colpo alla testa, ma continua a leggere libri, si risente sinceramente della maleducazione e della sporcizia che la circondano e oltraggia la matrigna con la sua "educazione". e l'amore per la lettura di "alcuni Schiller e Goti..." Qualcuno l'ha già corrotta; dice che questo è il suo fidanzato Call, ma probabilmente lo dice solo perché si vergogna di chiamare suo genero o, forse, suo padre un corruttore.

E questa ragazza sente improvvisamente il lungo discorso di Lot, raffigurante le terribili conseguenze dell'alcolismo, e alla sua domanda "cosa, Ibsen e Zola sono grandi poeti?" - riceve una strana risposta: “Questi non sono affatto poeti, ma un male necessario, fraulein. IO uomo sano e pretendo dalla poesia una bevanda leggera e rinfrescante. E Zola e Ibsen offrono medicine. Alfred Lot è schietto e, forse, crudele nella sua franchezza. Parla molto, in modo chiaro, convincente e crede profondamente nella verità delle sue parole. È un calmo rigorista, crede nella vittoria dei suoi ideali, consapevole di se stesso come una forza.

“La mia lotta”, dice, “è la lotta per la felicità universale. Affinché io sia felice, è necessario che tutte le persone siano prima felici. Per la mia felicità, è necessario che non veda intorno a me né malattia, né povertà, né meschinità. Sono riuscito a sedermi a tavola solo per ultimo.

Le parole non sono nuove. Molte persone lo dicono quando hanno venticinque anni; a trent'anni di solito abbassano le loro richieste ea quaranta ridono quando le sentono. Ma nella bocca di Lot queste parole hanno un valore speciale, peso speciale- sono pagati da lui: li ha pagati con la reclusione. Su Elena, che non ha mai sentito parole del genere, si comportano in modo affascinante e Lot diventa immediatamente un eroe di fronte a lei.

“Che benedizione nascere così! lei gli dice.

Nessuno nasce così, risponde Lot. - Mi sembra che tu diventi così a causa dell'incoerenza dei nostri rapporti ...

Cosa chiami inappropriato? chiede Elena.

È incoerente, ad esempio, se chi lavora con il sudore della fronte ha fame e il pigro vive nell'abbondanza... È incoerente avere la religione di Cristo come religione di stato, la religione della pazienza, sacrificio di sé e amore, ed educare le persone allo spirito dello spargimento di sangue, educare le stesse persone a uccidere. E dopotutto, queste sono solo alcune tra milioni di tali incoerenze; andare contro di loro non è facile… Prima inizi, meglio è…”

Elena è una ragazza volitiva; Le parole di Lot, forse, non toccano la sua anima, ma la attraggono giovanotto, suscitare nel suo amore per lui. Anche Lot, a sua volta, si lascia trascinare da lei, e ad ogni nuova conversazione questa passione cresce in lui. Ma è troppo impegnato con il suo sogno della felicità di tutte le persone e non si accorge dello strano pianto di questa ragazza, segno fatale della sua cattiva eredità. Hoffmann percepisce quasi immediatamente in Lot il suo nemico:

"Un sognatore molto pericoloso, questo signor Lot", dice a Elena dopo il suo tentativo di convincerla a vivere con lui come marito. Detesta la presenza di Lot in casa, ma, uomo miserabile e codardo, all'inizio non può darlo a vedere. ex compagno, e quando, finalmente, parla, lo fa in un modo così trasandato e maleducato e non oltraggia nemmeno Lot, ma provoca solo disprezzo in lui. Ha paura di Lot, ha paura della sua "impresa": studiare la vita dei minatori, quelle persone di cui lui, Hoffmann, vive il lavoro. Secondo Hoffmann, i minatori vivono "generalmente molto bene". Durante una conversazione sull'intenzione di Lot di impegnarsi nella vita dei minatori, Hoffmann, avvalendosi della presenza di Elena, parla con Lot della sua relazione con la ragazza con cui Lot era fidanzato una volta. Ne ha bisogno solo per minare la fiducia di Elena in Lot. Ma ha calcolato male e non ha ottenuto ciò che voleva. Elena spiega a Lot, che ancora non si accorge di vivere tra persone avvelenate dal veleno, incapaci di vita sana e attività. Tutto va bene tra lui e la ragazza, e questo continua fino al quinto atto.

Nel quinto atto, la moglie di Hoffmann entra in travaglio, il dottor Tammelpfenig, un vecchio compagno di Lot, appare sul palco e apre gli occhi. Dice a Lot che "se per lui è importante mettere al mondo la razza umana, corpo sano e anima ”, non ci riuscirà sposando Elena, che è nata alcolizzata, fisicamente depravata, moralmente debole. Lot è inorridito. Ama Elena, sì, ma considera criminale sposare un malato e aumentare il numero di malati sulla terra, e senza il suo aiuto densamente popolata da loro.

"Ci sono tre vie d'uscita", dice, "o la sposerò e poi ..."

Quindi avrebbe dovuto dedicare tutta la sua vita a prendersi cura della moglie e dei figli malati. Ha bisogno di una moglie sana, una moglie-compagna, capace di rischiare tutto vita privata per la realizzazione dell'ideale. Vede che Elena non è capace di questo e dice:

“No, questa via d'uscita è impossibile. Oppure - una pallottola in fronte ... Beh, allora almeno ci sarà almeno pace. Ma no, non siamo ancora arrivati ​​a tanto... Avrà sempre successo. Quindi - vivi, combatti! Inoltre, sempre di più ... "

Lot non pronuncia queste parole come una promessa e un giuramento; le dice semplicemente, con calma, determinando solo il proprio futuro.

Sta partendo. Quando Elena lo scopre, si precipita nella sua stanza e si accoltella lì. Non è dispiaciuta, perché colui che deve morire, la cui morte la pietà non impedirà, muore. Chi non può vivere per la vita, non è necessario, non vale la pena rimpiangere la sua morte.

Dramma, dentro in senso stretto parole giocate tra Lot ed Helen; il resto dei personaggi della commedia muore semplicemente di alcol, gola e dissolutezza.

Ma questa volta Hauptmann è riuscito a scrivere in modo sorprendente immagine luminosa. Tutti i volti episodici, pur delineati da pochi tratti netti, sono vivi e nitidi. In generale, a nostro avviso, questo è il migliore dei drammi di Hauptmann, così spesso privo di chiarezza e semplicità e affetto da una sorta di understatement.

Siamo riusciti ad essere alle prove e conoscere la produzione dello spettacolo. Come in "Kramer" e "Le tre sorelle", in questa commedia la parte ambientata evoca un sentimento di completa soddisfazione. La complessa scenografia del secondo e del quarto atto, che rappresenta l'aia, è semplicemente magnifica e fa onore al gusto e atteggiamento serio ai loro compiti, signori imprenditori e decoratori. Non meno bella è la scenografia del primo, terzo e quinto atto: l'interno della casa di un ricco contadino, dove il lusso grossolano e la mancanza di gusto creano una sorta di illustrazione della stupidità umana.

APPUNTI
"PRIMA DELL'ALBA". DRAMMA G. HAUPTMAN
C o n d e r su s c e
R e c e n z i a

Firma: "M. Sig. ".

Nello stesso numero è stato pubblicato un annuncio dal teatro cittadino di Nizhny Novgorod che il 9 novembre “sarà presentato per la prima volta da nessuna parte in Russia nuovo gioco G. Hauptman "Prima dell'alba". Dramma in 5 atti, tradotto da O. Vsevolodskaya.

"Before Sunrise" non è una nuova, ma la prima opera teatrale di G. Hauptmann (1889).

Durante lo spettacolo "Before Sunrise", che ebbe luogo il 9 novembre 1901, nell'auditorium si udirono proteste contro l'arresto e la deportazione di M. Gorky da Nizhny Novgorod. Ya.M. Sverdlov ha tenuto un discorso su questo argomento (vedi il giornale Iskra, 1901, numero 13 del 20 dicembre).

L'articolo è pubblicato secondo il testo del quotidiano "Foglio di Nizhny Novgorod".